origin narcissismRoma 22 aprile 2016

 

a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a  Roma

 

La parola narcisista e’ entrato nel linguaggio comune delle persone che hanno identificato con la figura del narcisista un uomo o una donna con significative difficolta’ a stabilire relazione profonde in modo empatico a causa di carenze affettive pregresse. Psicologi e psichiatri concordano sul fatto che la maggior parte della popolazione dei narcisisti sono maschi, poiche’ si distinguono per tratti come aggressivita’ e competitivita’ fuori misura per affermarsi anche se pure le donne presentano tali tratti che esprimono in ambiti come il sacrificarsi completamente per la famiglia, lo status dei figli e l’eccesso di cura di se’ . Vi sono anche donne che assumono tratti tipicamente maschili come l’eccesso di aggressivita’ o di dominio e il forte bisogno di ammirazione esplicita. Sia gli uomini che le donne narcisiste hanno in comune l’insaziabile necessita’ di essere al centro dell’attenzione e di essere ammirate in modo piu’ o meno esplicito, aspetto che impedisce loro di considerare le altre persone in modo empatico, di ascoltare e comprendere i bisogni altrui. Il/la narcisista ha una insormontabile difficolta’ nel pronunciare le parole “mi dispiace” poiche’ scusarsi equivale a dire a se stessi che non hanno alcun valore. O sono perfetti o nulla. Le critiche, il disappunto, idee differenti dalle proprie li feriscono a morte, sono molto abili nel dissimulare questo effetto ignorando chi li critica, o cercando approvazione in altri ambiti o colpendo e ferendo chi ha riposto fiducia in loro. I narcisisti sono in genere persone molto affascinanti ad un primo approccio, appaiono  intelligenti, perspicaci, consapevoli di se’, di successo, usano le parole in modo abile narrando i loro sentimenti a chi e’ attratto da loro ma non riescono a viverli nella relazione. Dopo poco tempo che si entra in relazione con loro ci si scontra con la loro rigidita’, mancanza di empatia, presunzione, richiesta totale di attenzione. Qui di seguito sono elencate le tredici caratteristiche che distinguono la personalita’ narcisistica maladattiva o non sana:

  1. Egocentrico poiche’ si comporta come se ogni cosa lo riguardasse
  2. Assoluto, stabilisce le regole della relazione e non rispetta quelle date
  3. Svaluta chi gli sta vicino
  4. Richiede e non da
  5. Diffidente quando qualcuno e’ gentile con lui/lei ma non lo compiace
  6. Perfezionista, o si fa come dice lui/lei o nulla
  7. Crede di essere il migliore di tutti
  8. Ricerca continuamente approvazione
  9. Non empatico, non interessato ad ascoltare e comprendere le emozioni altrui
  10. Incapace di provare rimorso, non sa scusarsi
  11. Si comporta in modo compulsivo
  12. Non cambia abitudini, difficilmente si adatta al contesto
  13. Si tiene distante dalle emozioni
La psicologa W.T. Behary ha studiato per lungo tempo le origini del narcisismo maladattivo rintracciandone le oroigini. Ogni narcisista e’ stato anche un bambino con propri bisogni e sentimenti che o non sono stati considerati o non correttamente incanalati. Behary ha individuato tre tipologie di bambino, riconducibili ad altrettante teorie, che costituiscono la base per una personalita’ narcisistica insana.

 

Il bambino viziato: il futuro narcisista e’ cresciuto in una famiglia che gli/le rimandava continuamente il messaggio di essere il migliore e di aver diritto a particolari riguardi concessi solo a lui/lei. La sua famiglia non ha mai posto limiti e non ha mai preso provvedimenti quando si infrangevano le regole. Questo non ha permesso di sviluppare al bambino tolleranza alle frustrazioni poiche’ e’ stato assecondato in tutto. Da adulto mette in atto i tipici comportamenti appresi nell’infanzia secondo cui tutto gli e’ dovuto poiche’ immagina di essere una persona speciale.

 

Il bambino dipendente: secondo questa teoria uno o entrambi i genitori hanno dedicato troppa attenzione a proteggere il bambino dal dolore con cui si sarebbe confrontato nel suo percorso di vita. Al posto di incoraggiarlo e  sostenerlo nello sviluppare competenze sociali in linea con l’eta’per, i genitori si sono o sostituiti a lui o sono intervenuti troppo spesso al suo posto per facilitare le sue relazioni, pur di non vederlo soffrire. In questo modo il bambino non ha sviluppato una corretta competenza personale, sentendosi debole e dipendente dai genitori e in futuro dagli altri. Da adulto ha sviluppato l’aspettativa che gli altri si prendessero cura di lui in modo da evitargli la frustrazione di non aver preso una decisione corretta e di dover rivedere la propria scelta.

 

Il bambino deprivato e solo: in questa casistica rientra la teoria piu’ diffusa sull’origine del narcisismo secondo cui il bambino si e’ sentito amato in modo condizionato poiche’ si e’ dovuto adeguare alle richieste e alle aspettative dei genitori che si aspettavano che fosse il migliore. Per cui ha appreso che se non era perfetto era inadeguato e non degno di amore. Da questo ne deriva l’idea che l’amore e’ contingente e strettamente legato a quanto si soddisfa le aspettative genitoriali. Il bambino ha sviluppato l’idea che poteva soddisfare i suoi bisogni emotivi se avesse raggiunto la perfezione assoluta e fosse stato ammirato da tutti. I genitori di questa tipologia di figli hanno accrescciuto il proprio orgoglio attraverso i successi del figlio il quale ha portato sulle spalle la responsabilita’ di non doverli mai deludere. Questi bambini quando hanno sbagliato sono stati fortemente criticati e hanno sperimentato un violento senso di umiliazione. In altri casi per quanto si adoperassero a compiacere i genitori, quello che facevano non era mai abbastanza. Soddisfare le richieste dei genitori era l’unico modo per ricever eun po’ di considerazione, cercando di evitare l’umiliazione del fallimento. Come reazione a questa condizione di deprivazione emotiva e di controllo, il bambino ha maturato un approccio alla vita secondo cui non avra’ mai bisogno di altri e si prendera’ solo cura di se’ o piuttosto vendicarsi sui genitori interrompendo ogni contatto emotivo, sviluppando una corazza. In alcune famiglie i futuri narcisisti sono diventati il surrogato del coniuge all’interno di una relazione tra moglie e marito altamente disfunzionale, sentendosi indispensabili e unici poiche’ hanno preso il posto del coniuge spodestato. L’effetto delle situazioni sopra descritte e’ che il bambino/a non e’ stato mai amato per quello che era, non si e’ mai sentito al sicuro. Nessuno gli ha mai insegnato a mettersi nei panni degli altri poiche’ o e’ stato facilitato nelle sue esperienze di vita o investito di un ruolo  per soddisfare i bisogni ma mai ascoltato.  Le interazioni personali erano sempre vuote e carenti di empatia, il senso di inadeguatezza era sempre dietro l’angolo, era accettato solo se si adeguava alle richieste esplicite o implicite dei genitori e questo non gli ha mai permesso di conoscere i propri bisogni ed esprimerli. Esprimere il bisogno di conforto e di contatto e’ sempre stato inaccettato per cui ha sviluppato qualunque strategia pur di non sentire piu’ il dolore di non esser stato mai amato e considerato per come era. O si adeguava alle richieste dei genitori o si chiudeva ed isolava interrompendo ogni contatto emotivo, strategie che ha portato con se’ nella vita adulta e che non gli permettono di stabilire relazioni autentiche.

 

E’ possibile che le categorie pure sopra descritte si combinino tra loro dando origine ad un mix di fattori sintetizzati in queste altre due tipologie di narcisista:

 

Il viziato dipendente: e’ il narcisista che e’ stato viziato per cui agira’ in modo pretenzioso sentendosi superiore agli altri ma allo stesso tempo e’ dipendente e si sente inadeguato poiche’ ha avuto genitori sempre pronti a servirlo  piuttosto che aiutarlo a sviluppare l’autonomia e l’indipendenza. Da adulto si aspetta di essere adulato e venerato o anche potrebbe evitare di prendere iniziative per paura di sbagliare mostrando i suoi limiti

 

Il deprivato dipendente: questa tipologia e’ il risultato della combinazione tra un deprivato e un dipendente, una persona che puo’ essere ferita facilmente come il tipo dipendente ma allo stesso tempo bisognosa di essere rassicurata per quanto riguarda la sua grandiosita’. Cerchera’ il contatto con le persone che verranno investite dell’onere di proteggerlo da un profondo senso di vergogna per sentirsi inadeguato. Potra’ comportarsi come una persona bisognosa di aiuto piuttosto darsi delle arie e sentirso migliore degli altri.  Quando trova ad affrontare un confronto vero o fugge o assume un atteggiamento tirannico di controllo e critica meschina.

 

Il disturb narcisistico di personalita’ e’ il risultato di una combinazione di fattori ambientali, relazionali familiari e temperament. E’ possibile che alcuni bambini cresciuti nelle condizioni sopra descritte non abbiano sviluppato il DNP poiche’ hanno un temperament piu’ stabile o relazioni che hanno compensato le carenze del nucleo familiare.

 

Bibliografia

 

W.T. Behary, Disarmare il narcisista, Istittuto Scienze Cognitive Ed 2008 W.T. Behary, the art of empathic confrontation: working with the narcissistic client. Psychotherapy Networker, March-April, 75-81, 2006