Roma 18 novembre 2013

A cura del dott. Marco Salerno, psicologo psicoterapeuta umanistico integrato a Roma

Prima di iniziare a parlare delle relazioni tra omosessuali credo sia fondamentale mettere in chiaro il presupposto fondamentale su cui si appoggia questo articolo. Gli omosessuali sono persone che provano una attrazione erotica per  individui dello stesso sesso, verso i quali rivolgono le loro fantasie e la loro immaginazione.
Sfortunatamente tutt’oggi la societa’ e’ ancora pervasa da alcuni stereotipi riguardo l’omosessualita’ e le relazioni, che affondano le loro radici nella non conoscenza e spesso nella paura. Tra questi annoveriamo la falsa credenza che molti omosessuali siano sessualmente promiscui, poco inclini a relazioni durature, che nella coppia vi sia uno che ricopra il ruolo maschile e l’altro quello femminile, e tanti altri ancora piu’ desolanti. L’amarsi reciprocamente e il prendersi cura l’uno dell’altro, indipendentemente dall’orientamento sessuale, sono i pilastri fondanti di qualunque relazione sana che si caratterizza per una componente affettiva, emotiva e sessuale. E’ possibile identificare tre tipologie di relazioni omosessuali:


1)  L’incontro sessuale anonimo che di solito si consuma in saune, parchi, cabine per sesso e costituisce la possibilita’ di sperimentare fugaci rapporti sessuali per omosessuali sposati, religiosi piuttosto che per coloro che non vivono serenamente il proprio orientamento sessuale e traggano conforto dallo stare con altre persone che provano i medesimi desideri.

2) Le relazioni a breve termine che possono andare da uno o due notti fino alla durata di un anno.

3)  Le relazioni a lungo termine che durano un anno o piu’.

Un pregiudizio diffuso e’ che gli omosessuali abbiano significative difficolta’ a mantenere relazioni di lunga durata a causa di problemi con la propria identita’ e per paura dell’intimita’. Molte ricerche hanno evidenziato che non vi e’ alcuna distinzione tra relazioni omo ed eterosessuali per quanto riguarda i timori ad iniziare una relazione. Alcuni omosessuali che hanno sperimentato il rifiuto durante l’infanzia da parte dei loro genitori e coetanei potrebbero avvicinarsi ad una relazione con estrema cautela per timore di sperimentare un ulteriore rifiuto. L’elemento che accomuna le relazioni sia etero che omosessuali e ne determina la fine  e’ la ricerca spasmodica all’interno della coppia di gratificare tutti i propri bisogni emotivi. Tali coppie si caratterizzano per aspettative non realistiche e per richieste eccessive, ad un forte entusiasmo iniziale per la scoperta di un grande amore segue uno stato di ansia e di rabbia poichè le aspettative iniziali idealizzate non vengono soddisfatte.

I partner dello stesso sesso hanno all’inizio della relazione un alto grado di compatibilita’ e di comprensione reciproca che e’ meno frequente trovare in coppi con partner di sesso opposto. Questa intesa iniziale profonda determina un forte eccitamento e permette di iniziare una relazione con  entusiasmo.  La somiglianza tra i due componenti dello stesso sesso però a lungo andare puo’ a volte costituire un ostacolo. La relazione invece sembra funzionare quando i due partner non sono troppo simili, l’idea che la somiglianza determini la compatibilita’ invece si e’ rivelato un elemento che fa affievolire la tensione a scoprirsi reciprocamente e a crescere insieme. La  differenza di eta’ o di personalita’ e una profonda fedeltà emotiva costituiscono un valido presupposto per far durare una relazione, mantenendo alta la tensione sessuale e il desiderio di scoprirsi e di crescere reciprocamente. Tali differenze non assicurano il successo della relazione ma posso essere un valido presupposto per creare le basi per una interessante conoscenza reciproca.  Lo psichiatra R. Isay sottolinea come in una coppia omosessuale ci possa essere una maggiore flessibilita’ sessuale e una piu’ ampia propensione a cambiare ruoli di quanta ve ne sia in una relazione tra eterosessuali. Spesso si immagina una relazione omosessuale con ruoli stereotipati mentre sembra che la flessibilita’ dei ruoli sessuali sia piu’ limitata nelle coppie eterosessuali a causa delle differenze anatomiche e delle convenzioni sociali circoscritte all’atto sessuale. A questo fa seguito anche una maggiore elasticità psicologica di quella che si trova nelle coppie eterosessuali, dove i ruoli convenzionali di dominio e di sottomissione sono definiti piu’ rigidamente. Solo negli ultimi anni la donna nella coppia eterosessuale rivendica l’autonomia e il desiderio di sperimentare anche ruoli e fantasie che prima erano riservate esclusivamente all’uomo. Inoltre il desiderio di una relazione duratura si sta manifestando apertamente sempre piu’ nel mondo omosessuale grazie alla maggiore consapevolezza dei diritti finalmente rivendicati e ad una maggiore apertura ad accogliere le esigenze di un mondo tenuto ai margini per troppo tempo.
Una coppia, omo o eterosessuale dovrebbe essere definita in base al legame emotivo che unisce i suoi membri e non con criteri pseudo oggettivi che dipendono esclusivamente dal contesto socio culturale in cui si vive. Secondo Isay la capacita’ di innamorarsi e di mantenere una relazione nel tempo richiede un alto grado di autostima che implica superare i traumi causati da un rapporto inadeguato con i propri genitori e una infanzia difficile, poiche’ solo una persona con un sano livello di autostima puo’ sentirsi amato e capace di amare. Una relazione d’amore infatti puo’ costituire un efficace balsamo per lenire le ferite inferte durante l’infanzia e dalle relazioni sociali disfunzionali. Chi non riesce a superare i danni determinati dal rifiuto genitoriale e dalla stigmatizzazione sociale continuera’ a provare rabbia e avra’ difficolta’ ad amare e ad affidarsi ad un partner.

Bibliografia:

Essere omosessuali, R.Isay,Raffaello Cortina Editore