images Roma 29 marzo 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno

 

Una iniziativa della Polizia di Stato mirata a sensibilizzare gli adolescenti ad un corretto uso della rete, ha evidenziato che il 4% dei minorenni ha un account su un motore di ricerca di sconosciuti disponibili nei dintorni e tra i giovani sia maggiorenni che minorenni 1 su 5 ha avuto un’esperienza di una relazione virtuale per poi passare all’incontro reale. Di questi il 12% ha scelto di avere un incontro reale per curiosita’ mentre il 7% era motivato dal desiderio di avere un rapporto sessuale. Questi dati ci forniscono la chiara indicazione che le relazioni affettive degli adolescenti si sviluppano sempre piu’ in rete, piuttosto che di persona, attraverso lo scambio di foto intime, messaggi allusivi ed incontri fugaci. Le nuove tecnologie unite alla diffusine dei social network ha determinato una trasformazione dell’affettivita’ la quale viene sempre piu’ sessualizzata perdendo la componente della scoperta e della emotivita’. Il fenomeno che piu’ attesta questa trasformazione e’ quello del sexting che è la nuova “moda” di fotografarsi nudi e/o in atteggiamenti provocanti e inviare le immagini ad amici, partner o altri tramite e-mail o sms. La parola sexting è un neologismo tra sex e texting e sta ad indicare l’uso di apparecchiature elettroniche, sopratutto cellulari, come mezzi per scambiare foto erotiche e /o di nudo.

Gli adolescenti e anche le persone lo fanno per mettersi in mostra, dimostrare interesse verso qualcuno o mostrare di essere impegnati in una relazione. I problemi nascono pero’ perche’ le immagini inviate o postate non e’ piu’ possibile ne’ modificarle ne’ recuperarle. Il destinatario dell’immagine può inoltrarla, copiarla, pubblicarla online o condividerla con chiunque, facendone l’uso che vuole. Questa moda e’ arrivata dagli Stati Uniti dove circa il 20% dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni lo ha provato almeno una volta e la tendenza si sta diffondendo velocemente anche in Italia. Le foto erotiche on line posso essere anche usate per ricattare una persona la quale sarà di conseguenza vittima del cyberbullismo, il cui scopo è quello di ferire, deridere e ridicolorizzare. Il sexting che diventa un’arma di ricatto per ricavare dei benefici personali viene definito con il termine “sextortion”, che deriva dall’unione delle parole parole inglesi “sex” (sesso) ed “extortion” (estorsione). In alcuni casi gli adolescenti possono essere costretti a fare sexting dal proprio partner per mantenere viva la loro relazione ma quando questa finisce può capitare che quelle foto vengano divulgate per vendetta o per gioco. Altri ragazzi possono essere ricattati e costretti dai loro coetanei a condividere foto di loro in pose ammiccanti o addirittura in scatti di nudo. L’avvento di Instagram, application per Iphone che consente di scattare e condividere le proprie fotografie, sta diventando la zona franca di scambio dove migliaia di adolescenti inviano e condividono selfie nudi di alcune parti del corpo con i relativi hashtag. Tra questi sono molto diffusi #DTF che sta per “down to fuck” (sessualmente disponibile) oppure #HO che e’ il diminutivo di “whore” (prostituta). Molti ragazzi si mettono in mostra e usano il proprio corpo come merce di scambio per dare valore alla propria persona e per conoscere qualcuno che e’ sessualmente disponibile in quel momento. I giovani che usano questo mezzo si espongono e ricorrono alla pornografia pur non avendo avuto relazioni sessuali in prima persona e sperimentano un senso di onnipotenza non rendendosi conto di essere ridotti ad un oggetto sessuale che rapidamente verra’ sostituito da un altro piu’ attraente. Il bisogno di riconoscimento e di accettazione si fonda su quanti “like” una foto ha ricevuto, l’autostima fragile viene temporaneamente alimentata da quanta attenzione ricevono e alzano sempre piu’ il tiro per ricevere ulteriore riconoscimento. Non a caso si parla di “generazione xxx” dove le x indicano qualcosa di vietato ai minori, che ricercano in modo spasmodico la notorieta’  attraverso la sessualita’ virtuale ed incontri sessuali a scatola chiusa pur non essendo capaci di viverli ed affrontarli dal vivo, esponendosi a pericoli non indifferenti. Pur essendosi abbassata l’eta’ dei primi rapporti sessuali rispetto ai loro genitori, apparendo disinibiti  e non provando vergogna a mostrarsi nudi, non possiedono un alto livello di maturita’ emotiva ed affettiva, sperimentando solo un fugace momento di notorieta’ virtuale. Una indagine del Telefono Azzurro ha evidenziato come i ragazzi si pentono di aver posto foto di se’ nude e subiscono molto spesso un furto di identita’ fino a casi estremi in cui le scene di sesso vengono filmate e postate su youtube. In una indagine che il Telefono Azzurro ha realizzato con Eurispes nel 2012 oltre un adolescente su 4  ha raccontato di aver ricevuto sms/mms o video a contenuto sessuale. Ad inviare questo materiale sono soprattutto gli amici (38,6%), il partner (27,1%) o sconosciuti (22,7%). Il 59,2%  ha detto di essersi divertito o che gli ha fatto piacere riceverli, un adolescente su 6 è invece rimasto indifferente. Al 20% delle ragazze, però, ha dato fastidio. Il 12,3% degli adolescenti ha ammesso di aver inviato questo tipo di immagini (nel 2011 ce lo aveva detto il 6,7%). Tra questi, il 41,9% non vede cosa ci sia di male nell’averlo fatto, l’11% ha detto di voler fare uno scherzo, il 16,1% ha detto di averlo fatto con il proprio partner, di cui si fida. Al 20,5% dei ragazzi, infine è capitato di trovare online proprie foto imbarazzanti, all’11,1% video spiacevoli che li ritraevano. La generazione dei giovani di oggi sono la prima i cui comportamenti personali ed intimi vengono resi pubblici con l’ausilio dei social network. Purtroppo i genitori hanno una enorme difficolta’ ad affrontare queste situazioni, sentendo di non avere il controllo sui figli che puo’ avvenire esclusivamente sia monitorando i loro comportamenti quando usano pc e i cellular sia insegnando loro il corretto uso delle nuove tecnologie. E’ consigliato instaurare un dialogo con i figli per ricordare loro di non inviare immagini proprie in rete ed evitare che si chiudano nel mondo virtuale per appagare i propri bisogni di affetto, stimolandoli a frequentare i pari dal vivo e non limitatamente al mondo virtuale. A volte e’ utile farsi aiutare da un esperto per bloccare con dei filtri appositi tutti i siti pornografici. Secondo il sito del Telefono Azzurro (www.telefonoazzurro.it)  per proteggersi dal sexting è importante seguire le seguenti linee di condotta:

 

  1. Non accettare né mandare foto o video sessualmente allusivi, o che ritraggono te o i tuoi amici nudi o in pose provocanti. Se lo fai, indipendentemente dal fatto che si tratti di tue foto personali o di qualcun altro, potresti essere accusato del reato di distribuzione di materiale pedopornografico (cioè materiale pornografico che ritrae soggetti minorenni). Potresti essere contemporaneamente autore di reato e vittima, se le foto che invii sono le tue! Anche conservare all’interno del tuo computer o cellulare immagini di questo tipo può essere rischioso, in quanto potresti essere accusato di possesso di materiale pedopornografico.
  2. Le conseguenze negative non sono solo a livello legale. Prova a pensare al danno psicologico e alle conseguenze emotive (e sulla tua reputazione!) derivanti dal sapere che le tue foto più intime, che puoi aver consapevolmente inviato al/la tuo/a fidanzato/a, potrebbero, nel caso in cui litighiate o vi lasciate, essere inviate dal/la tuo/a ex a tutte le persone che conosci… e non solo! Una volta che un’immagine viene immessa nel circuito di Internet, può essere distribuita o archiviata on-line e chiunque, anche sconosciuti o malintenzionati, possono avervi accesso; la tua sfera più intima potrebbe essere così a disposizione degli sguardi indiscreti di tutti ed esibita per sempre sulla Rete.
  3. Non diffondere anche tu! Se ricevi un’immagine di sexting sul cellulare, per prima cosa non inviarla a nessun altro (potresti commettere il reato di distribuzione di pedopornografia!). Parlane poi con i tuoi genitori o con un adulto di cui ti fidi. Raccontagli l’intera storia in modo che possa avere tutte le informazioni per aiutarti. Non agitarti se gli adulti a cui ti sei rivolto decidono di parlare con i genitori degli altri ragazzi coinvolti: è il modo migliore per tenere te e i tuoi amici lontano da guai più seri!
  4. Informa e condividi ciò che sai. Se ricevi questo tipo di foto da un tuo amico o da qualcuno che conosci, è importante informarlo che il sexting è contro la legge e che non deve inviare più materiale di quel tipo. In questo modo, gli farai un grosso favore, perché gli eviterai il rischio di incorrere in conseguenze più serie, nel caso venisse informata la Polizia!
  5. Parlane alle persone di cui ti fidi. Se il tuo amico non smette di mandare foto di questo tipo, parlane ai tuoi genitori e considera l’opportunità di parlarne con i suoi genitori e con gli insegnanti.
  6. Se ti imbatti o vieni coinvolto in situazioni di sexting, ricorda che puoi sempre rivolgerti a Telefono Azzurro: puoi chiamare il numero gratuito 1.96.96, attivo tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, oppure contattarci anche via Chat, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00, cliccando le icone “CHAT” presenti in questo sito, oppure accedendo al sito www.azzurro.it e cliccando su “CHATTA con Telefono Azzurro”!