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Le vacanze e i buoni propositi


VACANZE, TEMPO DI BUONI PROPOSITI, COME MANTENERLI E PORTARLI A TERMINE.

18/08/2012
A cura del Dott. Marco Salerno, Psicologo Psicoterapeuta a Roma

Le vacanze per alcuni sono terminate, altri hanno ancora qualche giorno a disposizione prima di rientrare nelle vesti della quotidianita’. Come ogni momento durante il quale ci concediamo un po’ di relax, abbiamo la possibilita’ di fare un rapido bilancio della nostra vita, valutiamo cosa vogliamo modificare o cosa invece sta andando per il verso giusto. Pieni di entusiasmo stiliamo una lista di buoni propositi da perseguire, ma riusciremo davvero a portarli a termine?

Spesso la maggior parte delle nostre intenzioni non si realizza poiche’, una volta riprese le nostre abitutidini, i propositi delle vacanze diventano quasi sempre un ricordo. Questo comporta inevitabilmente un senso di insoddisfazione se non addirittura di frustrazione per non aver  conseguito l’obiettivo che ci eravamo prefissati. 
Per evitare di trovarvi nuovamente in questa situazione, vi suggerisco di seguire nove semplici passi che vi aiuteranno a realizzare i vostri obiettivi e a sentirvi in grado di modificare la vostra vita con energia ed efficacia.

1) Valutare l’autenticita’ del nostro proposito: verifichiamo se il nostro obiettivo e’ realmente quello che vogliamo conseguire o se dietro questo ve ne e’ un altro a noi ancora non chiaro. Un esempio vi aiutera’ a comprendere meglio quello che intendo. Se desidero ampliare la mia cerchia di amici mi iscrivero’ in palestra o in un circolo culturale. Dopo aver identificato il mio obiettivo iniziale (ampliare la cerchia di amici), mi porro’ anche la seguente domanda: “perche’ fino ad oggi non ho sviluppato una cerchia di amici per me soddisfacente?” La risposta ci aiutera’ a fare luce sulle reali motivazioni che sono alla base del nostro proposito e a formulare con maggiore precisione il nostro obiettivo iniziale.

2) Avere un obiettivo concreto: identifichiamo un obiettivo concreto e tangibile, verifichiamo effettivamente se ci sono le condizioni necessarie per realizzarlo e diamoci un tempo realistico per portarlo a termine (p.es. “voglio vivere bene” e’ un obiettivo indefinito, mentre “voglio ritagliarmi ogni giorno almeno dieci minuti per me” e’ un obiettivo misurabile e verificabile).

3) Valutare i mezzi necessari per raggiungere l’obiettivo: prima di iniziare un’impresa facciamo un elenco di tutto quello che ci servira’ per portare a termine il nostro proposito. Ci sono sempre piu’ modalita’ per conseguire un obiettivo, scegliamo quella piu’ adatta a noi.  (p. es. quanto tempo ogni giorno vogliamo dedicare al nostro obiettivo? Cosa ci serve e cosa invece dobbiamo eliminare per perseguirlo in modo costante?).

4) Fate un buon piano d’azione: ogni cambiamento richiede un progetto di base chiaro e definito in cui nessuna azione e’ lasciata  al caso (p.es. se voglio migliorare la mia forma fisica e’ fondamentale definire quale attivita’ fisica faro’, quante ora alla settimana gli dedichero’, quali esercizi faro’, come modifichero’ il mio regime alimentare).

5) Dividete il vostro obiettivo in sottobiettivi: per conseguire una vittoria ci vuole costanza, dedizione e una forte motivazione. Il vostro obiettivo va diviso in sottobiettivi per consentire di adattarvi a piccoli passi alle nuove abitudini. Premiatevi ogni volta che raggiungete un traguardo prefissato. (p.es. se voglio smettere di fumare, dovro’ diminuire gradualmente le sigarette ogni giorno, potro’ ricorrere ad un programma antifumo o ad un gruppo di autoaiuto).

6) Tenete un diario: la memoria gioca spesso brutti scherzi, per cui, soprattutto all’inizio del vostro percorso, sara’ utile annotare quali sono i momenti in cui avete maggiori difficolta’ nel perseguire l’obiettivo o quali ostacoli incontrate, per modificare successivamente il  piano di azione e adattarlo alle vostre esigenze.

7) Condividete il vostro proposito: e’ fondamentale mettere al corrente del vostro proposito le persone di cui vi fidate, avrete in questo modo qualcuno che vi supportera’ nei momenti di difficolta’ e condividera’ con voi le gioie del successo, costituendo una sorta di specchio in cui riflettervi quando ne avrete bisogno.

8) Premiatevi!!: e’ vero che ci vuole impegno per arrivare all’obiettivo finale ma e’ altrettanto vero che per alimentare la vostra motivazione dovete gratificarvi durante il percorso. Quando conseguite un successo, condividete questo momento con una persona cara e concedetevi un piacere che vi aiuti a ricaricare le pile.

9) Non lasciatevi scoraggiare dalle ricadute: ogni cambiamento comporta anche delle ricadute, ma non per questo dovete scoraggiarvi o biasimarvi. Piuttosto riflettete su cosa non ha funzionato e cosa potete fare di diverso per evitare di incappare in un insuccesso analogo. Ogni insuccesso e’ una occasione per imparare e per affrontare il gradino successivo con maggiore energia.

Quante volte avete immaginato di modificare la vostra vita con una bacchetta magica. Pur desiderando intensamente un cambiamento, in realta’ sareste davvero pronti ad accoglierlo? E’ importante che vi alleniate quotidianamente ad immaginare come vi sentirete  quando avrete raggiunto il vostro obiettivo e che assaporiate con piacere ogni passo del vostro percorso. Le emozioni provate durante il vostro viaggio verso il nuovo saranno la forza piu’ grande che alimentera’ la vostra motivazione.

Perchè iniziare una terapia

Perché andare da uno psicoterapeuta?

Le risposte a questa domanda sono molteplici tra cui: non racconto ad un estraneo i miei fatti personali,  parlo con un amico fidato dei miei problemi,  risolvo da me le mie difficoltà, con il tempo passerà tutto ecc.
Quando tutte queste risposte non forniscono l’effetto sperato, piuttosto che continuare a stare male è preferibile rivolgersi ad uno specialista. D’altronde quando ci fa male un dente o ci fratturiamo un arto ci curiamo da soli o andiamo dal dentista o dall’ortopedico? Per quanto banale il discorso appaia in realtà non è quasi mai cosi chiaro e lineare. Spesso si preferisce soffrire per anni prima di decidere di farsi aiutare.
Dopo essere approdati dallo psicoterapeuta, al neo paziente sorgono spontanei alcuni interrogativi a cui cercherò di dare risposta:

1) quanto dura una psicoterapia?
Non vi è una durata standard, poiché la tempistica dipende dagli obiettivi che il paziente vuole raggiungere e dai vissuti che desidera elaborare. La frequenza e la durata complessiva di una psicoterapia vengono concordate insieme dal paziente e dal terapeuta affinchè il paziente raggiunga uno stato di benessere e di equilibrio personale in tempi ragionevoli.

2) il terapeuta “istrusice” il paziente?
L’obiettivo della terapia è di fornire al paziente degli strumenti che lo possano aiutare a conoscere sé stesso e ad affrontare la propria esistenza in una ottica di una maggiore autonomia e conoscenza di sé. Un terapeuta onesto e professionale non giudica e non da indicazioni o istruzioni ma accompagna il paziente durante la terapia, mettendogli a disposizione un insieme di strumenti e di chiavi di lettura della realtà con cui il paziente si confronta ad ogni incontro.

3) se vado in terapia diventerò dipendente dal terapeuta?
L’obiettivo principale della psicoterapia è favorire la scoperta delle risorse personali e l’acquisto di una completa autonomia per vivere con consapevolezza la propria via.

4) quando capisco se non ho più bisogno della terapia?
La risposta a questa domanda è semplice; il percorso si può dire concluso quando il paziente è in grado di vivere con pienezza la propria esistenza, consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti.