+393474661496 Via della Frezza 44, 00186 - Roma dottmarcosalerno@gmail.com

Il narcisista in amore: la perversione affettiva

 

 

Roma 3 maggio 2021

A cura del dott. Marco Salerno

Nelle manifestazioni del disturbo narcisistico più eclatanti e severe molti temi correlati alla vita amorosa sono compromessi; non é la stessa cosa per le forme meno gravi, in cui spesso si e’ sottolineato come vi siano dei paradossi. Il narcisismo e’ una questione spinosa nelle relazioni romantiche perché da un lato i narcisisti sono esperti nell’avvio di una relazione romantica perché appaiono desiderabili come partner. Queste relazioni sono problematiche perché tempestose e distruttive per le persone che si lasciano coinvolgere. Vi sono diversi modo di inquadrare la questione in ambito scientifico. Secondo l’Agency Model (Brunell e Campbell) le relazioni servono al narcisista per mantenere equilibri precisi, mantenere la sensazione di agire in prima persona, un’immagine del se’ ipertrofica, uno sfruttare gli altri per regolare l’autostima. La ricerca ha indagato
in quale misura e con quali articolazioni i soggetti narcisisti si muovono in queste direzioni. C’è, per esempio, ampio ricorso ad ostentare il proprio status esibendo beni materiali, a essere performanti in situazioni transitorie, ad usare qualsiasi mezzo per venirsi a trovare al centro dell’attenzione nell’immediatezza mostrando di essere dominanti., anche in competizioni pubbliche di diverso tipo. Possono essere anche affascinanti spendendo molto per i primi appuntamenti (Jones, Olderback 2014). Spesso c’e’ anche il bisogno di confermare le proprie aspettative cercando relazioni con persone che attestino la propria forza, partner che per bellezza, appartenenza, ricchezza, diano un immediato riscontro, un partner trofeo (Campbell 1999). C’e’ una costante ricerca di situazioni che diano rinforzo: nel breve periodo tale spinta può procurare un certo successo ma sul periodo medio-lungo quasi fisiologicamente emergeranno i limiti (Miller, Campbell, Pilkonis 2007). Tuttavia, quando i partner soddisfano le necessità narcisistiche (in termini di statu per esempio) le relazioni possono essere anchedurature (Seidman 2016).

Un certo grado di narcisismo (Hermann, Brunnell,Foster 2018) o di una delle sue componenti favorisce gli incontri e quindi, fino ad
un certo punto, aumenta quasi statisticamente le possibilità di vita affettiva. In generale e’ difficile connotare come fallimento in toto per i narcisisti la difficoltà di avere relazioni di lungo periodo, poiché essi non sembrano proprio desiderarle data la loro natura altamente individualistica. Potrebbe essere che da un lato perdano in intimità e progettualità ma dall’altro “guadagnino” su altri fronti. Vi sono ragioni per credere che i narcisisti traggano qualche beneficio dalle loro relazioni anche se si tratta per lo più di incontri brevi ed orientati alla sessualità (Hermann, Brunel, Foster 2018). In altri termini possiamo affermare che il tema non e’ solo, come nella tradizione, il fallimento relazionale nel lungo periodo quanto piuttosto il successo relazionale a breve termine e nelle situazioni che prevedono rinforzo e la tendenza alla caduta nel lungo periodo. La spinta a
piacere, lo charme, la confidenza a volte esagerata ma inizialmente non per forza esagerata, la disinvoltura sociale dei narcisisti fa di loro degli ottimi seduttori. E’utile ricordare come questa incapacità relazionale sia relativa a legami profondi mentre, anche se con relativa reciprocità, il narcisista e’ in grado di costruire relazioni di maggiore misura rispetto al borderline o all’evitante/schizoide. Questi aspetti sono importanti perché offrono potenziali occasioni di cambiamento che per altri funzionamenti sono meno frequenti. Sul versante della vita sessuale, le conseguenze della attitudini narcisistiche comportano una disposizione a comportamenti poco restrittivi con incontri più frequenti, partner più numerosi, ricerca più intensa di appuntamenti brevi e finalizzati alla sessualità, preferita rispetto a intimità di altro tipo (Foster, Shira, Campbell 2006). Comprensibilmente visto l’orientamento descritto, i narcisisti appaiono anche infedeli sessualmente, uno studio che ha usato il questionario per rilevare il disturbo narcisisticodi personalità, ha mostrato come chi ha ottenuto punteggi alti correlassero con la propensioni con appuntamenti al di fuori della
coppia.

Per le donne ciò si traduce in comportamenti quali baciare, flirtare, avere incontri saltuari, avere brevi relazioni estemporanee, avere relazioni
estemporanee brevi ma non più strutturate. In generale sembrerebbe che il tradimento, per i narcisisti e le narcisiste sia più un modo per procurare nuovi rinforzi che una reale volontà di cambiare la situazione. Interessante notare che nella coppia eterosessuale, é comunque il narcisismo femminile a predire problemi coniugali rispetto a quello maschile: inoltre é emerso che il narcisismo delle donne suscita più rabbia nei partner maschi che viceversa. Rispetto all’infedeltà é da riportare anche come i narcisisti siano spesso molto gelosi e vittime di infedeltà forse per via del clima relazionale che tendono ad imporre. Rispetto alle relazioni di lunga durata la ricerca sottolinea come siano terreno difficile quando e’ coinvolto un narcisista. I motivi sono vari, fra questi oltre quelli già ricordati, riportiamo la predisposizione a comunicazioni ostili e rabbiose come
anche la tendenza a rispondere in modo sproporzionato anche a lievi critiche, ad insultare e ad alzare la voce nelle discussioni, ad indurre gelosia nei partner per mantenere potere e controllo, a rivolgersi a partner diversi dopo eventi relazionali spiacevoli.

Molte ricerche degli ultimi anni hanno dimostrato che la bassa empatia, la tendenza ad usare gli altri, l’essere autocentrati fanno dei narcisisti grandiosi dei pessimi partner stabili ma e’ la componente relativa all’assertività’ a favorire gli incontri. Nel caso di incontro fra due narcisisti la bassa attenzione al partner condivisa parrebbe avere una paradossale funzione protettiva sul legame anche se si tratta di un legame ad alto tasso di aggressività reciproca forse per la particolare e condivisa attitudine a percepire attacchi al proprio Sé. Viceversa la presenza di propensione alla ricerca continua di nuove emozioni non sembra particolarmente frequente nei partner dei narcisisti. Se molte delle ricerche riportate fin ora riguardano prevalentemente il narcisista grandioso anche il narcisista vulnerabile pare poco propenso alle relazioni durature ma non tanto per la necessità di nuovi rinforzi quanto per la delusione provata e prefigurata.

Le personalità narcisistiche sia maschili sia femminili nel ciclo di vita come descritte nel manuale diagnostico psicoanalitico PDM-2 (Lingiardi McWilliams 2017) si collocano lungo un continuum di gravità che va da un livello nevrotico fino ad uno psicotico. All’estremo nevrotico troviamo individui narcisisti che possono essere socialmente adeguati, avere fascino e successo e pur non essendo capaci di intimità, essere ragionevolmente adattati alle proprie vite familiari, al lavoro e agli interessi che coltivano. All’estremo più patologico troviamo individui che presentano problemi di identità poco definita che spesso celano dietro un modo grandioso di presentarsi, mancano di un sentimento profondo e radicato di moralità e possono comportarsi in modo distruttivo per se e per gli altri Narcisismo maligno Kernberg 1984).Le caratteristiche chiave della personalità narcisistica sono:

  • Il tentativo di stabilire e mantenere un sentimento coeso di sé; le loro
    preoccupazioni sono i temi dell’autonomia, del controllo, dell’autostima e
    dell’identità’.
  • L’esperienza soggettiva caratteristica dei narcisisti e’ un sentimento di
    vuoto interiore e mancanza di significato che richiede ricorrenti infusioni di
    conferme esterne circa il proprio valore e la propria importanza.
  • Chi ottiene conferme del proprio valore mediante ricchezza e successo
    prova euforia e tende a comportarsi in modo grandioso ed arrogante, esige
    un comportamento privilegiato e tratta gli altri con disprezzo, soprattutto le
    persone che reputa inferiori.
  • Chi non ottiene dal contesto sufficienti conferme del proprio valore si sente
    depresso, prova vergogna ed invidia chi riesce ad ottenere ciò che lui non
    ha.
  • I narcisisti non traggono un vero piacere dal lavoro ma fantasticano di avere
    successi sconfinati, gloria e potere.
  • L’attaccamento e’ di tipo insicuro.
  • Difendono l’autostima ferita mediante una combinazione di idealizzazione e
    svalutazione degli altri.

Modelli di relazione di coppia con un narcisista patologico

 

Roma 3 aprile 2021

A cura del dott. Marco Salerno

 

Una relazione di amore sana si caratterizza per la presenza di una eccitazione sessuale che si trasforma in desiderio erotico per il partner, oltre ad essere presente la tenerezza nei confronti dello stesso. La capacità di empatia consente di identificarsi con l’altro e di comprendere i suoi stati d’animo e si accompagna ad una forma matura di idealizzazione insieme ad un profondo impegno nei confronti dell’altro. Infine, è presente il carattere passionale della relazione d’amore nei seguenti aspetti: la relazione sessuale, l’investimento sulla coppia e la relazione affettiva ed emotiva.  In questi ambiti il narcisista mostra i suoi limiti perché l’unico investimento affettivo che attua e’ su se stesso amplificando in modo grandioso il proprio sé e tenendo emotivamente lontano il partner. La conseguenza di questa situazione è l’impossibilitàdi passare dall’eccitazione al desiderio condiviso, di provare tenerezza e di identificarsi con il partner. Il narcisista si ferma ad una attrazione sul piano estetico/fisico ma non riesce ad entrare nella dimensione affettiva dell’altro e della coppia. Inoltre, spesso ha più relazioni contemporaneamente per evitare di dipendere da una unica persona, mostra una incapacità di provare gratitudine e condivisione sia reale che ideale,nonché una incapacità di perdonare e di essere grati. Le varianti più severe della tipologia del narcisismo presentano anche tratti aggressivi fino ad arrivare ad aspetti sadici che si traducono in violenze fisiche e psicologiche. Il narcisista pretende che il partner diventi come lui lo desidera, per tenere a freno i sentimenti di invidia e di svalutazione. Imposta la relazione in una dinamica di sudditanza e di subordinazione, pretendendo dal partner che lo rispecchi nella sua grandiosità e che si assuma le responsabilità dei problemi della relazione che sono sempre attribuiti alle mancanze del partner stesso.

Le possibili interazioni tra soggetti che hanno tratti narcisistici e soggetti con altri assetti sono numerosi tanto da determinare differenti combinazioni di coppia. Alcune coppie tipiche possono essere costituite da due narcisisti che esaltano l’uno le doti dell’altro o che condividono la forte tendenza a innamorarsi costantemente o a essere sensibili agli aspetti estetici (apparenza fisica). Oppure e’ possibile che si crei una coppia tra il narcisista e il partner con aspetti di dipendenza affettiva che appare inizialmente gratificato ed è poi incapace di ribellarsi. Una ulteriore combinazione può essere tra una persona con disturbo narcisistico e un’altra con disturbo borderline di personalità. Entrambe le strutture di personalità  sono caratterizzate da un ‘organizzazione simile ( senso di vuoto e di non appartenenza), inoltre è presente in forme diverse il timore di entrare in relazione intima con l’altro. La differenza sostanziale tra  le due e’ che il narcisista ha una struttura grandiosa di sé rispetto al borderline più coesa e unitaria che gli permette di mettere meno in atto comportamenti abbandonici ed impulsivi. Un narcisista può essere attratto da un borderline perché le forme di idealizzazione che questi mette in atto lo portano ad una totale ammirazione nei confronti del partner, spesso visto in modo distorto rispetto alle sue caratteristiche positive o negative.  Il borderline non conosce sfumature emotive per cui il narcisista verrà lusingato ed adulato al fine di prevenire un possibile abbandono. Inoltre, il soggetto borderline nonostante abbia paura di essere lasciato, si trova a suo agio in una relazione priva di una reale intimità che lo spaventerebbe, per cui riesce a tollerare l’andare e il venire del narcisista. L’iniziale clima di equilibrio nel quale sia il narcisista sia il borderline si pone come colui che colmerà il vuoto dell’altro, e’ destinato a terminare poiché nessuno dei due soggetti ha il potenziale per costruire una relazione d’amore matura e nessuno dei due si fida dell’altro. Questi presupposti sono destinati ad esplodere in litigi nei quali, alla svalutazione e al disprezzo che il narcisista mostrerà nei confronti del partner, seguiranno reazioni rabbiose di quest’ultimo che a sua volta svaluterà il narcisista, salvo poi tornare sui suoi passi. Infatti i soggetti con disturbo borderline sono caratterizzati da bassa autostima e forti vissuti di colpa alternati ad un senso grandioso di sé. In caso di rottura della relazione, si attribuirà le cause della fine della relazione e tornerà a cercare di riconquistare il narcisista in ogni modo. Il narcisista essendo a sua volta svalutato e rifiutato, accetterà le nuove lusinghe e il ritorno nella relazione eciòinnescherà una dinamica perenne di reciproca distruzione.

Una altra combinazione di coppia e’ quella tra un soggetto narcisista e’ uno masochista. Nelle relazioni sentimentali i masochisti tendono a legarsi a partner fortemente idealizzati ma che poi  si dimostrano frustranti e deludenti. Solitamente le personalità masochiste hanno sperimentato in adolescenza una prima esperienza amorosa non corrisposta verso qualcuno di irraggiungibile e il sentimento provato non diminuisce con il passare del tempo ma si amplifica. Di solito portano avanti relazioni insoddisfacenti con partner maltrattanti poiché inconsciamente nascondono una tendenza all’autodistruttività e un sentimento di piacere legato alla sofferenza. Questo aspetto si manifesta anche nelle relazioni sessuali in cui l’eccitazione erotica può essere catalizzata da esperienze fisiche dolorose. Questi individui possono instaurare relazioni con persone narcisiste che presentano una componente sadica marcata, i quali provano piacere a infliggere sofferenza e sono caratterizzati da una sessualità egoista ed aggressiva. Sia durante l’atto sessuale sia durante la relazione, si instaura una dinamica di ruolo che richiama la forma di dominante e dominato: in una coppia sposata il soggetto narcisista può mettere in atto atteggiamenti violenti a livello sia fisico che psicologico ed intrattenere relazioni extraconiugali, frustrando e ferendo il partner ma questi difficilmente interromperà la relazione, giustificando la scelta di restare con motivazioni poco chiare del tipo “il bene dei figli”. Quando la diade coniugale e’ caratterizzata da due individui affetti da una patologia conclamata, la relazione può degenerare in una più grave situazione psicopatologica di entrambi i partner. La dipendenza affettiva può essere anche considerata la risultante delle proiezioni narcisistiche sul partner che finiscono per farlo sentire un’appendice dell’altro svuotato e privo di senso senza la persona amata, conseguenza delle lesioni profonde inflitte alla sua autostima. Il partner del narcisista attribuisce a se stesso la responsabilità dell’indifferenza dell’altro e del suo atteggiamento così diverso dalle prime fasi della relazione, senza rendersi conto che in precedenza si stava relazionando con una falsa identità.  La tendenza del narcisista ad evitare il confronto, genera confusione e i contenuti del pensiero del partner finiscono per essere completamente orientati verso il tentativo di chiarire l’ambiguità’ che le discussioni si lasciano dietro. Spesso l’ansia generata dalla relazione si manifesta attraverso somatizzazioni (inappetenza, cefalea, ecc.). Il rapporto con un narcisista può generare un’esperienza traumatica che lascia segni profondi sul partner, il quale si sentirà sempre più vulnerabile provando la paura di provocare reazioni negative nel partner e finirà per sentirsi impotente e privo di risorse.

Il narcisista grandioso non percepisce i suoi aspetti disfunzionali come negativi anzi cerca di mantenere questi aspetti disadattavi intatti.  Il modello “Agency Model” (Campbell, Foster, Green, 2008) considera le relazioni narcisistiche come parte di un processo funzionale alla regolazione dell’autostima del soggetto. Il modello individua cinque caratteristiche:

  1. L’attenzione rivolta al dominio sull’altro anziché alla creazione di relazioni basate sull’intimità;
  2. Un’immagine di sé grandiosa;
  3. Il mantenimento e l’incremento di una autostima ipertrofica;
  4. Un senso di diritto;
  5. La reiterazione a mantenere la sua condizione inalterata.

Per un soggetto narcisista la certezza di essere interessante agli occhi degli altri si accompagnerà ad un atteggiamento estroverso e alla convinzione di essere ammirato e questo aumenterà a sua volta l’autostima, di conseguenza il senso di grandiosità del narcisista aumenta. Le persone che lo circondano sono il carburante per l’autostima del narcisista e sono funzionali al suo modo di essere. I modi in cui utilizza le persone a lui vicine passano per lo sfruttamento della loro ammirazione oppure del loro successo. Infine, li usa come contenitori in cui depositare la sua rabbia e i suoi fallimenti. Il narcisista di solito nasconde i suoi tratti disfunzionali quando si trova in situazioni nuove e suscita simpatia ed interesse negli altri per il fascino che lo contraddistingue. Con il passare del tempo le persone che lo iniziano a conoscere, avanzano richieste che il narcisista non riesce a soddisfare anche a causa dell’eccessiva sicurezza in se stesso. Il narcisista prende decisioni rischiose e superficiali e diventa meno attraente agli occhi degli altri anche per le sue maniere arroganti.

Chi sta in relazione con un  narcisista entrerà in una spirale  discendente che Campbell rappresenta con il modello “Chocolate Cake model”. In tale modello il narcisista è paragonato ad una torta al cioccolato in virtù del suo fascino iniziale che viene preferito al cibo salutare (relazione sana) ma che crea dipendenza e alla lunga nuoce alla salute come il narcisista che attrae e distrugge. Il partner narcisista inizialmente sembra una persona affascinante e attraente mentre con il passare del tempo si rivela egocentrico, materialista, ingannevole, controllante, provocando la sensazione di sentirsi usati. La percezione del partner narcisista cambia in peggio con il progredire della relazione e lascia pesanti strascichi sul piano emotivo con una significativa presenza di rabbia, impotenza e dolore.

 

 

 

Le motivazioni per cui un narcisista vuole chiudere una relazione: noia, ricatto, mancanza di empatia

Roma 15 febbraio 2021

A cura del dott. Marco Salerno

 

Quando il partner vuole dedicare tempo a se stesso, a coltivare attività ed
interessi o a riposarsi, lo psicopatico non lo accetta. I momenti di solitudine lo
turbano profondamente poiché non avendo una coscienza non ha nulla a cui
pensare per cui se chi gli sta accanto non lo ricopre di attenzioni, la noia e’ in
agguato. L’individuo tossico tende ad annoiarsi ed e’ alla continua ricerca di
stimoli per distrarsi da questa condizione persistente. Non sopporta di stare solo
per lunghi periodi a differenza dei soggetti sani che sanno apprezzare
l’introspezione e il contatto con le proprie emozioni. Lo psicopatico non ha una
propria identità definita e trascorre il tempo ad imitare gli altri creando un falso
. E’ mancante di empatia per cui non e’ in grado di entrare in contatto con
alcuno, costretto a stare da solo o ad impiegare il tempo ricorrendo al sesso,
alcool, droga o alla manipolazione degli altri.

Le relazioni sentimentali sono l’unico
mezzo che lo psicopatico ha per combattere la noia e per ricevere attenzioni.
Inizia a maltrattare la propria vittima quando ne trova una nuova di cui immagina
di essere innamorato. La fase di idealizzazione per lo psicopatico e’ solo un
momento transitorio per combattere la noia ed infliggere abusi per ricaricarsi
emotivamente. Dopo l’idillio iniziale la vittima si sente esausta perché’ ha
l’impressione di non sentirsi mai sola, sempre indaffarata a programmare impegni
per riempire il vuoto dello psicopatico che si circonda di persone con uno spiccato
senso genitoriale che lo sostengono in continuazione. Ha bisogno di circondarsi di
molte persone per ricevere continuamente attenzione e per non passare molto
tempo da solo. La noia più dolorosa arriva quando perde ogni interesse verso il
partner e le qualità che ammirava in lui/lei sono diventati solo difetti insostenibili.
Il coinvolgimento e la passione del passato sono solo un lontano ricordo e la
vittima si sente abbandonata ed isolata senza ragione, ridotta ad essere una delle
alternative a sua disposizione pur di non chiudere la relazione.
Lo psicopatico ha una personalità litigiosa ma non lo ammette mai, accusa sempre
gli altri di non capire mai i suoi bisogni. Provoca continuamente litigi pur
mantenendo un’aria innocente e non assumendosi mai la responsabilità delle sue
azioni. Fa osservazioni impercettibili mentre gli altri si arrabbiano e vengono feriti
ma lo psicopatico non si sente toccato in alcun modo da queste reazioni. La
modalità comunicativa che usa con le persone si caratterizza per maldicenze ed
insulti dopo averli idealizzati per un certo tempo. In ogni caso si dipinge sempre
come vittima di persone che gli fanno un torto senza che lui abbia fatto o detto nulla.

Lo psicopatico dopo aver criticato le sue vittime, le cerca a distanza di
tempo, suscitando in loro compassione senza che venga condannato il suo
comportamento. Durante la relazione la vittima ha potuto anche sperimentare
rabbia ed antipatie verso terzi di cui lo psicopatico le ha parlato negativamente
senza alcuna ragione, causando invidia e dissapori verso persone che non hanno
compiuto nulla di grave, generando un diffuso risentimento reciproco. Durante
l’idealizzazione e il “love bombing” la vittima considera lo psicopatico una persona
normale e che tutti gli altri siano invidiosi e malintenzionati; la relazione con lui
sembra unica poiché viene visto come la persona a lungo desiderata. Dopo
qualche tempo la realtà cambia, lo psicopatico inizia a parlare male di chi gli sta
accanto, la sensazione che il soggetto tossico vuole infondere e’ che la realtà sia
contro di lui in modo tale da diventare l’unica fonte di felicità. Si definisce una
vera e propria realtà fittizia in cui la vittima deve inventarsi sempre giustificazioni
per tutelare lo psicopatico che si sente vittima di chi lo circonda. Dopo aver
interrotto la relazione con lo psicopatico e durante il processo di guarigione, la
vittima si rende conto che la realtà che aveva vissuto fino ad allora era solo un
inganno. Prende coscienza che il partner non era quella persona unica che
credeva ed inoltre inizia anche a dubitare di tutte le persone che la circondano,
sentendosi profondamente sola. Gradualmente si ristabilisce la fiducia con le
persone vicine che non sono inaffidabili come lo psicopatico aveva fatto credere e
grazie a questo si medicano le ferite che la relazione con un individuo tossico ha
provocato nel tempo. Alla fine la vittima si rende conto che l’unica persona
negativa e disturbata era il proprio partner e non chi la circondava.

Bibliografia:

J.Mckenzie, Questo amore fa male, Giunti Editore 2019