Roma 10 febbraio 2014

A cura del Dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma

Il narcisismo è un aspetto della personalità che si snoda lungo un continuum, ad un estremo sono presenti i tratti narcisistici sani che coincidono con un equilibrato amor proprio, all’altro invece troviamo il disturbo narcisistico di personalità che coincide con una percezione grandiosa di se e una totale mancanza di empatia. Il narcisista è una persona profondamente convinta che i suoi interessi, le sue priorità e opinioni sono più importanti di quelle di chiunque altro, pur sembrando a volte in pubblico pacato e compassato, in privato assume un atteggiamento prevaricante ed egocentrico. Vive spesso in un mondo immaginario, popolato da fantasie di successo e di amore illimitato ma non si mette in gioco per realizzarle. Crede di essere unico e speciale, solo persone altrettanto speciali possono comprenderlo. Ha continuamente bisogno di essere ammirato e non riesce ad ascoltare attentamente i  discorsi di chi lo circonda perché ha bisogno di stare sempre al centro dell’attenzione. Il sentirsi su un piano diverso rispetto alle persone comuni fa credere al narcisista che il rispetto delle regole, l’impegnarsi e il mettersi in gioco in prima persona non lo riguarda poiché lui è al di sopra di queste cose da cui si sente esentato. Tende a sfruttare le persone senza provare alcun senso di colpa o rimorso e adotta spesso un atteggiamento manipolatorio dal quale cerca di trarre il massimo beneficio con il minimo sforzo. Incapace di provare empatia, è chiuso nel suo delirio di grandiosità, mostra una attenzione superficiale all’inizio delle relazioni per poi provare un totale disinteresse.

 

Invidioso e arrogante, giudica tutti con facilità destabilizzandone l’autostima poiché non accetta che qualcuno possa essere migliore di lui. Può essere una persona molto interessante ad un primo approccio, appare amabile, seducente  e sembra mettere al primo posto la persona con cui ha stabilito un contatto. Compiace la propria partner in ogni modo, la fa sentire unica, perfetta, la ricopre di attenzione, le fa regali, sembra quasi che sia disposto a fare tutto per averla accanto. Il partner crede di aver incontrato l’uomo o la donna dei propri sogni anche se ben presto tutto ciò inizia ad assumere toni ben diversi. Appena il narcisista si sente sicuro del rapporto, dopo il matrimonio, convivenza o la nascita dei figli, non ha più motivi per sforzarsi di essere quello che non è. A questo punto sente la propria partner come una parte di se, una sua estensione e non ne riconosce né l’individualità né i bisogni.

Crede di essere una persona speciale, fuori dagli schemi a cui deve essere riservato un trattamento particolare e deve avere sempre la meglio in tutte le situazioni. Quando parla di se usa termini grandiosi, si auto elogia continuamente ma chi lo ascolta ha sempre l’impressione che non dica completamente la verità. Non tollera che qualcun altro possa essere felice o stare meglio di lui a meno che non sia lui stesso ad aver determinato piacere e contentezza. Più la relazione si approfondisce minore è la sua disponibilità a mettersi in gioco nel rapporto, si ha la marcata sensazione di essere soli, e che sia emotivamente distante. Sostiene sempre di non essere compreso dagli altri ma dimostra poca empatia e propensione ad ascoltare con attenzione soprattutto nei momenti di difficoltà. Lentamente le sue osservazioni e critiche vengono interiorizzate da chi gli è accanto fino al punto di non riuscire più a distinguere se sono vere oppure frutto della fantasia, uno dei comportamenti più spiccati del narcisista è quello di volere avere la meglio sul proprio interlocutore anche a costo di mentire e di denigrarlo. Raramente si scusa e chiede perdono per i suoi gesti distruttivi e manipolatori, frequentemente parla male del proprio partner o lo dipinge come una persona psicologicamente instabile e bisognosa di aiuto. Non tollera alcuna critica e reagisce in modo violento o spacciandosi per vittima, spesso è geloso e invidioso, descrive il proprio passato come una “età dell’oro” durante la quale ha conseguito risultati eccellenti pur non avendone mai dato alcuna prova. Limita notevolmente la vita sociale all’interno di una relazione e non sopporta che il suo partner possa ricevere elogi o apprezzamenti maggiori di lui, non essendo capace di instaurare relazioni intime con altre persone. Fugge ogni qual volta si deve confrontare, rifiutando di affrontare i problemi, di instaurare una relazione intima ed emotivamente coinvolgente. Alterna comportamenti aggressivi ad altri superficialmente empatici per farsi perdonare pur non provando un reale desiderio di scusa o un affetto autentico. La sua comunicazione può essere o particolarmente prolissa, il cui unico obiettivo è quello di avere ragione oppure può apparire taciturno ed intervenire sporadicamente per criticare o sminuire. Incapace di chiedere aiuto, reputa “colpevoli” gli altri del proprio malessere, cercando di distorcere la percezione della realtà in funzione del proprio soddisfacimento. La vittima del narcisista avverte un forte senso di impotenza poiché ha l’impressione di non essere capace di farsi capire nonostante tutti gli sforzi che mette in atto. Ogni tentativo di migliorare la situazione viene sabotato completamente e la vittima avverte una significativa perdita di energia e di forza vitale quando è vicino al narcisista mentre quando è distante riacquista consapevolezza della situazione e forza.