“Il lavoro non bussa alla porta. Arriva il consulente per l’autoanalisi”

La necessità di riposizionare sul mercato del lavoro un grande quantitativo di risorse temporaneamente inattive a causa di licenziamenti, ha reso necessario sviluppare strategie utili a riqualificarle e a favorirne nuovamente la ricollocazione.

Questo nuovo assetto ha rivoluzionato il modo adottato fino ad oggi di cercare lavoro, poiché sollecita ad abbandonare un atteggiamento attendista che alimenta solo una sensazione di impotenza, stimolando a mettersi in gioco proattivamente.

Le realtà organizzative che sposano questa nuova prospettiva, ricorrono sempre più frequentemente al supporto delle società di outplacement che valutano la modalità di ricollocare il lavoratore licenziato su nuovi mercati professionali, aiutandolo a superare questo momento doloroso, carico di angosce. E’ fondamentale chiarire che dette società non gestiscono ne la fase di uscita della risorsa da una organizzazione ne il suo nuovo collocamento in un’altra azienda.
Esse forniscono al cliente una consulenza sia per favorire il processo di autoanalisi attraverso cui individuare le aree professionali da riqualificare sia per ridurre al minimo il tempo di attesa prima di rientrare nel mondo lavorativo.

Attraverso questo percorso una persona viene stimolata a chiedersi come vuole impostare il proprio futuro e quali aree professionali, in linea con le sue competenze e con le sue aspirazioni, vuole esplorare. Il disoccupato viene supportato fino a che non trova un nuovo lavoro, gli viene fornito un sostegno psicologico per sviluppare la motivazione e per valorizzare la sua esperienza professionale, evidenziandone i punti di forza e di debolezza, al fine di strutturare un nuovo percorso professionale da realizzare nell’immediato futuro. Il candidato in particolare è guidato nella riscrittura del proprio curriculum vitae e nella preparazione ai futuri colloqui di selezione, verificando quale contesto lavorativo di interesse offre maggiori possibilità di inserimento.
Inoltre gli viene offerta la possibilità di partecipare a corsi di formazione grazie a cui integrare ed arricchire le competenze maturate durante la propria carriera, necessarie per affrontare nuove sfide, sondando settori e aree lavorative non ancora particolarmente esplorate.
Un altro modo per fare un bilancio della propria professionalità, dopo aver terminato un rapporto di lavoro, è quello del business coaching che è una attività mirata ad aiutare il cliente a conseguire alcuni obiettivi specifici nel breve periodo. Tra questi si annoverano la valutazione di possibili sviluppi della propria posizione professionale e l’esplorazione del mercato del lavoro nel medio e nel lungo periodo. Attraverso queste azioni inoltre è possibile migliorare il proprio ruolo, valorizzando e sviluppando alcune competenze come la leadership, la gestione delle responsabilità, le capacità relazionali, organizzative e decisionali, indispensabili e richieste in ogni contesto professionale.