Piccoli stratagemmi quotidiani per alleggerire gli impegni e mettere un freno alla routine. Scopri i consigli dell’esperto per ritrovare un po’ di pace e vivere meglio con se stessi e con la montagna di impegni da affrontare ogni giorno.
24 SETTEMBRE 2014 Vanity Fair Italia Angela Altomare intervista al dott. Marco Salerno, psicologo e psicoterapeuta su come tenere a bada lo stress
“Nella vita quotidiana – spiega il dottor Marco Salerno,psicologo e psicoterapeuta – siamo continuamente esposti afattori stressanti come il lavoro, il traffico, i rumori, che ci sottopongono ad una costante fatica fisica e mentale rispetto alla quale l’organismo sviluppa una reazione, definita stress, per facilitare l’adattamento del corpo ad un violento cambiamento fisico o psicologico. Condizioni come la preoccupazione, la separazione, la perdita, il lutto, la precarietà lavorativa sono fattori stressogeni, che agiscono sul sistema nervoso, il quale genera reazioni psicologiche come l’ansia, la paura, l’insonnia, il timore. E’ fondamentale non sovraccaricarci di compiti durante la giornata ed immaginare di riuscire a fare tutto. Quando vogliamo dare sempre il massimo, chiediamo troppo a noi stessi e abbiamo paura di non farcela. Cadiamo in trappole mentali come i ricatti e i sensi di colpa che ci rendono ostaggi delle aspettative dell’ambiente in cui viviamo e delle persone che abbiamo vicino. Andare sempre di fretta, prenderci troppi impegni e non ritagliarci mai uno spazio in cui decomprimerci, porta a sovrastimare le nostre risorse e condurrà inevitabilmente il corpo e la psiche ad ammalarsi”. Tra i principali campanelli d’allarme dello stress spiega lo psicologo ci sono “mal di testa cronico, stanchezza, calo del desiderio sessuale, attacchi di rabbia, insonnia, disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee, disturbi dell’umore. Si tratta di segnali chiari che ci dicono che dobbiamo fermarci e allentare la pressione a cui siamo sottoposti per non rischiare di sviluppare vere e proprie patologie psico-fisiche”. Le conseguenze, infatti, dello stress, si ripercuotono non solo sul nostro benessere emotivo, ma anche sulla nostra salute. “A lungo andare una condizione cronica di stress – afferma l’esperto – può provocare un indebolimento del sistema immunitario esponendoci a un più alto rischio di contrarre malattie. Inoltre, si rileva la possibilità di sviluppare l’ipertensione, problemi cardiaci, disturbi gastrici cronici, apatia, malattie autoimmuni, contrazioni e rigidità muscolari, ansia e nei casi più gravi può contribuire alla manifestazione di patologie cancerogene”. Ecco perché a volte è necessario rallentare e prendersi una pausa. “Quando rallentiamo i ritmi – spiega il dottor Salerno – ci accorgiamo che spesso la fretta che ci insegue è frutto della nostra immaginazione. Andare piano consente di organizzare meglio la propria agenda, di soppesare gli impegni ed di assegnare loro una collocazione durante la giornata, ma soprattutto ci aiuta ad ascoltare le nostre esigenze e a trovare uno spazio, anche piccolo, per soddisfarle. In questo modo saremo in grado di trovare il tempo per gratificarci ogni giorno con piccoli gesti e dare sfogo alla creatività per individuare soluzioni a problemi che sembravano irrisolvibili”.
Ma quando è necessario farlo? “Quando gli impegni più semplici – suggerisce l’esperto – diventano insostenibili da portare a termine e siamo sopraffatti dalla quotidianità è un chiaro segnale che il nostro corpo ci sta inviando per avvertirci che abbiamo raggiunto il livello di saturazione e dobbiamo fermarci. Credere di essere sempre in ritardo anche quando non ci sono scadenze da rispettare, avere paura di non riuscire a fare tutto, essere in difficoltà nel prendere delle pause senza sentirci in colpa, sono chiari sintomi che lo stress è in agguato”.
Basta, che stress!”. Quante volte nell’arco di 24 ore sentiamo e ripetiamo questa frase? Tante, forse a volte anche troppe. Ammettiamolo: i ritmi troppo serrati e le tante incombenze quotidiane non ci danno tregua. Capita a tutti. Ci sentiamo oppressi e chiusi in gabbia. Per non parlare poi di quei periodi di super lavoro quando il nervosismo incalza ed è più semplice andare in tilt. Confessiamolo: rimanere sereni davanti a scadenze e responsabilità da portare avanti è difficile. Chi più chi meno, prova un stato che è un misto tra l’agitazione di non farcela e il senso di tensione.
“Nella vita quotidiana – spiega il dottor Marco Salerno,psicologo e psicoterapeuta – siamo continuamente esposti afattori stressanti come il lavoro, il traffico, i rumori, che ci sottopongono ad una costante fatica fisica e mentale rispetto alla quale l’organismo sviluppa una reazione, definita stress, per facilitare l’adattamento del corpo ad un violento cambiamento fisico o psicologico. Condizioni come la preoccupazione, la separazione, la perdita, il lutto, la precarietà lavorativa sono fattori stressogeni, che agiscono sul sistema nervoso, il quale genera reazioni psicologiche come l’ansia, la paura, l’insonnia, il timore. E’ fondamentale non sovraccaricarci di compiti durante la giornata ed immaginare di riuscire a fare tutto. Quando vogliamo dare sempre il massimo, chiediamo troppo a noi stessi e abbiamo paura di non farcela. Cadiamo in trappole mentali come i ricatti e i sensi di colpa che ci rendono ostaggi delle aspettative dell’ambiente in cui viviamo e delle persone che abbiamo vicino. Andare sempre di fretta, prenderci troppi impegni e non ritagliarci mai uno spazio in cui decomprimerci, porta a sovrastimare le nostre risorse e condurrà inevitabilmente il corpo e la psiche ad ammalarsi”. Tra i principali campanelli d’allarme dello stress spiega lo psicologo ci sono “mal di testa cronico, stanchezza, calo del desiderio sessuale, attacchi di rabbia, insonnia, disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee, disturbi dell’umore. Si tratta di segnali chiari che ci dicono che dobbiamo fermarci e allentare la pressione a cui siamo sottoposti per non rischiare di sviluppare vere e proprie patologie psico-fisiche”. Le conseguenze, infatti, dello stress, si ripercuotono non solo sul nostro benessere emotivo, ma anche sulla nostra salute. “A lungo andare una condizione cronica di stress – afferma l’esperto – può provocare un indebolimento del sistema immunitario esponendoci a un più alto rischio di contrarre malattie. Inoltre, si rileva la possibilità di sviluppare l’ipertensione, problemi cardiaci, disturbi gastrici cronici, apatia, malattie autoimmuni, contrazioni e rigidità muscolari, ansia e nei casi più gravi può contribuire alla manifestazione di patologie cancerogene”. Ecco perché a volte è necessario rallentare e prendersi una pausa. “Quando rallentiamo i ritmi – spiega il dottor Salerno – ci accorgiamo che spesso la fretta che ci insegue è frutto della nostra immaginazione. Andare piano consente di organizzare meglio la propria agenda, di soppesare gli impegni ed di assegnare loro una collocazione durante la giornata, ma soprattutto ci aiuta ad ascoltare le nostre esigenze e a trovare uno spazio, anche piccolo, per soddisfarle. In questo modo saremo in grado di trovare il tempo per gratificarci ogni giorno con piccoli gesti e dare sfogo alla creatività per individuare soluzioni a problemi che sembravano irrisolvibili”.
Ma quando è necessario farlo? “Quando gli impegni più semplici – suggerisce l’esperto – diventano insostenibili da portare a termine e siamo sopraffatti dalla quotidianità è un chiaro segnale che il nostro corpo ci sta inviando per avvertirci che abbiamo raggiunto il livello di saturazione e dobbiamo fermarci. Credere di essere sempre in ritardo anche quando non ci sono scadenze da rispettare, avere paura di non riuscire a fare tutto, essere in difficoltà nel prendere delle pause senza sentirci in colpa, sono chiari sintomi che lo stress è in agguato”.
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