“Corsi e master aiutano ma non risolvono: Meglio puntare a stage e tirocinii”

Articolo scritto per “Affari italiani” il 17/09/2012   http://alturl.com/hwjzm

a cura del Dott. Marco Salerno

La carenza cronica di lavoro è diventata la piaga del XXI secolo, una folla immensa di persone lo cerca in ogni modo e senza sosta con risultati sempre meno incoraggianti. L’errore principale commesso da molti è che, prima di intraprendere questo viaggio, spesso non verificano se sono dotati di tutti i requisiti necessari per affrontarlo e non hanno piena consapevolezza se sono tagliati per una determinata professione.


Una approfondita valutazione della nostra cassetta degli attrezzi consente invece di fare un bilancio oggettivo dell’esperienza professionale, delle competenze e delle conoscenze tecniche specifiche maturate sino ad oggi. Essere consapevoli dei propri punti di forza costituisce il lasciapassare per convincere il futuro datore di lavoro ad essere assunto. Nel caso i cui il risultato di questa valutazione è negativo, dobbiamo individuare le strategie migliori per colmare le lacune professionali emerse o nella peggiore delle ipotesi anche rivedere il nostro obiettivo.
È d’obbligo fare una distinzione tra chi non ha avuto alcuna esperienza lavorativa e chi invece ha già capitalizzato alcuni anni. Se ci affacciamo per la prima volta al mondo del lavoro, oltre a verificare la coerenza tra titolo di studio e professione desiderata, potremmo considerare l’idea di fare un master o un corso di specializzazione per rendere più appetibile la nostra candidatura o per formarci in funzione del settore di interesse.
L’offerta formativa oggi è infinita, molti istituti pubblicizzano corsi dai risultati eccellenti e sostengono di garantire l’inserimento nel mondo del lavoro. Diffidiamo da chi promette miracoli, un corso o un master possono dare o rafforzare alcune competenze o garantire uno stage, ma di certo non assicurano un posto di lavoro. Inoltre una esperienza professionale, se pur di breve durata ma svolta durante il percorso di studi, è valutata molto positivamente, per cui è consigliabile individuare un corso di formazione che al termine assicuri uno stage o un tirocinio.
Se invece siamo già inseriti nel mondo del lavoro teniamo sempre presente la regola aurea della selezione secondo la quale il candidato ideale deve indossare come un abito su misura il ruolo per il quale si candida. Analizziamo la nostra esperienza lavorativa, attuale e pregressa e vediamo se è in linea con i requisiti professionali richiesti. Successivamente saremo in grado di strutturare il nostro cv in modo appetibile per attirare l’attenzione del selezionatore. Quanto maggiore sarà la conoscenza del contesto professionale di interesse tanto più probabile sarà la possibilità di verificare se siamo in grado di rispondere alle richieste dell’azienda. Qualora le informazioni possedute non siano sufficienti per formare un quadro completo potremo contattare persone più esperte di noi nel campo di interesse, per raccogliere utili suggerimenti che ci aiuteranno a perfezionare la nostra candidatura e ad affrontare con maggiore consapevolezza il futuro colloquio di selezione.