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La personalita’ liquida: il rifiuto di diventare adulti

Roma 30 luglio 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma La personalita’ liquida fa riferimento ad un tipologia di persona che si caratterizza per costante insoddisfazione, per la continua ricerca del compagno ideale, di una persona che “la possa far stare bene”, di qualcuno che dia significato alla propria vita. Le personalita’ liquide sono sia uomini che donne e si riconoscono perche’ attribuiscono al partner la responsabilita’ di definire la loro identita’, instaurando un rapporto simbiotico che richiede una dedizione assoluta e continua. Per comprendere meglio questo tipo di personalita’ prendiamo come esempio l’acqua e la bottiglia, la personalita’ liquida e’ come l’acqua, non ha una propria forma ma assume quella del suo contenitore con cui sta in totale contatto e che conferisce al liquido una identita’ attraverso la forma della bottiglia. In riferimento a questo esempio, l’acqua senza bottiglia si disperderebbe e non avrebbe confini, per cui non puo’ fare a meno della bottiglia.

Le conseguenze psicofisiche della dipendenza affettiva

Roma 29 luglio 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma

 

La dipendenza affettiva e’ una condizione psicologica riconducibile ad un particolare quadro psicofisico e a determinate condizioni emotivo familiari che contribuiscono a mantenerla e ad alimentarla. Qui di seguito sono elencate quattordici caratteristiche che connotano la dipendenza affettiva, utili per riconoscere se ne si e’ affetti.

 

 

 1) Provenire da un contesto familiare disfunzionale dove i bisogni di intimita’ e di amore non sono stati presi in considerazione dalle figure di riferimento

 

2) Soddisfare i propri bisogni di amore e di riconoscimento solo attraverso la cura del partner

 

3) Scegliere uomini o donne che appaiono bisognosi di aiuto e cercare di aiutarli e salvarli attraverso il proprio amore

 

4) Avere una profonda paura dell’abbandono e fare qualunque cosa per evitarlo

 

5) Farsi carico dei bisogni del proprio partner per averlo vicino, come supportarlo finanziariamente, cercargli lavoro, accudire esclusivamente i figli

 

6) La mancanza di amore durante l’infanzia che, producendo una condizione di vuoto emotivo interno, si cerca di compensare compiacendo il partner

Relazioni liquide: perche’ e’ difficile mantenere una relazione di coppia duratura

Roma 28 luglio 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno Psicologo psicoterapeuta a Roma

 

Zygmunt Bauman filosofo e sociologo polacco, una delle personalita’ piu’ influenti degli ultimi decenni, ha affrontato nel suo libro, Amore Liquido, il tema delle relazioni di coppia  e  “come amarsi e rimanere insieme tutta la vita”. Bauman  sottolinea come la tecnologia non ha favorito il mantenimento di quell’impegno che un tempo sembrava, pur con difficolta’, piu’ facile da mentenere. Chat, social network, siti per dating on line, e agenzie virtuali di incontri hanno trasformato i sentimenti in merce da vendere ed acquistare, regalando la folle illusione che innamorarsi si altrettanto facile come acquistare un paio di scarpe. Tale meccanismo si basa sull’idea che e’ potenzialmente possibile conoscere milioni di persone nella rete ma questo ha portato ad un rapido consumo delle relazioni e ad un continuo bisogno di provare emozioni nuove e forti come se l’amore adulto coincidesse costantemente con una eterna fase di innamoramento. Bauman afferma che l’ “amore liquido” e’ un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura di un legame profondo e duraturo ed  e’ proprio il bisogno di essere amati che  spinge le persone ad una continua ricerca di appagamento pur non sentendosi sicuri di essere mai amati abbastanza.

Figli insicuri di genitori perfezionisti

Roma 18 giugno 2015

 

A cura del dott. Marco Salerno psicolgo psicoterapeuta a Roma

 

Un bambino insicuro e’ il figlio di genitori che riversano su di lui le aspettative e  bisogni, che hanno nella loro mente l’idea di un figlio perfetto a cui sono disposti a dare tutto ma da cui esigono anche tutto. Giuseppe Saggese, presidente della Società italiana di pediatria parla della “sindrome del piccolo campione” secondo la quale un figlio deve riuscire in ogni ambito della propria vita, nello sport, nella musica, nel tempo libero, nella scuola, non e’ ammesso errore o fallimento. L’unico obiettivo e’ quello di raggiungere il successo in ogni situazione in cui si cimentano, poggiando sulle spalle dei loro figli un peso ingestibile, quello dell’inaccettabilita’ del fallimento. In questa prospettiva non e’ ammesso l’errore ma solo la perfezione. Se ci guardiamo attorno ci renderemo conto che i bambini sin da piccoli sono iperstimolati ad intraprendere molteplici attivita’ e hanno pochissimo tempo libero con del vuoto fertile di cui disporre per imparare ad annoiarsi. Le pressioni e le richieste della societa’ sono sempre piu’ alte e distanti dai reali bisogni del bambino, considerato come un adulto in miniatura e obbligato ad uscire il prima possibile dell’infanzia per incamminarsi verso l’eta’ adulta.

Selfie generation

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Roma 23 aprile 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno

 

Nel libro “generation me” la psicologa Jean M. Twenge della San Diego University, descrive in modo approfondito le caratteristiche della generazione di persone nata tra gli anni ’80 e ’90 che si distingue  per essere stata incoraggiata a sviluppare l’autostima e a perseguire i propri diritti sin dall’infanzia grazie alla libertà e all’indipendenza di cui disponevano, alimentando le aspettative di successo sulla propria vita. Questo ha determinato un vero divario tra gli obiettivi che immaginavano di raggiungere e le opportunità offerte dalla realtà. La psicologa descrive la “generation me” composta da persone che vogliono sentirsi liberi dai condizionamenti sociali e prendere le proprie decisioni, credendo di avere a disposizione un potenziale illimitato di scelta. Quando questo non avviene assumono un atteggiamento cinico e disilluso perché il mondo non rispecchia le loro aspettative. Ma cosa distingue la “me generation” dalle generazioni precedenti? Jean M. Twenge ne identifica sei aspetti  caratterizzanti:

 

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Roma 15 aprile 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno

 

Il disturbo narcisistico di personalità è stato studiato per primo dal Freud che ha individuato nella fase narcisistica la seconda fase dello sviluppo psicosessuale successiva a quella dell’autoerotismo e precedente a quella dell’amore oggettuale. Freud non considera il narcisismo come patologico in sé ma descrive la regressione o fissazione alla fase narcisistica come patologica. La causa di questa regressione o fissazione è dovuta alla presenza di una madre percepita inaffidabile e poco presente nel prendersi cura del figlio, determinando in questi l’idea solo lui potrà prendersi cura di sé stesso. Successivamente anche Otto Kernberg e Heinz Kohut hanno approfondito questo tema. Kerneberg riconduce lo sviluppo del narcisismo patologico alla mancanza di cure da parte di genitori anaffettivi o passivo aggressivi nei confronti dei figli, i quali per difendersi da questa situazione sviluppano una percezione grandiosa di sé. Non è un caso che spesso questo tipo di persone immaginano di avere un talento speciale o che venga riservato loro un futuro esclusivo o di essere superiori agli altri per attutire un mondo familiare anaffettivo.

Teorie sull’amore

Roma 7 aprile 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno

 

Psicologi e ricercatori hanno proposto un numero di differenti teorie sull’amore, considerato una emozione umana di base non  facilmente comprensibile pur coinvolgendo ogni persona. Sono state individuate cinque macro approcci teorici che descrivono l’amore in modo approfondito. Lo psicologo Zick Rubin sostiene che l’amore è composto dai seguenti tre elementi di base: l’attaccamento, il prendersi cura e l’intimità. Per attaccamento si intende il bisogno di ricevere cure, approvazione e contatto fisico con un’altra persona, il prendersi cura invece si riferisce ad una azione attiva tramite cui ci si prende cura di chi si ama, valutandone i bisogni nello stesso modo con cui si valutano i propri, mentre con il termine intimità ci si riferisce alla propensione di condividere pensieri, desideri e sentimenti con un’altra persona. Oltre  a questo modello dell’amore è possibile annoverare quello della psicologa Elaine Hatfield la quale rintraccia due tipi di amore di base: l’amore compassionevole e l’amore appassionato. L’amore compassionevole è caratterizzato da rispetto reciproco, attaccamento, affetto e fiducia e per sentimenti di comprensione e rispetto reciproco.

Sexting: quando la trasgressione viaggia on line

Roma 29 marzo 2015

 

a cura del dott. Marco Salerno

 

Una iniziativa della Polizia di Stato mirata a sensibilizzare gli adolescenti ad un corretto uso della rete, ha evidenziato che il 4% dei minorenni ha un account su un motore di ricerca di sconosciuti disponibili nei dintorni e tra i giovani sia maggiorenni che minorenni 1 su 5 ha avuto un’esperienza di una relazione virtuale per poi passare all’incontro reale. Di questi il 12% ha scelto di avere un incontro reale per curiosita’ mentre il 7% era motivato dal desiderio di avere un rapporto sessuale. Questi dati ci forniscono la chiara indicazione che le relazioni affettive degli adolescenti si sviluppano sempre piu’ in rete, piuttosto che di persona, attraverso lo scambio di foto intime, messaggi allusivi ed incontri fugaci. Le nuove tecnologie unite alla diffusine dei social network ha determinato una trasformazione dell’affettivita’ la quale viene sempre piu’ sessualizzata perdendo la componente della scoperta e della emotivita’. Il fenomeno che piu’ attesta questa trasformazione e’ quello del sexting che è la nuova “moda” di fotografarsi nudi e/o in atteggiamenti provocanti e inviare le immagini ad amici, partner o altri tramite e-mail o sms. La parola sexting è un neologismo tra sex e texting e sta ad indicare l’uso di apparecchiature elettroniche, sopratutto cellulari, come mezzi per scambiare foto erotiche e /o di nudo.

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Che cosa è l’autostima: è la valutazione che una persona ha di se’, delle proprie capacità e del modo di stare al mondo; è il senso di auto accettazione, un atteggiamento positivo verso se stessi e l’intima consapevolezza del proprio valore. Stimare se stessi significa non mettere in discussione la propria importanza ed essere capaci di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e stabilire un rapporto costruttivo con gli altri.

 

Perché partecipare ad un corso sull’autostima:  Hai scarsa fiducia in te stesso? Hai difficoltà ad ascoltarti e ad individuare obiettivi realistici e coerenti con le tue aspirazioni? Ricerchi l’approvazione degli altri  e i tuo umore dipende da chi ti sta vicino? Riconosci di non metterti spesso in gioco e di rischiare? Provi spesso ansia e i tuo umore cambia velocemente durante la giornata? Non riesci ad esprimere le tue emozioni per paura di essere giudicato? Se la risposta a queste domande è affermativa questo corso fa al caso tuo!

 

Un sano livello di autostima è la premessa fondamentale per ri-trovare il proprio benessere psico-fisico, per diventare consapevoli dei propri bisogni ed imparare a soddisfarli, liberi dalle paure e da sensi di colpa. Stare bene con se stessi è una condizione necessaria ed indispensabile per vivere con consapevolezza la propria vita e per sviluppare relazioni affettive soddisfacenti. Avere fiducia in sé e migliorare la propria autostima consente di fare scelte consapevoli e volontarie nel rispetto della propria persona in linea con i propri obiettivi e di sviluppare relazioni chiare, assertive e paritarie.

 

Obiettivi del corso: lo scopo del ciclo di seminari teorico esperienziali è quello di guidare i partecipanti verso il riconoscimento dei propri bisogni ed emozioni, la consapevolezza della stima di sé e l’auto accettazione. Si propone di individuare le convinzioni e i pensieri che impediscono di fare scelte in linea con i propri desideri più profondi, di imparare a dire di “no” ed esprimere i propri sentimenti positivi e negativi senza sentirsi in colpa. Inoltre si acquisirà la capacità di mettere dei limiti, di sviluppare un comportamento assertivo, di chiedere aiuto e di perdonarsi.

 

Struttura del corso   Il corso è composto dai seguenti 8 incontri:
  1. Autostima: vincere la voce critica interiore, smettere di giudicare negativamente se stessi e sviluppare strategie positive per accrescere l’autostima. 18 marzo 2015
  2. I pensieri negativi che minano l’autostima: riconoscere le modalità di pensiero negative che minano l’autostima. 1 aprile 2015
  3. Imparare a dire di no: sviluppare l’autoefficacia, riconoscere il diritto di dire no, di mettere dei limiti e di cambiare idea nel rispetto dei propri valori, pensieri ed emozioni. 15 aprile 2015
  4. Esprimere e riconoscere le emozioni: contattare le emozioni e riconoscere i sentimenti, contrapporre l’espressione alla repressione emotiva, abbandonare il controllo della ragione e dar libero spazio all’emotività per trovare un equilibrio tra ragione e sentimento. 29 aprile 2015
  5. Dipendenza affettiva: quando l’amore diventa una malattia. 13 maggio 2015
  6. Manipolazione affettiva: riconoscere e liberarsi da un manipolatore affettivo. 27 maggio 2015
  7. Affrontare la paura del rifiuto: distinguere la paura di amare dalla convinzione di non essere degni d’amore. 10 giugno
  8. Imparare a stabilire relazioni affettive soddisfacenti: i 10 passi per costruire una relazione di coppia appagante. 24 giugno   
QUANDO: il corso teorico esperienziale si svolgerà il mercoledi ogni due settimane a partire dal 18 marzo 2015  dalle ore 19.00 alle 20.30 DOVE: Roma EUR, presso Studio di Psicologia in Via Divisione Torino 29 metro B Laurentina COSTO: il costo di ogni incontro è di € 50. La partecipazione e’ da intendersi al numero totale (8) degli incontri. CONDUTTORI DEI GRUPPI:

 

 

Dott. Marco Salerno, psicologo e psicoterapeuta a orientamento umanistico integrato Sito web: www.dottmarcosalerno.com

 

Dott.ssa Ilaria Monticone, psicologa e psicoterapeuta a orientamento umanistico integrato COME ISCRIVERSI CORSO: inviare una mail di richiesta a uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica:

 

dottmarcosalerno@gmail.com             ilaria_monticone@hotmail.com o telefonare ai seguenti numeri di telefono:  3474661496   3495311411