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Roma 22 gennaio 2014

 

a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta

 

Quando si parla di figli in Italia si dipinge  un quadro non particolarmente rassicurante perche’ le nascite sono in continua diminuzione. Nel 2013 ci sono state 511mila e 430 nascite, 60 in meno dell’anno precedente, un andamento che rende l’Italia uno dei paesi con meno nascite al mondo anche se un dato di nuova lettura e’ che un figlio su 4 nasce da una coppia di fatto. Le ricerche piu’ recenti sdoganano la gravidanza come una condizione che fino ad oggi e’ stata considerata di appannaggio esclusivamente femminile sia a livello biologico, che psicologico e sociale, rispetto alla quale l’uomo era collocate a margine. Alcune ricerche statunitensi,  tra cui una pubblicata sull’American Journal of Human Biology, rivista scientifica ufficiale che si occupa di biologia umana, ha studiato i cambiamenti che avvengono dal punto di vista ormonale nella coppia quando e’ in corso una gravidanza. La ricerca e’ inziata osservando i cambiamenti biologici nella donna che aveva in corso una gravidanza per poi spaziare e verificare se e quali cambiamenti avvengono anche nei futuri padri.

Il risultato e’ stato sorprendente perche’ si e’ visto come anche i padri, non coinvolti direttamente dal punto di vista biologico nella gravidanza, presentavano dei cambiamenti ormonali significativi. Il livello di testosterone, ormone caratterizzante il sesso maschile, aumenta nella donna incinta, insieme a quello di progesterone, cortisolo ed estradiolo mentre nell’uomo si ha un significativo abbassamento del testosterone e dell’estradiolo. Sembra che ci sia una sorta di inversione dei livelli ormonali che creano una complementarieta’ tra uomo e donna coinvolti nella gravidanza. L’aumento del testosterone  nella donna sta ad indicare che diventa piu’ protettiva mentre la rispettiva diminuzione di testosterone nell’uomo ci fa comprendere che diminuisce il livello di aggressivita’ nei confronti del futuro neonato. I cambiamenti ormonali nell’uomo e nella donna coinvolti nella gravidanza sono collegati anche alla variazione dei costumi e delle abitudini di come viene vissuto il rapporto con il futuro figlio, del tempo che gli verra’ dedicato e del contatto fisico che si avra’. Rispetto ad alcuni decenni fa, si e’ trasformato il ruolo del padre il quale ora trascorre molto piu’ tempo con il proprio figlio/a, questo ha fatto si che avvenissero mutazioni a livello ormonale in funzione dell’evoluzione culturale e sociale di come viene vissuta la maternita’ e la paternita’, dando origine a nuove forme e modalita’ di interazione con i neonati. Attualmente, le famiglie allargate in cui nonni e zii si prendevano cura del neonato sono quasi inesistenti, mentre la famiglia nucleare, costituita da madre e padre deve provvedere completamente al mantenimento e all’educazione dei figli, ampliando notevolmente il tempo che viene dedicato loro. Robin Edelstein dell’Universita’ del Michingan ha effettuato uno studio su 29 coppie al loro primo figlio e ha prelevato loro dei campioni di saliva e misurato i livelli ormonali durante la gravidanza, evidenziando come i livelli ormonali nell’uomo cambiavano gia’ prima della nascita del bambino e non solo dopo che questo fosse nato. La causa di questo cambiamento viene imputata al fatto che la psicologia del futuro padre viene influenzata dal piacere dell’attesa e influenza a sua volta i livelli ormonali, creando un vero e proprio cambiamento della personalita’ che si riflette sui neurotrasmettitori ed inibisce l’attivita’ delle gonadotropine. Un altro fattore che influenza il cambiamento ormonale nell’uomo e’ la riduzione della frequenza dei rapporti sessuali durante la gravidanza che modifica la produzione di testosterone mentre aumentano i livelli di endorfine che esprimono biologicamente il piacere dell’attesa del futuro figlio. I cambiamenti ormonali nei futuri genitori avvenogno anche per creare un ambiente  calmo e sereno per accogliere il figlio in arrivo.

 

Bibliografia: Kathleen Doheny: HealthDay Reporter: wednesday, Dec. 17, 2014: study  published online Dec. 15 in the American Journal of Human Biolog