Roma 17 dicembre 2013
A cura del dott. Marco Salerno
La perdita di un genitore è uno degli eventi più dolorosi che accadono durante la vita di una persona, le cui conseguenze lasciano profonde ferite nell’anima. Secondo lo psichiatra Elisabeth Kubler Ross nel suo libro “Death or Dying”, il dolore per il lutto attraversa cinque stadi:
1) shock e negazione: durante le prime fasi della perdita avvertiamo un muro di vetro tra noi e il mondo, ci sentiamo intorpiditi, incapaci di provare dolore e un gran senso di vuoto ci pervade. E’ venuta meno la presenza del genitore nella vita quotidiana ed avanza la solitudine
2) rifiuto: affiorano delle forti emozioni e i ricordi accompagnati da sentimenti contrastanti di dolore, perdita e sollievo soprattutto quando la morte è l’epilogo di una lunga malattia. Il senso di colpa e il sollievo si alternano, tornano in mente le ultime conversazioni, i momenti passati insieme, quello che avremo voluto dire e non abbiamo detto. La stanchezza fisica ed emotiva si fanno sentire e ci ritroviamo a piangere nei momenti più impensati.
3) rabbia: esplosioni di rabbia e sentimenti di frustrazione caratterizzano questa fase, ci chiediamo perché il lutto ha colpito proprio noi e non troviamo una risposta, un forte senso di ingiustizia ci pervade e chi si lamenta per cose inutili ci infastidisce.
4) accettazione: è la fase in cui iniziamo a metabolizzare la perdita, il dolore lentamente si assorbe e riprendiamo il contatto con il mondo. La sofferenza e piacere si alternano e ci rendiamo conto che la vita prosegue anche senza chi non c’è più.
Il lutto per la morte di un genitore è un fatto travolgente in qualunque momento della vita avvenga, anche se la capacità di gestire la perdita varia in base all’età anagrafica e alla maturità emotiva di ogni persona. Il lutto da adulti rientra nell’ordine naturale degli eventi pur lasciando una impronta profonda nella nostra psiche. Di solito la morte di un genitore anziano avviene dopo una malattia o al termine di una esistenza molto lunga i cui ultimi anni sono trascorsi con il supporto dei figli. I sentimenti sperimentati sono contraddittori, si passa da stati di dolore e di tristezza a rabbia, senso di impotenza e senso di colpa. Percepiamo la vita in un modo nuovo, chi ci ha generato non c’è più, siamo noi i più vecchi e la morte diventa più vicina di quanto l’avvertissimo prima. Il lutto può avere come effetto sulla famiglia quello di far avvicinare i membri ancora in vita o può anche acuire divergenze pregresse. Quando un genitore viene a mancare si modifica il rapporto con l’altro, ci troviamo ad instaurare una relazione con il singolo e non più con la coppia genitoriale, modificando radicalmente gli equilibri.
La morte di un genitore durante l’adolescenza si configura come una esperienza particolarmente difficile da affrontare. L’adolescenza è un periodo caratterizzato da forti cambiamenti sul piano psico fisico, una fase di profonda evoluzione e confusione durante la quale è difficile codificare le emozioni soprattutto quelle che accompagnano una perdita profonda. L’adolescente può provare reazioni contrastanti che oscillano tra la tristezza e la rabbia, a volte può negare del tutto la sofferenza legata al lutto ricorrendo a massicci meccanismi di difesa per non affrontare il dolore. Il confronto con i coetanei sul tema della perdita è particolarmente arduo anche se il gruppo può costituire un valido punto di supporto. Questa esperienza cambierà radicalmente il modo di pensare, di sentire e di relazionarsi dell’adolescente se verrà adeguatamente supportato nel percorso di esplorazione della perdita. Erroneamente si tende a sollecitare il giovane a sopportare il dolore, ad essere di sostegno al genitore superstite, non comprendendo che in questo modo si inibisce la possibilità di chiedere aiuto, di vivere la perdita e di esprimere le emozioni ad essa connesse. La presenza di una figura adulta solida costituisce un supporto fondamentale per aiutare l’adolescente a riconoscere e a confrontarsi con sentimenti nuovi e dolorosi senza per questo sentirsi svalutato o sminuito. L’adolescente pur essendo reticente ad affrontare la perdita ha bisogno di essere rassicurato sul fatto che le emozioni che prova sono normali e comuni a tutte le persone, deve essere incoraggiato ad esprimerle e avere la possibilità di fare domande. Parlare della persona deceduta è un modo per tenere aperta la porta del dialogo su chi non c’è più, accompagnandolo allo stesso tempo a riprendere la vita di sempre. L’obiettivo è aiutare il giovane a rendersi conto che non vi è alcun motivo per vergognarsi del dolore, l’esperienza del lutto è un modo di crescere prima rispetto ai coetanei, prendendo coscienza di essere una persona dotata di sensibilità. Quando l’adolescente manifesta invece alcuni comportamenti duraturi, come depressione, disturbi del sonno, basso rendimento scolastico, uso di droghe o disturbi del comportamento alimentare è fondamentale monitorarlo e chiedere l’aiuto di uno specialista, poiché probabilmente sta incontrando delle difficoltà nel metabolizzare il lutto.
La perdita di un genitore per un bambino è un evento particolarmente tragico e duro da affrontare, poiché non è dotato di strutture mentali e affettive tali che gli consentono di fare fronte ad una situazione così travolgente. L’effetto della perdita sulla sua vita mina il senso di sicurezza come una crepa che si apre nella sua percezione del mondo costituito dai genitori percepiti come figure invincibili. Essere sinceri ed onesti con il bambino è di fondamentale importanza, il momento dell’annuncio deve essere fatto in presenza del genitore superstite o/e di una figura significativa, sottolineando che il genitore è morto e non tornerà mai più. Il bambino pur essendo piccolo è in grado di comprendere il concetto della morte e della perdita grazie al supporto di un adulto che lo aiuti nella lettura della realtà. Essere sinceri è fondamentale anche quando il bambino è arrabbiato o addolorato e quando tende e a negare la realtà. A volte può credere di essere la causa della morte del genitore o che se si fosse comportato in modo diverso non lo avrebbe abbandonato. Inoltre può avere paura che anche il genitore in vita possa morire, quindi è fondamentale rassicurarlo che questo non avverrà. La figura di un adulto di riferimento lo supporterà nell’espressione del dolore senza lasciarlo da solo ad affrontare questo urto emotivo e lo aiuterà ad interpretare le emozioni vissute. Garantire affetto e comprensione è l’unico modo per superare questo evento, facendo i conti con la sofferenza. I bambini più piccoli che ancora non sono in grado di parlare con chiarezza appaiono confusi e non sempre capiscono cosa sta accadendo, possono adottare comportamenti regressivi e non volersi separare dal genitore rimasto. Non di rado provano rabbia per il genitore morto poiché si sentono abbandonati e non riescono a darsi una spiegazione. Dire al bambino la verità e rassicurarlo nell’esplorazione delle emozioni dolorose è il modo più adatto per accompagnarlo ad attraversare la sofferenza.
Bibliografia:
E. Kubler Ross, La morte e il morire, Cittadella Editore 2013
ho 72 anni con la morte dei miei genitori se ne è andata gran parte della mia vita che non ho più recuperato
Ho cinquantunanni e ho perso juccio quarantadue anni fa …. Behhh in una parte del mio cervello devo dire che non vedo l’ora di scoprire se sarà possibile abbracciarlo in altra vita … non sono riuscito a superare questa grossa perdita e adesso la cosa che ancora mi frena dal tirarmi un colpo in testa ( per riavere la possibilità di riabbracciare juccio (Fabio)… consiste nel fatto di avere Davide mio figlio che tra un mese avrà diciottanni …. il mio obiettivo è stato e sarà il tentativo non in questo mondo di riabbracciare papà …. sistemo Davide e poi lo verifico senza se senza ma
Specifico che papà juccio se ne è andato per tumore al polmone quando aveva 56 anni ed io 9 ….. ma in questi quarant’anni non capisco come cazzo è che non me lo tolgo dalla testa …. mi sono arreso su ciò non riesco a levarmelo dalla testa …. Sto cazzo de juccio mio papà ….. sistemo Davide e poi volero’ da LUI ….
Mauro 67 , mi chiamo Dalida e ho 45 anni, mi ha colpito il tuo commento, sopratutto perche hai scritto il giorno in cui mia madre è entrata in ospedale ed è morta 6 giorni dopo, aveva un carcinoma al polmone, al 4 stadio, ha sorriso fino all ultimo, lei era la mia aria e io il suo cammino. mio padre invece l abbiamo trovato io e lei morto in casa nel ferragosto di 33 anni fa, lui ne aveva appena 38 con un ictus fulminante che c e l ha portato via per sempre. io sono cresciuta guardando il mondo con i suoi occhi, ogni cosa era per mio padre, anche se non c era piu, ora ogni cosa è per loro due, sono figlia unica, ma mi hanno messo in mano un paio di guantoni e un mazzo di fiori, perche quando serve bisogna prendere a pugni la vita in modo “profumato” 😉
Cara anche io sono figlia unica e ho perso i miei genitori.. Non sai come mi Sento sola….
Ho perso i genitori in 10 giorni e non riesco a riprendermi vorrei tanto vederli il dolore e immenso
Il mio papà è volato in cielo pochi giorni fà. È triste come avvengano certe cose. Che dire.. lo porterò nella mia quotidianità e lo farò partecipe della mia vita sapendo che vivrà nei miei ricordi. Vorrei dire solo una cosa.. fate sempre tesoro di ciò che è stato per voi perchè nel bene o nel male vi ha messo al mondo e vi ha dato un tetto su cui crescere
Io ho perso mio padre dopo una lunga malattia ma mi va di pensare che e sempre vivo
Ciao Fabio,anche io ho perso mia madre per una embolia polmonare a maggio e non ho potuto assistere ai funerali.Mi manca come aria che respiro,mi manca suo sguardo che solo mamma sa fare mi manca la sua voce,dolore non passa aumenta ogni giorno.Avrei potuto fare tante cose assieme a lei.Era giovane e alegra e sempre positiva.La amo piu di ogni cosa al mondo.so che lei sta con me anche adesso,ma mi manca
Ho pErsO mio padre a gennaio 2021.. con lui sono morta anche io.. la mia vita noj ha piu un senso
Ho perso mio padre 3 mesi fa e non posso affrontare questa perdita.. sono distrutta ogni giorno..
Quanto ti capisco , come stai adesso ?
Ciao Fabio, ho PERSo Mia mamma 4 gg fa, abbiamo scoperto un suo CARCINOMa neanche tre Mesi fa, sapevamo CHe sarebbe morta ma non Cosi velocemente.non ho ancora avuto il tempo di PROvare il dolore, a tratti non mi rendo conto, guardo mio padre che è in una Valle di Lacrime e sono in pena per lui.non riesco Ancora a vivere le mie Lacrime, il mio LUTTo PERCHÉ sento di DOVErgli dare FORZa. Spero solo che nel tempo le cose si aggiustino. Mia madre Ha lasciato un vuoto enorme
ho perso mio padre che aveva solo 60 anni proprio quando la vita lo stava per ripagare di tutti i sacrifici fatti…
Ciao Roberto… Mio padre aveva 59 anni quando ci ha lasciati.. Il dolore che provo ancora dopo 3 anni è più leggero… Ma è ancora molto forte e non penso andrà via.Non si può dimenticare chi ti ha dato la vita.. Ci si abitua solo della sua assenza ma niente di più..
Il 9 novembre 2016 giorno del tuo post ho perso mia madre.. e i giorni precedenti..anche quelli sono stati terribili..e forse è il ricordo della estrema sofferenza di mamma che mi fa più male di ogni altra cosa. Nessuno dovrebbe soffrire così grandemente, men che meno lo meritava lei.. Non avrei mai voluto che se ne andasse, ma mai e poi mai in questo modo tragico. Fa un male cane. Ho voglia di averla ancora qua, di vedere i suoi occhi che cercano i miei. Giorno 11 novembre 2016, dopo soli due giorni, ho perso anche il papà. E io vorrei anche lui qui, insieme alla mamma, vorrei poterli abbracciare, toccare, parlare con loro, ascoltarli mentre parlano o litigano. Perdere i genitori alla mia età (47) forse è peggio di quando li si perde con qualche anno in meno..sei meno consapevole..forse..sei più giovane e incosciente..forse..e poi hai ancora molti anni da spendere..più tempo per investire in un futuro in cui i tuoi genitori non ne faranno più parte..forse.. Questo Natale appena trascorso non mi ha fatto male quanto il 31 dicembre..ho dovuto salutare un anno in cui i miei genitori c’erano, e ci sono stati per 11 mesi, per accogliere un nuovo anno in cui avevo l’assoluta certezza della loro assenza definitiva.
Non ti conosco ma mi dispiace tantissimo,io ho perso la mamma due giorni fa aveva 93 anni ma era la mamma…un forte abbraccio
Sto x perdere la mamma ed ho paura
Mio padre è morto pochi giorni fa proprio come tua madre il 9 11 2017. Aveva solo 61 anni. Ti capisco
anche io sto per perdere la mamma, dopo 14 anni di una strana malattia. Il papá é andato deu anni fa. ho molta paura perché giá per papá é stato terribile, ma mamma é proprio l´angelo mio e di mia sorella e l´abbiamo tanto accudita in questi13 anni di malattia e lei ha sempre continuato a sorridercie a mostrarci una frza pazzesca. chi mi dará questa forza? cosa ci sará dopo di lei?
Ciao io a fine 2017 ho perso i miei genitori in 20 giorni. È stato un Natale orribile e tuttora è orribile. Ti capisco
Cara Valeria , questi eventi catastrofici non si possono catalogare e classificare , io mio padre l’ho perso a nove anni , adesso ne ho cinquantuno e per me è drammatico come quarant’anni fa ….non supero sta situazione in nessuna maniera … sono amato , amo , da fratelli nipoti moglie e figlio (bello come il sole di diciotto anni)…eppure non mi basta nessuno , se lo vedessi in mezzo a centomila persone , penso che , penso che , penso sarebbe da morire …. no soldi no mogli no parenti ….papà juccio da paura…..
Ti capisco Benissimo, quest’anno sono Nella tua stessa situazione, anche per me la fine di questo anno, sapendo che al suo inizio c’erano entrambi ed ora no sarà devastante, spero solo di riuscire a superare anche questo scalino…. Ma sono sicuro che loro non vorrebbero che ci penassimo così per loro anche se ci manca un pezzo di cuore… Buone cose
Ciao roberto, ti capisco, ho perso mio padre 4 mesi fa, da poco aveva avuto la pensione e come il tuo non sI è potuto gOdere i sacrifici fatti. Mi ha fatto anche da mamma per 15 anni. Ho tanta rabbia, mi manca tanto e credo Che non rIuscIró ad andare avanti senza di lui.
Mio padre aveva solo 53 anni, infarto, io e mia mamma lo abbiamo visto andare via nel tentativo di soccorrerlo… Tremendo… Mancavano 5 giorni al mio 20 esimo compleanno…
Ciao Maria, ho perso mio padre il 31 luglio di quest’anno ed è stato terribile, capisco come tu ti sia sentita perché mancavano 28 giorni al mio sedicesimo compleanno e festeggiarlo da sola è stato straziante. Mia madre era via e credo che se non fosse stato per mia sorella avrei passato l’intera a piangere come una stupida nella vecchia casa di papà. Sono passati un po’ più di due mesi ormai e mi sento un grande peso dentro che non riesco a scacciare, abbiamo lasciato casa sua, ho ricominciato la scuola e due giorni fa abbiamo anche festeggiato il suo compleanno. Non so come fare a stare senza di lui, è sempre stato la persona con cui non avevo paura ad esprimermi, a buttare fuori quello che avevo dentro, non mi giudicava e mi faceva sentire bene. È sempre stato la mia fonte di ispirazione e ora che non c’è mi sento come se mi avessero rubato qualcosa, un qualche pezzetto di me è volato via e per quanto ci provi non riesco a riacciuffarlo. Vorrei andare da uno psicologo per poter parlare liberamente ma mia madre continua a rimandare e a concentrarsi su altro, loro due sono separati da quando avevo sei anni e lei adesso è fidanzata con una ragazza che vive in Sardegna ma, vivendo noi in Emilia Romagna, quando mia madre non è di là o lei non è qui, sono perennemente al telefono a parlare. Penso di non avere un appiglio, un riferimento adulto con cui parlare perché nonostante mia sorella sia meravigliosa e provi a farmi da “madre”, non è la stessa cosa. In più adesso si trova in Svizzera e ci resterà per un altro mese e mezzo per lavoro. Sono molto stanca, sono sempre stata brava a scuola tanto che ne ho scelta una impegnativa (il liceo classico), ma adesso non riesco a stare sui libri, in classe mi perdo o mi faccio prendere dal panico, rischio di scoppiare a piangere per le cose più stupide, da un odore che mi ricorda lui ad un video ritrovato nella galleria del mio telefono in cui si sente la sua risata. Non l’ho detto praticamente a nessuno dei miei amici e la mia migliore amica è come se fosse “invidiosa” perché la trova una cosa interessante, non sopporta che qualcuno possa concentrarsi su di me più che su di lei. Sono tanto stanca e fare qualsiasi cosa mi sembra difficile, ho ripreso alcune delle mie vecchie abitudini, mi sono tagliata due volte da quando è morto nonostante non lo facessi da sette mesi, ho ricominciato a mangiare a tratti e nessuno sembra accorgersi di me o del fatto che sto male. Sono tanto stanca. Mi dispiace se ho scaricato addosso a qualcuno il mio schifo ma non so cosa fare.
Cara Maria, mio padre è morto ieri a 59 anni di infarto dopo 20 minuti di disperato soccorso e manovre da parte mia e di mia sorella aspettando l’arrivo dell’ambulanza.
Capisco perfettamente cosa tu possa aver provato, è straziante. Noi siamo ancora nella fase “non mi sembra vero” e ho paura nello scoprire come mi sentirò ogni giorno senza di lui
Ho perso mia madre a 8 anni, dopo tanti anni di sofferenza, si è ammalata quando ne avevo 4, quindi per quanto possa sforzarmi di ricordare, lei non la ricordo mai senza cancro. La loro fu una scelta semplice, dire la verità,spiegarmi perchè non avesse i capelli o perchè non avesse più il seno (erano glianni 90).
Oggi mi ritrovo nella situazione in cui mio nipote, di 10 anni sta vivendo tutto quello che ho vussuto io, senza sapere che la mamma di qui a breve non ci sarà più, sta tirando fuori dei demoni questa situazione che tutti, avevamo nascosto, vorrei solo proteggerlo dal dolore che ho provato, e dalla sensazione che non sarai mai abbastanza.
Ho perso il 19 settembre il mio amato papà è quasi un anno ma anch’io ho perso la voglia di fare tutto.
Era la mia vita.
Ed anche la gioia di vivere.
Come faccio a vivere senza di lui le persone non credono come mi sento.
ho 53 anni,ho perso un mese fa mia mamma improvvisamente, avevamo pranzato e riso insieme durante la settimana, è stato uno shock, mi è come scomparsa dal nulla. sono figlia unica e mi sento un vuoto orribile intorno ma cerco di guardare avanti e non guardare indietro, entrare in casa dei miei genitori è doloroso…spero che il tempo mi guarisca questo dolore
Patrizia
Anchio ho perso la mamma due giorni ho 65 anni ma fa tanto male.un abbraccio di cuore
ho 52 anni ho perso mia mamma un mese fa era uscita da lla riabilitazione per la frattura del femore dopo 5 giorni è stata ricoverata in pronto soccorso per un peggioramento apparentemente inspiegabile ma poi scoperto dovuto a infezione gli sono stato sempre vicino in ospedale in quei giorni è stato per me durissimo ancora hondavanti agli opcchi quei giorni di sofferenza e spero che gli sia stata di sollievo la mia presenza ancora il dolore è troppo forte noniostante l’età sento un profondo vuoto e un senso di colpa pensando che forse se avessi avuto l’intuito di portarla prima n ospedale senza ascoltare i meidci magari si sarebbe salvata
Mia madre è morta a 93 anni in seguito ad un tumore al pancreas. L’ho assistita fino ai suoi ultimi attimi di vita, la stavo alzando e se ne è andata. Non ha sofferto. Per fortuna. Siamo vissute sempre insieme e ora in casa il silenzio è assordante. Non ho la forza neppure di spostare un oggetto toccato da lei. I primi mesi sono trascorsi così, non ho la cognizione di nulla, ero sotto antidepressivi e tutto mi arrivava attutito, come se non fossi più capace di provare dolore e i ricordi li scacciavo. E’ trascorso quasi un anno, e il ricordo della sua morte, pure quasi naturale nonostante la grave malattia mi ossessiona, rivedo i suoi occhi, temo di morire anch’io. Finchè i genitori ci sono, soprattutto la propria madre, ci si sente quasi immortali, il pensiero della morte lo scacciamo, lo rimandiamo. Ma quando non ci sono più, quel terribile momento è sempre in agguato e loro non ci saranno, a proteggerci. Non sono credente e dunque la religione non può nulla, per me. Non credo ci sia un’altra vita oltre questa perché sono certa che se ci fosse mia madre sarebbe tornata pur di essere accanto a me, lei non voleva lasciarmi e non voleva morire. E nessuno è mai tornato. Non provo i sentimenti di rabbia di cui si parla ma, casomai, avverto una grande stanchezza mentale e mi sento sgomenta di fronte al futuro, pure per poco che ne avrò. I ricordi mi provocano pianto e non dolcezza. Non credo riuscirò mai a metabolizzare la sua perdita, anche se ineluttabile nell’arco della vita e anche se per me è arrivata tardi.
Gianvi
Anch’io ho perso mia madre Di 93 anni il 20 gennaio 2017 ed anch’io provo le stesse sensazioni. Molti dicono che la perdita del genitore rientra nell’ordine naturale delle cose e che io sono stato fortunato per averla avuta per tutto questo tempo, a parte l’ultimo anno in buone condizioni di salute e che, comunque, e’ passata a miglior vita e che la lassù’ ci guarderà’ e ci proteggerà’, ma la verità’ d’ che quando un dolore e’ talmente grande non c’e’ età che possa giustificare la perdita di una persona amata. Nella mente sento ancora tutte quelle parole che mia madre diceva pervade da infinita dolcezza soprattutto nell’ultimo periodo quando la lucidità’ la stava abbandonando. Credo sarà’ una tristezza infinita che mi accompegnera’ per il resto dei miei giorni. Mi ricordo una targhetta dove stava scritto: due cose non ti abbandoneranno mai l,’occhio di Dio che ti vede sempre e il cuore della mamma che ti segue sempre. Questo ormai mi manca e mi fa sentire un gran vuoto.
Ti capisco e ti rispetto, ma non è così che FUNZIOna.
E poi chi lo sa cosa cè dopo.
Io sono credente praticante, ma ho tentennato pure io da quando ho ricominciato,ho capito che noi siamo qua per evolverci e non per stare attaccati alla vita terrena.
Anche noi vivi siamo anime, e le anime non hanno ne confini ne tempo, quindi si ritrovano sempre e sono sempre vicine.
Il corpo è solo una scatola un contenitore di anime, ti assicuro che cè è li vicino a te.
In questo momento sono sul letto di morte di mia mamma, mai stato così sereno, piango solo quando sono in mezzo ai vivi.
Lei è qui ora in qualche angolo xella stanza mentre il suo corpo respira per inerzia, deciderà lei quando smettere.
Mi manca ma la sento che cè e non vuole mollarmi ma deve andare tornare da dove è venuta il suo percorso in terra lo ha finito, e da quel che ne so io sicuro non riconosce il suo involucro terreno ma la mia anima si POIChè provo lo stesso la sento.
Mia moglie è una ritornata in vita si ricorda esattamente cosa hanno e chi ha detto esattamemte chi la rianimava x più di 1H come faceva a sapere che c’era una infermiera che la guardava fissa e si ricorda faccia etnia dove era come si spostava cosa passava al medico, e lo ha descritto subito ai medici, del reparto dopo che si è svegliata quando l’infermiera era andata via 18 minuti prima?
Facce dei rianimatori, parole posizioni , minuti dellorologio su che muro era, tutto corrispondeva gente vista solo al risveglio in altra stanza e ne più vista dopo.
Si è sentita spinta giù da un burrone poi risvegliata 3 minuti dopo.
Buona vita spero stia meglio dopo 2 anni dal commento un abbraccio.
leggo ora le tue parole. mi hanno colpita fra tante, una carezza di sollievo, per chi, come me non ha il dono della fede, può solo sperare. mio padre, la nostra bussola, il nostro pilastro, due cancri. a 10 anni di distanza, intestino e polmoni, morto a 70 anni, nel 2000.
il 19 febbraio di quest’anno mia madre, 87 anni. una donna fragile e forte, impegnativa e fagocitante, entusiasta e ingenua. una sorta di ossimoro esistenziale. deterioramento cognitivo che’ cercava di dissimulare, lotte per gestirla, rabbia, dolore, pena…poi il crollo. frattura del femore, ricovero, complicazioni, la fine.
li ho visti morire entrambi. per mio padre c’era anche lei, agitata, ‘casinista’, come sempre. per lei, la mia mina vagante, c’ero io. e ho colto tutti, tutti, i segni di quella vita che se ne andava. non dimenticherò mai l’ultimo respiro, l’ultima pulsazione di quella vena sul collo. la fine. spero solo terrena. sono figlia unica. ho 58 anni. se n’è andata anche la mia vita. chi sono ora?
è stato sgomberato l’ appartamento, in affitto, dove entrammo nel ’68. poi mi sposai, ci tornai dopo la separazione, mi rifeci una vita, me ne riandai, ma abitavamo vicini…gli ultimi mesi, in quella casa, sapendo che mamma ormai…me ne occupavo, ma era una danza macabra. il distacco era iniziato. quasi tutto era conservato da decenni e decenni. in cantina, i miei quaderni delle elementari, in casa i miei grembiulini…tutine, giochi, video di mia figlia che ha passato tanta infanzia là, i vestiti di mio padre…un caleidoscopio atroce di ricordi, vita, vite. ho salvato poche cose, da ogni stanza, testimoni del mio/nostro mondo. ora mi aggrappo disperatamente alla speranza di rivederli, un giorno. tutto il resto, ‘il reale’ (?), mi scivola intorno. comunque grazie, daniele
Sono maria siLvia ho 23 anni e Mio Padre è morto il 27 luglio 2008 quando avevo solo 11 anni …per un glioblastoma multiForme di 4 stadio al
CeRvello … in questi anni ho cercato di non afFrontare il problema non so Per quale motivo L’anno subito dopo la
Sua morte non lo ricordo , vuoto totale.Ilperiodo prima della morte e della malattia lo ricordo perfettamente , Dell’anno e mezzo successivo alla morte vuoto …
mi sento molto Arrabbiata nonostante siano passati 12 anni temo di non aver superAto ancora il luttO ..
Cara paola provo esattamente ciò che tu hai descritto con tanta cura e sofferenza, ho perso mia mamma il 14 luglio 2020 aveva appena compiuto 80 anni che abbiamo festeggiato se così si può dire in videochiamata per la pandemia , è stato un infarto! Mia mamma era vitale, buona, viveva di piccoli gesti. Era il mio sole ed ora tutto è primo di senso. Ho due figli e devo andare avanti ma ho perso la metà della mia anima!
Ho perso prima mia madre a 29 anni poi mio padre dopo 18 mesi, non ho mai accettato la loro scomparsa, e non so se riuscirò a farlo, sento che li sto deludendo e sto cercando in tutti i modi di renderli fieri di me, so di avere grandi conflitti dentro di me, qualcuno l’ho risolto, altri non riesco nonostante abbia una grande forza di carattere, dovrò farmi aiutare a sorpassare questo blocco, perché non vivo bene, so che posso farcela, ho una sorella che si preoccupa e mi aiuta, ma io vorrei avere una mia vita finora negata, per essere io il perno principale ed aiutare lei, la vita mi ha regalato tanta sofferenza e poche gioie finora, ma sot lottando per avere anche io un posto nel mondo, i miei genitori che ho amato più di me e che amo ancora di più, vivono dentro di me, forti e pensanti che un giorno li raggiungerò sapendo che un giorno anche io avrò finalmente una vita da vivere non questo calvario, ho pensato anche all’estrema ratio, ma avendo fatto delle promesse ho pensato che dovrei onorarle ed è questo che mi manda avanti, nonché la mia cagnetta per come una figlia che mi la speranza, non riesco a sognarli io credo molto nei sogni perché i miei sono premonitori, e mi danno segnali forti, vorrei sognarli di nuovo, mi sentirei ancora con loro, rivivere uno scorcio della mia vita con loro quando ero ancora adolescente sarebbe bellissimo, per ricordarli sempre sto scrivendo un libro, spesso mi metto nello stato di piangere perché così li sento più vicino, come stasera mentre sto scrivendo, anche se non ci sono più fisicamente sono con me sempre come corpo celeste mi guidano e a volte mi danno die segnali, infatti penso che il mio senso senso molto spiccato sia guidato dal loro spirito per darmi segnali di proseguire il mio cammino e di trovare la mia strada, la cosa che mi fa più male è che non avuto il coraggio (e per questo mi odio) di dirgli quanto gli volevo bene e quanto ne voglio adesso, chissà se mi sentono quando urlo l’amore che provo per loro, spero di si, perché adesso mi sento a pezzi e vorrei incontrarli per dire loro VI COGLIO TANTO BENE E VE NE VORRO’ SEMPRE!! un giorno ci rivedremo e passeremo ore ed ore a parlare e a recuperare il tempo perduto..
Ciao …io ho 12 anni e ho scoperto da poco che mia mamma sta per morire e ha solo più pochi giorni…ho già pianto troppo…ma ho bisogno di sapere cosa proverò in futuro…. (12 anni non sembrano tanti…ma io capisco molto bene cosa succede attorno a me)…volevo essere pronta per il futuro scgifoso che mi aspetta….:dopo quanto passa l’infinito dolore della perdita? Come ci si sente prima -mentre -appena e fopo la morte della propria mammina? Si riesce a non pensare troppo a tutti i fantastici ricordi che si hanno con lei?si riesce a smettere di piangere ?grazie mille e scusa se magari ti ho recato tristezza…ne go però davvero molto bisogno….un bacio e ti auguro un buon futuro …ciao spero riuscirai presto a risponfermi.
ho perso mia mamma quando avevo ancora tanto bisogno di lei , io avevo 37 anni , lei era il mio punto di riferimento , si viveva in simbiosi, e’ stata una grande perdita un grande vuoto mi ha investito , mi rimaneva solo lei visto che il papa’ l’ho perso quando avevo solo 20 anni. nonostante fossi gia’ sposata con 2 figli la perdita di mia mamma e’ stata una tragedia per me, sono trascorsi 20 anni e la sua mancanza si fa ancora sentire , i primi anni sono stati difficili da superare poi il tempo forse attutisce la ferita ma non la rimargina , sono trascorsi questi anni ma mi ritrovo spesso a pensare a come sarebbe se lei fosse con me………..
Ciao …io ho 12 anni e ho scoperto da poco che mia mamma sta per morire e ha solo più pochi giorni…ho già pianto troppo…ma ho bisogno di sapere cosa proverò in futuro…. (12 anni non sembrano tanti…ma io capisco molto bene cosa succede attorno a me)…volevo essere pronta per il futuro scgifoso che mi aspetta….:dopo quanto passa l’infinito dolore della perdita? Come ci si sente prima -mentre -appena e fopo la morte della propria mammina? Si riesce a non pensare troppo a tutti i fantastici ricordi che si hanno con lei?si riesce a smettere di piangere ?grazie mille e scusa se magari ti ho recato tristezza…ne go però davvero molto bisogno….un bacio e ti auguro un buon futuro …ciao spero riuscirai presto a risponfermi.
Io ho perso mio padre alla tua età e ora ne ho 18, mi fa molto incazzare che nessuno ti abbia ancora risposto…purtroppo la strada è lunga ma dipende da persona a persona, tuttavia non cominciare con sostanze perché allungano solo i tempi di comprensione e ti farebbero sentire ancora più scosso o disorientato
Io ho perso mia madre a 14 anni e non ci ho capito nulla , non sapevo che si poteva morire non lo capivo…ed è stato x me come un allontanarmi sempre piu dalla realta che forse NON ero in grado di accettare e comprendere..facevo finta che non era successo niente e cresceva piano piano l odio verso la fente e il mondo …ero gia PROBLEMATICO a 14 anni e mi drogavo ed è andata SEMPRE peggio tra tanta rabbia che mi ha MODIFICATO il carattete e tante sostanze …poi a 23 anni HO conosciuto la mia ex ragazza che anche se si DROGAVA anche lei mi ha DONATO la luce epiano tirnavo a ricollegarmi con me …comunicare tutti i giorni con lei la sua COMPAGNIA e la sicurezza di avere qualcuno di nuovo che riuscivo ad accettare mi ha fatto vedere un po di luce ….ed ho iniziato a piangere ad accettare e capire qualcosache in me NON andava e a tirare fuori rabbia e dolore ma non SONO mai tornati i ricordi di cose belle NON me la RICORDO proprio mia madre eppure era mia madre non capisco ancora come è possibile …sto MOLTO meglio anche cerco di non guardarmi troppo dentro x paura del dolore ma è una ferita una fragilita che NON guarira mai e nei confrinti della vita ti rende piu forte e fragile allo.stesso tempo …mi dispiace x tutti voi che SCRIVETE x me e x te ester mi raccomando sii forte è non perdere mai te stessa xche soffrirai e tanto e inutile pensarci …lo vivrai piccola mia .ma magari sei cmq piu forte di me ..buona fortuna
Ho perso mio padre ‘anno scorso. Io 38 anni lui 79.
Ho pianto tanto, poi il pianto e’ passato ed e’ stato sostituito dalla Rabbia. Poi la rabbia e’ stata sostituita da una forza che non mi appartiene. Lo penso sempre, osservo il mondo con i nostri occhi e avverto la sua presenza in tutte le cose.
Di fronte alla sofferenza si e’ sempre soli, ma e’ un tipo di solitudine che ci fa maturare. Sei consapevole che nulla sara’ come prima, ma sei altrettanto consapevole che finche’ sei in questo devi guardare avanti.
Ciao a tutti,mi chiamo Nicolò 31 anni,il 21 luglio scorso sono passati esattamente 4 anni dalla morte di mio padre
Però proprio in un agosto nemmeno troppo caldo,di 5 lunghi anni fa,che davo per l’ultima volta la buonanotte a mio padre..che in quella notte funesta all’improvviso mio padre non era più mio padre..la sua testa aveva deciso di non supportarlo più,e nel giro di poche ore il mio papà vero non cera più! Certo avevo la presenza fisica..il contatto..
Ma non potevo più comunicare o parlare col mio grande vecchio (84 anni) patrimonio di saggezza e forza..e uomo dalle mille risorse per mia madre! È stato difficile seguirlo nei mesi prima che inevitabilmente lo portarono a finire i suoi giorni in una casa di cura..non avevamo le possibilità per tenerlo con noi e mi ricordo molto bene quando me lo sono venuti a prendere a casa per portarlo via..in casa cera quella “nebbiolina” di tensione mista a paura e quell’odore di cambiamento prossimo che indicava che tutto era già cambiato…finito…forse
Lo salutai dalla porta con un “ti voglio bene papà” uscito dal cuore dell’anima e subito dopo correndo in camera a piangere e a ascoltare la musica che piaceva a lui…non sapevo come reagire..
Be avevo ancora per pochi mesi 25 anni,sopra un fazzoletto di carta con una calligrafia ormai “disturbata” ma capibile allo stesso tempo mi impostava il suo volere: CURA E RISPETTA TUA MADRE!!
Nemmeno una settimana dopo fummo sfrattati da casa..e io non sono mai riuscito ad andare a trovare papà..solo al telefono!
Facile da capire che non dimenticherò mai questa cosa..perché sicuramente nella sua malattia mi aspettava lo stesso
Scusa papà
Oggi vivo ancora con mia mamma abbiamo fortunatamente un tetto ma io ancora non trovo lavoro per aiutarla,grazie a dio mia mamma è una donna tenace..
In poche parole sono dal 2015 in uno stato senza senso che mi ha portato due volte al tentato suicidio (una andata male,l’altra ancora peggio,salvato da mia mamma) ho abusato di alcool e sopratutto benzodiazepine che non troppo piano mi hanno portato a perdere tutte le persone intorno a me..a spegnermi e a cambiarmi in modo radicale! Adesso sto un po meglio ma ricordi e allo stesso tempo vedere mia mamma cosi sola mi uccide dentro..quindi onora il padre e la madre sempre..che ci siano o no, che ne siamo capaci o meno,perché la famiglia è tutto e tutto è nella famiglia! Mi consola il pensiero che lui ogni tanto passi a trovare la donna che ama e me in un sogno un ricordo,magari un profumo..per farmi intendere che alla fine la vita va vissuta nelle proprie migliori possibilità………
Chiedo scusa per il messaggio noioso ma è la prima volta che mi capita di buttarlo giù scritto e qui mi sono sentito “a casa”
Grazie
Ciao papà
Ho perso mio papà, All’età di 11 anni. Mia mamma non mi ha mai quasi parlato, e sono cresciuto con tante insicurezze,andavo male a scuola non socializzavo e a poco a poco negli anni seguenti, ho smesso anche di uscire con quelli che all’epoca consideravo miei amici, a casa uguale, mi sarebbe piaciuto avere qualche amico vero, forse lo avevo ma ero un bambino un po ingenuo, e per il mio trauma avevo molta paura ad aprirmi agli altri. Oggi ho il doppio degli anni, la situazione non è cambiata molto, a volte ci sono giorni che mi trovo a piangere senza un motivo, penso anche di avere delle sofferenze esistenziali, fin da piccolo cercavo di essere diversoato Io comunque di mio sono sempre stato riservato ancora quando avevo mio padre, poi in eta adolescenziale ho capito che piano piano stavo cambiando, nell’intervallo delle ore di scuola mi veniva la nausea e attacchi di panico a pensare di stare con tutte quelle persone, in quel periodo mi ero isolato da tutti, e tornando a scuola dopo tanto tempo e avendo passato tatoo tempo da solo non ero più abituato fisicamente e mentalmente, di fatti me ne andai dopo qualche mese. Andando a trovare i parenti poi era una tortura dover spiegare “cosa fai a scuola?” i miei cugini eccellevano nei loro studi, mentre io non portavo mai a termine qualsiasi cosa facessi. Mia mamma con gli anni non è cambiata, mio padre ormai non mi manca più, ma sento che ho delle “lacune affettive”. Certi giorni non mi frega veramente di nulla e vorrei sparire senza lasciare traccia e ricordi di me, però ho una passione che è la musica che non son sono ancora riuscito ad attuare per mia volontà. Questo lenisce qualche mia giornata, in giro mi sono sentito dire, sei un bravo ragazzo,un ragazzo d’oro, hai un sacco di buone qualita ma penso che probabilmente il mio atteggiamento suggerisce questo, ma io conosco l’oscurità che c’è in me, quelle poche volte che ho provato a parlare con mia mamma non è servito a nulla, considera quello che dico come una lamentela. Vi faccio un esempio delle persone con cui vivo, mio fratello e solito fare festa, dopo una andata male per il comportamento degli ospitati a casa (tutti ragazzini tra i14 e 16 anni) alla festa successiva alle persone invitate non gli si dice gentilmente come comportarsi, si chiude la porta con fil di ferro per non farli salire al piano di sopra per non fare danno. (le chiavi della porta le avevo io ma gli ho risposto a mia mamma di parlarci e di chiedere di comportarsi entro certi limiti che una festa comporta) questo non è stato fatto. Sono più episodi che in vari anni si sono succeduti, io non mi sento in una famiglia, e appena posso me ne andrò da tutto questo.
Ciao matteo, Io sono alessandra, ho la tua eta e ho perso un genitore anche io a 12 anni. Se vuoi non esitare a cercarmi!
Ciao Ale, ho un figlio di 14 anni è uno di 20… Il mio ex marito, malato da 7 anni, tumore al mediastino, sta peggiorando molto …e temiamo che questa volta perda la sua dolorosa battaglia. Gli sono comunque molto legata ma sono preoccupata per mio figlio più piccolo, non so , se succederà il peggio, come gestire al meglio la situazione. Tu hai perso un genitore quando eri piccola.. Forse puoi aiutarmi …
ciao,io ho perso mio marito tre anni fa dopo una lunga malattia,ho una bambina che ora ha 12 anni
non e’ stato facile,ora va meglio,una cosa ti posso dire,il tempo aggiusta e guarisce e certo la vita non sara’ piu’ la stessa….ma la forza te la daranno proprio i tuoi figli….ho imparato che i ragazzi affrontano il lutto in maniera totalmente diversa da noi adulti….
un abbraccio
Salve,mi sono imbattuta in questo sito perché ancora oggi a distanza di due anni dalla scomparsa del mio papà non riesco a trovare un motivo per andare avanti,per essere serena…Lui aveva 64 anni io 35 ed eravamo in simbiosi.Ho sempre vissuto con la paura di perderlo e nel momento in cui le nostre vite erano tranquille lui è andato via all’improvviso,una sera di fine estate.Non ero presente perché vivo in un’altra regione ma in quell’istante anche se non sapevo nulla,ho sentito qualcosa dentro me che si spezzava…sono ancora molto arrabbiata con tutto e tutti e non riesco a pensare ad una vita senza lui…ho un compagno,mia mamma,mio fratello,una grande famiglia ma io mi sento vuota!La gente continua a dirmi di pensare un po’ a me stessa,di mettere su famiglia ma il pensiero di avere un figlio e non poter condividere la gioia con lui mi terrorizza e per questo preferisco privarmene….So benissimo che la mia vita non sarà più quella di prima però mi chiedo se anche per me ci sarà di nuovo un po’ di serenità…..
Probabilmente non ha ancora elaborato la chiusura del rapporto e il significato che ha avuto per lei, forse un supporto specialistico le sarebbe di aiuto.
Ciao Alessandra, volentieri, possiamo sentirci
Ciao Matteo,
ho perso mia mamma a 11 anni , devo dire che i primi momenti mi sono sentito perso e molto arrabbiato con il mondo intero, poi piano piano mi sono ripreso.
Devo dire che hai ragione affermando che la morte di un genitore porta senso di smarrimento e di vuoto e ti fa maturare piu’ in fretta rispetto ai tuoi coetanei , forse ti rende anche piu’ solitario e introverso.
Anche a me hanno affibbiato l’etichetta di ragazzo d’oro, forse perché non riuscivo ad esprimere i miei veri sentimenti.
Ora di anni ne ho 45 e quello che ti posso consigliare e’ di vivere la tua vita senza badare alle opinioni degli altri, buttati in cio’ che consideri giusto vivere..Tieni conto pero’ che anche tua madre e tuo fratello hanno sofferto e ognuno questa sofferenza la vive alla propria maniera.
Cerca di perdonarti e di perdonare gli altri tuoi familiari, parla con loro.
LA VITA VA VISSUTA FINO ALL’ULTIMO, anche se dolorosa l’esperienza della morte di tuo padre alla fine vedrai ti servira’ a crescere come persona se la inquadrerai nella giusta maniera.
Ci vuole tempo non mollare… forza e coraggio vedrai che ce la farai !
Ciao
Ciao Matteo, io ho perso la mamma a 2 anni e 4 mesi, mi aveva appena fatto fare merenda ha fatto appena in tempo a mettermi giù e caduta per terra a faccia in su morta sul colpo per infarto a 42 anni, la scena non l’ho mai dimenticata, anche perché tante persone poi mi chiedevano di raccontarla, ho passato anni terribili anche perché mio padre era sempre assente per lavoro lo vedevo qualche ora la sera se non mi addormentavo prima che arrivasse quando credevo di essermi ripreso un po’ all’eta’ di 13 anni a causa di un incidente è morto anche mio padre dopo settimane di sofferenze e dopo alcuni anni ho conosciuto la depressione
Anche mia madre è deceduta 20 giorni fà…e dalla mia e dalle altre esperienze ho capito che prima capisci e accetti la morte,parlandone e vivendola in vita,tanti rimpianti non ci sarebbero…Grazie Mamma.
Mio Padre è mancato all’improvviso, fino ad un’ora prima era vigile e sveglio e poi a nulla sono valsi i soccorsi per riuscire a salvarlo.
Ho 52 anni, sto vivendo il trauma quotidianamente con fasi altalenati e confuse, mi aiutano i fiori di Bach, e il sonno dove spero di poterlo incontrare.
Mi è difficile continuare, ma il suo ricordo mi aiuta a non mollare, penso che sarà in me fino all’ultimo mio respiro, un abbraccio a tutti!
ho tanta paura. vivo l’angoscia quotidiana a fasi alterne e con il cuore in gola. Vi leggo perchè non so che altro fare.ho bisogno di appartenere a qualcosa,ho bisogno di sentirmi gruppo. Papà sta molto male. Ha 82 anni,quest’estate era ancora forte. poi non so, l’inverno inesorabile e tutto il resto. Ci sono tante cose che vorrei fare ancora con lui, ma in qualche modo so che il tempo non mi aiuta.
Ho perso mio padre da un mese, aveva 83 anni, ha avuto un’esistenza dignitosa ed appagante. Ritengo sia stato fortunato, ė giunto oltre l’età media di un uomo e la salute lo ha accompagnato per il corso dell’esistenza… fatta eccezione per gli ultimi venti giorni nei quali una polmonite acuta non gli ha dato scampo.
Tuttavia, sebbene ritenga che con lui la morte non sia stata un evento crudele ed ingiusto, il dolore che provo mi attraversa il corpo, ė un tormento sconfinato. Non farò nulla per attenuare la sofferenza, ma la custodirò nella mia anima quale memoria di un uomo che ho amato, ammirato e rispettato.
Mi reco a trovarlo ogni fine settimana… e me ne sto dinnanzi alla tomba felice di essere in sua compagnia. E’ mio padre, la morte è poca cosa rispetto al mio sentimento che vivrà eterno.
Ho 46 anni. I miei genitori hanno 79 anni. Papà ha da dieci anni una malattia degenerativa. Sta molto male. La malattia me lo sta portando via lentamente. La sua sofferenza è troppa, ed io non sto accettando tutto questo. Sto leggendo i vostri commenti per trovare aiuto. Sto soffrendo terribilmente e lui pur non essendo più in grado di parlare, mi guarda, sento il suo amore e la sua pena vedendo sua figlia così sofferente.
Siamo un anima e un cuore noi due. Ho paura. Ho paura di non farcela a sopportare il distacco. Mi sento un pugnale in mezzo al petto.
Papi…..aiutami.
Ero come te, ho vissuto per anni e anni con l’angoscia di perdere i genitori. Mia madre aveva veramente tanti problemi di salute e io da 5 anni abito all’estero. Nell’arco di un anno e mezzo ho perso prima lei e poi mio padre. E’ un grande dolore e in certi momenti si fa davvero pesante, ma per molti versi stavo peggio prima. Sapere che non soffriranno più è un sollievo anche se non li avrò più con me.
Un abbraccio a tutti.
Ho 55 anni ed ho perso mio padre il 14 gennaio all’eta’di 87 anni sto scrivendo con le lacrime agli occhi, ripenso spesso agli ultimi giorni passati insieme, nonostante la malattia lo stesse rendendo più debole giorno dopo giorno, non voleva arrendersi….voleva essere portato fuori con la carrozzella, fino a due giorni prima. Penso che gli ultimi 10 mesi della sua vita siano stati importanti per riscoprire come padre e figlia. Conoscere mio padre nel dolore mi ha fatto apprezzare la sua forza,il suo coraggio, ma anche la sua estrema adattabilità e pazienza qualita’ che solo in parte conoscevo. Ora lo sento vicino a me e questo mi aiuta molto. Ti voglio bene babbino
Ti capisco… Anche io sono all estero e ho vissuto la malattia e la morte vivendo fuori e facendo su e giu.. non ce cosa peggiore Che essere lontani e vedere I propri genitori star male.. Io ci sto ancora male
ho 47 anni, ho perso la mamma 3 giorni fa, si è ammalata improvvisamente e in un mese se ne è andata, lei era il mio faro, la mia confidente, il mio porto sicuro… ho un dolore così forte che è diventato anche dolore fisico… mi sento tornata bambina e non so come andare avanti, anche se sono adulta, anche se ho un compagno e buoni amici, mi sento così sola, come si fa a superare tutto ciò…
Ciao Serena
Ti capisco bene. Ho 45 anni, sono figlio unico e ho sempre vissuto con i genitori. Mia mamma è morta il 27 gennaio 2018, dopo varie complicanze. Lei era tutto per me, era come un faro nella mia vita; mi confidavo sempre con lei. Dopo la sua morte mi sento spaesato. Per fortuna ho un grande amico che mi consola. Anche la preghiera mi aiuta molto..
ho perso la mamma il 17 febbraio 2017 ho 54 anni e il senso di vuoto enorme che provo diventa sempre piu assordante
ho perso mia madre quando avevo solo 11 anni con un evento tragico essendo presente, mio padre lavorando all’estero è rientrato quando ne avevo 22 ed in questi anni lo vedevo solo durante le vacanze, nessun supporto di adulti e questa cosa mi ha segnato profondamente tanto da non aver voluto sposarmi, ho avuto una serie di relazioni ma nessuna mai è riuscita a scalfire il muro, paura dell’abbandono e la sensazione di essere solo al mondo.tutti i giorni penso a mia madre e come tutto sarebbe diverso se solo lei ci fosse stata, difficile da comprendere tutto ciò
mamma è morta domenica abevo da poco finito l’aspettativa 2 anni vissuti in simbiosi io madre lei figlia aveva il morbo di alzahaimer non mi riconosceva ma io parlavo e le dicevo cose mai dette ero tornata a casa io che ero sempre stata lontana questo è il suo ultimo dono e ora mi manca le cantavo la sua canzone preferita parlami d’amore mariu e i suoi occhi verdi mi fissava stupiti . Non sono più figlia e mi sento persa a 58 anni annaspo sbando eppure sono moglie e madre ma ho perso forza e sicurezza angela .
Ho perso mia mamma lo scorso novembre il 14 novembre 2016 per esattezza ,aveva 45 anni . In TV e nei giornali l’hanno definito un incidente , io lo chiamo con il suo vero nome… omicidio stradale . Una mattina mi sono alzata sono andata in camera di mia mamma le ho dato un bacio perché ancora dormiva e sono andata a lavoro salutandola : ” ci vediamo stasera Mami ” , non ho più visto mia madre , l’hanno uccisa mentre camminava tranquilla su un marciapiede a poco più di 100 metri lontano da casa , in una sera di novembre . Io lavoro a dieci metri più in là dal luogo dove mia mamma ha perso la vita e quella sera passai da quella strada e vidi il caos , le persone in lacrime , la polizia ,i vigili del fuoco , ambulanze , giornalisti … e non capivo poi ho capito quando tutti si sono avvicinati a me con visi sconvolti . Ho ancora dentro la mia testa le mie urla quella sera , ho quella notte orribile stampata in testa che si ripete ogni volta che passo in quella strada , ho ancora il ricordo di me che torno a casa sorretta senza il coraggio di dirlo ai miei fratelli più piccoli e a mio padre . La mia vita , la nostra vita è stata distrutta , da quel giorno , niente è come prima , vado avanti grazie a psicofarmaci e provo una rabbia immensa e un dolore così grande che mi lacera dentro , non so quanto io possa andare avanti così . Oggi compio 22 anni , non ho avuto mia madre accanto e non l’avrò più nemmeno nei prossimi compleanni , quando mi sposerò ,quando prenderò la laurea , quando diventerò mamma e questo mi fa sentire malissimo . Mia madre non ha potuto vivere la sua vita felice è stata strappata alla vita senza meritarselo e non è giusto . Ci sentiamo e mi sento incredibilmente persa , stanca di vivere in questo modo con questo immenso dolore dentro .
Ho perso mio papà il 21 agosto dopo un calvario durato oltre un anno e mezzo a causa di un intervento chirurgico andato male. Non riesco a darmi pace del fatto che se non si fosse fatto operare ora ci sarebbe ancora. Mi manca tantissimo perchè per me era la mia guida, la mia luce ed il dolore che provo in questi giorni è devastante. Mi sembra di non aver fatto abbastanza per lui e di non essere riuscita a strapparlo alla morte. E’ una sensazione bruttissima che ti chiude lo stomaco e non ti fa respirare
Ho perso la mia mamma 4 mesi fa, improvvisamente. Stava ridendo e ha chiuso gli occhi per sempre. All’inizio sono riuscita, nonostante il dolore a reagire un minimo, ma adesso temo di essere nel clou del lutto. Sono apatica, non riesco a fare nulla, ho paura di tutto, di uscire, non voglio vedere nessuno o parlarvi. Ho un’ansia continua che mi uccide, attacchi di panico, piango e temo di non farcela. Di non poter andare avanti. Oltretutto sono anche malata. Ho 40 anni. Ho il terrore di non risollevarmi più…
Dimenticavo: eravamo legatissime, un tutt’uno. Amiche. Facevamo tutto assieme. Ora mi sento perduta….
E’ possibile che ogni giornata mi sembri un incubo da vivere ed attraversare, per trascinarmi sino a sera, con ansia ed effetti summenzionati, bramando il sonno? Succede anche a voi?
Non so se ha senso scrivere qui, ma voglio condividere il mio dolore… Oggi sono esattamente 4 mesi che mia madre mi ha lasciato. Ho 34 anni, sono figlia unica, orfana già di padre da 8 anni, e ho una bambina di 5 mesi. Sì, 5 mesi, il che significa che mia madre è morta quando la mia bambina aveva 20 giorni. Immaginate lo strazio: un parto- il primo- e la perdita della mamma, il mio punto fermo, la mia ancora di salvezza… Poi perderla in un modo bastardo e tragico, durante una coronarografia, a soli 69 anni. Avevamo tanti progetti insieme… Lei era così orgogliosa di essere diventata nonna, e non vedeva l’ora di poter insegnare tante cose alla sua nipotina… Ora mi ritrovo a piangere e a maledire la vita… Penso di non essere neanche una brava mamma, perché così triste e spenta. Ho vicino un marito che mi aiuta tanto, ma il resto è vuoto e desolazione. Amici e parenti si sono dileguati nonni compresi, e io non so a chi aggrapparmi… Vorrei tanto stare meglio, soprattutto per la mia bambina. Chissà se riuscirò un giorno ad essere serena e tranquilla…
Cara Kleis, ti capisco.La mia mamma è morta 5 mesi fa in modo assurdo come la tua: stava facendo riabilitazione al ginocchio estava ridendo. Puff, fulminata! Io sto rischiandola pazzia. Sto mamalissimo. Non riesco nemmeno più a mangiare e a fare nulla…
Ho perso mia madre quando io avevo 12 anni e lei 41. E’ morta davanti ai miei occhi. Infarto fulminante. Era in bagno a sciacquare dei panni, è caduta a terra ed è finita. Adesso ho 47 anni e gli antidepressivi che prendo da venti anni oramai non mi fanno più effetto. Se esiste un Dio, mi aiuti.
Ciao Pino! Anch’io non riesco più ad assumere psicofarmaci. Cosa ti senti? Come fai?
Posso solo ringraziare dio per ogni attimo che mi ha regalato con le meravigliose persone che erano i miei genitori. Loro sono diventati io oggi e u giorno non ne ho alcun dubbio saremmo di nuovo uniti. Un bacio a tutti, tiratevi su, i vostri papa e le vostre mamme vi vogliono vedere felici e pieni di gioia!
Ho perso entrambi i genitori in un incidente stradale il 9 settembre.. dalla sera alla mattina tutto è cambiato X sempre, fa un male cane. Ho un bimbo di 9 mesi e avevo una vita davanti fatta di progetti e tante cose da condividere e di punto in bianco la vita ha deciso diversamente.. una famiglia meravigliosa, una vita solo di bei ricordi finita per sempre.. ma si può davvero superare tutto questo?
Mio padre e’ morto 15 mesi fa dopo due anni di tortura che non so se e’ capitato ad altri,ero in ospedale al gaslini x mio figli o che pensavamo avesse un tumore al cercello, maggio 2015,ero tutore di papa’, me l ha chiesto lui x star tranquillo, invece madre,sorella, e due fratelli piuttosti che parlarmi,scrivono falsita su di me ,vengo destituita e viene nominato un tutore dal giudice
Ok va bene dico,vivo con i genitori dal 2010, e ho sempre fatto di tutto oltre ad esser capofamiglia e onesta per i miei,ma il tutore fa far la fame a tutti padre compreso,che in 4 mesi deperisce, soffre la situazione della sua pensionevsudata da operaio una vita usata da un estraneo, subiamo pure avvelemanto da monossido ,da ottobre 2015 al 9 maggio 2016,papa’ sveniva cadeva tante chiamate al 118, il nipote aveva sempre mal di testa e il 14 2 16 san valentino papa’ sviene e glu danno l ossigeno terapia a domicilio 24 ore su 24, senza sapere il motivo. Si sapra il 9 maggio 2016 che chiamo i vigili del fuoco,tanto odore strano in casa,monossido a piu di 60 e il gas viene chiuso,la proprietaria di casa non ha mai fatto i controlli xlegge sul gas e toglie l impianto,lasciando mio padre al freddo a 81 anni e dorme sul divano non puo fare le scale e il bagno e’ al piano di sopra.il tutore non fa niente,cerca una casa adatta,no non passa soldi e se ne frega.il 28 maggio 2016 trovo mia madre che trascina papa’ sul pavimento senza chiamarmi, femore rotto,ricovero ,operazione e il 20 giugno viene inviato in riabilitazione e in 17 giorni muore x shock ipovolemico, e’ caduto pure il tre luglio lo pneumologo sospende ossigeno terapia e amikacina di domenica sera ore venti a papa’ solo in camera senza Oss, perche? X farlo morire,resiste fino alle 19,37 del 5 luglio poi inizia il suo calvario di malasanita e all una e 34 vengo chiamata che e’ morto,,,, no e’ stato ucciso dal medico,dai infermieri che non hanno rispisto alla sua chiamata che aveva dolore di pancia,,,lo so ci ho parlato,,lo sapeva pero solo mia madre e sapeva dell ossigeno sospeso e pure mio fratello minore.
Cosa ha portato alla morte il mio papa’ ?tutore, medici e familiairi,ma e’ assurdo ma e’ cosi,mia madre lo voleva morto cosi si libera del tutore
Ora speeo nella giustizia ma come si puo sopportate tutto cio ,e’ dura sapere che papa’ e’ stato ucciso dalla famiglia e non ce piu, non ho avuto conforto da loro ovvio,e mi manca e il senso di colpa imi attanaglia….il mio papa’ non ce piu ,mia. Madre mia sorella e fratelli tutore medici sono colpevoli della sua morte,,,, ed e’ ancora piuvterribile sopportare questo,,,piango,piango,mia madre la odio per cionche ha fatto ,ha 70 anni e ha voluto la morte di suo marito,lo drogava,lo picchiava,lo spingeva cadeva sempre se c era lei….vive con me perche sorella fratelli hanno capito tutto e non la vogliono nemmeno vedere….mio padre non ce e lei e’ felice dell a sua reversibilita della sua liberta,non parla di lui,anxi se parlo di papa’ mi deride e lo offende,,,,lo faranno santo,,,
Non posso lasciarla x l amore che papa’ aveva in lei ma meriterebbe la galera,,e io non vivo piu mi manca papa’ non ce piu niente di valore ,mi sento finita anche io,non e’ vita piu la mia solo dolore e tormento.
oggi è un mese che mio padre è morto. nel giro di dieci giorni se ne è andato, via, per sempre. Mi manca terribilmente, aveva solo 61 anni. Era andato a fare una visita, io stessa lo accompagnai, e non è più tornato a casa. Sto male, mi manca, non ci credo, il pensiero che non lo rivedrò mai più mi fa stare malissimo. sto troppo male…
Ho perso mio padre una settimana fa…posso solo capire cosa hai dentro…fa malissimo toglie il respiro. Ti abbraccio forte
Ho perso mia madre che avevo nove anni lei ne aveva trentasei poi mio padre si è riposato dopo alcuni anni con una donna vedova ed una figlia ma amore X me ed i miei fratelli neanche l’ombra.
X lei era solo un servizio da rendere e farsi bella agli occhi di mio padre.
Alcuni anni fa e morto anche mio padre.
Io ho 50 anni e a dicembre del 2016 mia moglie mi dice che non mi ama più. Dice che ho un carattere molto diverso dal suo e si è trovata uno più giovane di lei. Per non parlare dei figli poi non li vedo da tanto tempo. Io penso che la perdita di mia madre avuta a soli nove anni ha compromesso tutta la mia vita è lo farà fino alla morte.
Domenica ho perso il mio tenero e dolce paPa’. AveVa compiuto il 4 marzo 92 anni . Dopo l’intervento al femore nel Mese di noveMbre 2019 si stava riprendendo bene , ma tutti i suoi e i miei sforzi giornalieri non sono bastati!!La mattina del sabato avevo parlato con lui in videocHiamata (causa coronavirus non potevo andare di persona) e stava bene , in salute!!poi la tragedia inaspettata , Ora sono sola ( figlia unica mia madre persa 28 anni fa)con il mio compagno che mi sta vIcino ma con un gran vuoto interiore che non mi da tregua. SpeRo di ritrOvare un giorno i miei genitori insiemE ad aspettarmi.??❤️
Mio padre e morto 20 giorni fa e sceso in Sardegna per passare le festività.era cardiopatico e questa influenza ha dato dei problemi respiratori e il cuore a ceduto.lontano da me…quella che gli è stata sempre vicina .viveva con me io ho 3 bimbi 5 3 e 4 mesi non ho voglia di sorridere mi sento morire giro per casa e sento la sua voce vedo le sue abitudfini come si può superare tutto ciò….sto malissimo ho paura di crollare non riesco
Purtroppo anche io ho perso mio padre 8 giorni fa. Non sono nulla ancora rispetto a quello che mi aspetta. Le sensazioni sono terribili. Spero di trovare un senso a tutta questa sofferenza.
Ho perso mia madre due mesi fa, io ho 31 anni lei ne aveva 60 per colpa di una maledetta malattia che in nemmeno due anni me l’ha portata via…non c’è mai un momento giusto per perdere un genitore, ma chi ha la fortuna di averli fino da anziani la apprezzi… è una cosa che ti distrugge….un dolore sempre più forte, un pensiero fisso, io credo che solo chi lo ha provato lo possa capire.
La settimana scorsa ho perso mio padre, aveva appena compiuto 60 anni. Dopo una vita di sacrifici, e di duro lavoro. Mi sento perso, vuoto, ancora non ci credo. E un dolore immenso. Mi manca tantissimo.
Ciao a tutti mi chiamo Roberto 42 anni vivo a Roma solo con mia povera mamma ha 82 anni ho perso mio padre a 90:anni ha vissuto tanto mia mamma soffrendo. Io non ce la faccio a stargli più vicino. Ho paura di perderla papà aveva una malattia è cascato decupidi troppi per essere vero non aguto a nessun padre a quello che e davvero la vita forse più amata dì quando una sofferenza immensa cosa devo fare per contuare a vivere aiutatemi ciao
ciao a tutti,ho perso mia mamma e non so cosa fare con la sua casa, non ci sto andando perché all’inizio ovviamente mi faceva stare male, ma adesso non lo so, se dovrei ripartire da dove eravamo rimaste, io e lei nella casa di sempre o se dovrei svoltare, cambiare pagina
stare lontana da quella casa mi fa sentire a volte strana, come se la lontananza aumentasse il distacco e mi facesse percepire meno duramente il lutto, poi quando vado lì mi rendo conto materialmente di quanto lei non ci sia più
lei voleva dare via quella casa per aprire un nuovo capitolo della nostra vita o forse ultimamente voleva metterla a posto, non so quali fossero i suoi progetti, mi diceva sempre di venderla, ma oggi quella casa è quello che mi rimane della mia famiglia e della mia infanzia….a volte vorrei tornarci come se tornare lì mi facesse sentire in qualche modo ancora sicura e protetta, come quando c’era lei..
voi che cosa avete fatto con le abitazioni dei vostri genitori?
vendila rinnovati vivi il presente in serenità cura la tua vita il tuo aspetto aiuta se pùoi …anche solo con l, ascolto ,chi ne ha bisogno viaggia la tua mamma ne sarà felicissima lasciala riposare in pace ! ricordala con tenerezza e amore ma ora pensa a te e al prossimo
è la vita! deve pur concludersi ci si augura senza troppe sofferenze ma dire che la perdita di un genitore anziano ti manda in depressione è una bestemmia ed un egoismo smisurato perchè pensi che ora tocca a te…ammetto qualche attimo di nostalgia del passato che non può coinvolgere o pretendere la comprensione di amici e parenti che magari hanno perso un figlio tra atroci dolori lasciando una nuova meravigliosa famiglia …moglie di 35 anni e figlio di 2 se vi mancano tanto i vostri anziani rivolgete il vostro affetto ad anziANI SOLI
Ho perso la mia mamma il 5 luglio 2018.
Aveva 93 anni ed anche se era piena di acciacchi: dolori all’anca.. alle gambe…ai piedi, etc., etc., di testa stava molto bene. Ancora la rivedo sfogliare i suoi giornali e le sue riviste che le piacevano tanto. Purtroppo è capitato tutto all’improvviso. Avrebbe dovuto effettuare un piccolo intervento per togliere un epitelioma dal viso ma lei sottovalutava la cosa e per paura non voleva fare l’intervento. Ho cominciato ad insisterle che era necessario, che l’intervento era una stupidaggine e che le sarei stata vicina…ma poi l’ho anche insultata perché ero arrabbiata con lei per via della sua ostinazione. Il chirurgo aveva detto che era da togliere perché avrebbe portato delle conseguenze col tempo. Io ho cominciato a darle il tormento, discutendo con lei ed insistendo sull’intervento fino a farla stressare. Lei che aveva un equilibrio già così delicato a quella età…queste discussioni le hanno dato il colpo di grazia. Ha cominciato a stare male, le è venuta una forte dissenteria che non le passava con niente pur avendo preso di tutto, sempre sotto il controllo del ns. medico. Questa dissenteria le ha portato una forte disidratazione ma nonostante le cure: bustine di integratori, fermenti lattici, il cercare di cambiarla ogni volta per tenerla pulita, di farle mangiare cose adatte, continuava a stare molto male. Io un pò per la stanchezza, avendo 61 anni, e dovendo comunque lavorare e occuparmi anche della mia casa spesso ero nervosa ed insofferente. Un giorno che stava particolarmente male, sono stata costretta a chiamare l’ambulanza. E’ stata portata al pronto soccorso ed io ero confortata dal fatto che si sarebbero presi cura di lei in maniera determinante e lei sarebbe guarita. Così non è stato. Dopo pochi giorni la mia povera mamma si è spenta. Ed ora ho un forte senso di colpa perché lei non sarebbe voluta andare in ospedale e mi chiedeva di portarla via da lì e io le rispondevo che glielo giuravo di sì ma prima doveva guarire. Ero fiduciosa. Mai e poi mai avrei pensato di farle fare una così brutta fine. Non me lo perdonerò mai per tutto il resto della vita. Se potessi riaverla solo per un attimo la vorrei stringere a me ed abbracciarla forte e non lasciarla più. Ma ormai è troppo tardi!
Ho perso mio padre 11 giorni fa. Ho passato tutta la vita insieme a lui mi ha insegnato un mestiere e mi ha fatto diventare un uomo. Non potrò mai dimenticarlo lui vivrà per sempre dentro di me. Sarà per sempre il mio angelo
Ho perso mio padre non Riesco PIÙ’ a vivere ..
tre anni fa( 66 anni ) infarto superato Brillantemente , si controllava , aveva scoperto diabete ma aveva eliminato dolci ..
la sera del coMPleanno di mia figLia e’ caduto , trauma cranico e operazione perche’ i farmaci aNtiaggrEganti hanno provocato una emorragia cerebrale…
e’ stato l inizio della fine..
ha cambiato personalita’ , si e’ ripreso bene fisicamente , contro le prEvisioni dei dottori secondo cui doveva rimanere paralizzato a destra e senza parlare , ma e’ diventato apatico, rallentato , problemi dI meMoria a Breve termine. Ma era ancora con noi …
il problema Grave e ‘ che non aveva piu’ la consapevolezza della sua nuova condiZione , non si curava piu’, non ricordava la caduta , aveva ripreso a fumare , molto , contro i pareri dei dottori ,
mangiava dolci quaNdo capitava ..
ma tutto sommato per due anni e’ comunque andato tutto bene , lui era con noi , faceva le sue cose , era autonomo , la mattina andava a fare le sue passeggiate …
Questo agosto sono subeNtrate le crisi epilettiche …
lo Hanno demolito ,
speravo potesse stare con me almeno altri 10 anni, e prima ne ero quasi convinta, lo vedevo bene nonostante gli acciacchi , questa estate , all ‘ improvviso il decadimento, Crisi epiletTiche e confusione mentale !
ma a settembre sembrava si stesse Rimettendo nonostante il subentro di Fibrillazione atriale , retinopatia diabetica , e nuova crisi epilettica ….
continuava a fumare eravamo disperTati , si viveva di paura ormai … non riusciva a capire che si stava distruggenDo , il polmone ormai era andato , aveva bronchite cronica .. ma quel trauma ha davvero rovinato la nostra vita ! Non riusciva a capire il male che si stava facendo , ma tutto sommato vedevamo che lui reagiva , dopo ogni ricovero si infilava Le scarpe e voleva Uscire …
UltimaMente lo vedevo debole , spesso e caduto , le gambe non reggevano piu’ , ma cavolo a 70 anni avevo la speranza che i dottori lo Potessero far andare avanti .. forse era illusione , e stato tutto cosi’ veloce…
A ottobre Dopo essere stato dimesso dall’ ospedale per crisi epilettica e ‘ risultato positivo al covid , purtroppo era tropPo deBilitato ,inizialmente sembrava non avesse sintomi , ma poi e scesa la saturazione , dopo 8 giorni di ospedale arriva la telefonata , aRresto cardiaco , l hanno ripreso , intubato ma ha avuto un ulteriore arresto cardiaco che me lo ha poRtato via per sempre …
Il sapere che non e’ morto per le sue patologie ma per questo virus maledetto che ne ha accelerato il decorso mi sta distruggenDo …
e’ morto solo , in ospedale , il giorno del suo 70 esimo compleanno . Non riesco a farmene una ragione .
Penso che se avesse avuto 80/90 anni forse avrei Pianto ma lo avrei elAborato .. seNto di persone che soffrono per genitori 90 enni e non capisco come si faccia … a quell eta’ bisogna solo ringraziare dio o la vita ! I genitori lo sappiaMo che nOn sono eterni e che prima o poi ci lasceranno , si soffre cerTo , ma ad una eta ‘ accettabile Bisogna farsene una ragione !
magari mio padre fosse vissuto fino a 80 anni! Allora si che avrei elaborato diversamente !
Ho appena perso mio padre, 89 anni, pensavo che avrei sofferto, ma mi avrebbe consolato il fatto che cmq ha vissuto a lungo……la verità……sto soffrendo tantissimo, sono passate due settimane e piango ancora spessissimo, anche 4/5 volte al giorno. Sento un vuoto immenso, lo vedevo.ogni giorno, abitava accanto a me, ogni volta che vado da mia mamma è un colpo al cuore, la sua macchina parcheggiata nel vialetto…..tutto intorno a me parla di lui.
Salve.. Ho 36 anni.. Quando moo padre e morto ne aveva 26..io dopo 4 giorni spensi la mia prima candelina… Nn so neanche xche sto scrivendo… Nn ho dolore.. Nn soffro… Ho solo un senso di vuoto… Che nn va via.. E come se dentro di me ci fosse una bomba che nn esplode.. Ma che fa male…
Ho perso mio padre il 14 Settembre in un incidente stradale.Quello che mi sta distruggendo è il pensiero che in macchina eravamo in 3 e solo lui non è riuscito a salvarsi.L’ultima immagine che ho di lui è in quell’odiosa ambulanza che è arrivata senza nemmeno un medico a bordo,mio padre era semicosciente poi siamo arrivati in ospedale e quando stavo per essere dimessa mi hanno riferito della sua morte.Ho un senzo di vuoto misto a rabbia e provo un’immenso dolore.Non riesco più ad andare avanti perchè ho tanti dubbi,rimorsi e nulla riesce più ad appagarmi.
Ciao. Ho perso mio padre il 16 luglio del 2018. Si è spento tra le mie braccia alle tre di notte, debilitato da una malattia al cuore. Aveva 81 anni ed io 50. Era una persona per bene, moralmente integra, corretta, equilibrata, elegante nei modi e rispettoso del suo prossimo. Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al suo lavoro. Mi diceva di ritenersi soddisfatto del suo vissuto. Ha affrontato il decorso della sua malattia con una compostezza che mi ha stupito. Al pari di mia madre, l’ ho sempre considerato un esempio, un riferimento una guida. Mi sono sempre considerato una persona mediamente solida, reattiva, propositiva, ma nonostante la mia età mi rendo conto che il processo di elaborazione del lutto sarà un percorso lungo. Ogni tanto l’ incontro in sogno. Questa notte, sono riuscito ad abbracciarlo e a parlarci come fosse stato nella vita reale. E stato bellissimo. E stato un ricongiungimento che sapeva d’ amore e che mi ha commosso al risveglio. Non vivo un’ esistenza depressa, in tante circostanze riesco a ridere e scherzare, ma il dispiacere, e quel peso sul cuore che non va via, continuano a far parte quasi della quotidianità.
Ho sentito il bisogno di scrivere per poter condividere con tutti voi il peso di una sofferenza così importante e così difficile da gestire, convinto che il compito ed il dovere che abbiamo tutti quanti noi, deve essere quello di riuscire ad accogliere, trasformare e vincere il dolore, per amor proprio, perchè abbiamo ancora una vita da vivere, e perchè l’ ultima cosa che vorrebbe chi ci ha lasciato e di sentirsi causa della nostra infelicità.
E per poter arrivare anche noi a dire, così come mio padre ha detto qualche giorno prima del suo ultimo giorno, di aver vissuto una vita degna di essere vissuta.
Gentile dottore, spero che lei risponda ancora a questi messaggi. È stato molto chiaro nel suo articolo, ma è possibile che un preadolescente (oggi uomo), che ha perso la madre a 12 anni, rimanga invischiato nella fase della rabbia per buona parte della sua vita? Come se fosse sempre arrabbiato verso tutto e tutti mostrando evidenti sintomi di narcisismo patologico? Non ha avuto nel tempo nessun sostegno psicologico, nessuna figura alternativa, ed è come se non provasse sentimenti positivi, senza ridere mai. ha condotto fin dalla perdita uno stile di vita volto all’eccesso, alla distruzione di sé, abbandonando pochissimi anni dopo anche la scuola, e rifuggendo ogni responsabilità. Che tipologia di rapporto cercherà con il sesso femminile? Un rapporto ‘materno’ o di rifiuto? Io vorrei riuscire a capire cosa prova, ora mi ha eliminato dalla sua vita, ma per lungo tempo mi ha raccontato ogni dolore vissuto. Io gli ho impedito di tornare a contattarmi, non voglio più accettare il suo modo di essere egoista, però una parte di me si sente in colpa per averlo lasciato di nuovo solo. È possibile che il suo copione tenda a ripetere sempre l’abbandono? Come se si nutrisse di esso e ad essere distruttivo con tutto? Non è riuscito a costruire nulla negli anni, sebbene la spiccata intelligenza, ma senza alcuna furbizia. È inoltre un depressivo, cade in profonde spirali di dolore da cui è difficilissimo tirarlo fuori. Razionalmente mi ripeto che è meglio averlo perso, emotivamente mi manca e non mi sento a posto, come se avessi abbandonato la nave che affonda. Ogni volta che l’ho guidato verso scelte importanti ha ascoltato ogni consiglio, ogni parola, come se avesse bisogno di una guida, ma i momenti cupi erano nettamente superiori. È possibile oggi aiutare quel ragazzino di dodici anni che vaga da solo intrappolato nel corpo di un uomo quasi cinquantenne? Grazie mille.
cIAO lAMU`, MI PERMETTO DI RISPONDERE AL TUO COMMENTO, TI CONSIGLIO DI LASIARLO STARE. IO HO PERSO MIA MADRE A 6 ANNI NEI SUOI 39 ANNI, IL 2 GENNAIO DEL 1991.
PERDI TEMPO CON LUI, LASCIA STARE, ABBIAMO UNOMBRA NERA, IO SONO FURBO INTELLIGENTE, TUTTO QUELLO CHE SERVE PER DIVORARE LA VITA E VEDERSELA BENE, MA FIDATI SONO FREGATO. HO AVUTO TUTTO L’AMORE DA MIO PADRE DA MIO FRATELLO DA ALTRI FAMILIARI, DALLA SECONDA MOGLIE DI MIO PADRE DA MIA SORELLA NATA DAL SECONDO MATRIMONI, MA DENTRO SONO NERO. SONO UN CIRCENSE, HO VIAGGIATO TANTO E LO FACCIO ANCORA, MA DENTRO SONO MARCIO DAL DOLORE. HO FATTO ANCHE UNO SPETTACOLO IN ONORE A MIA MADRE, HO CERCATO MILLE MODI PER DIRLE CIAO, MA NON SUCCEDE.
IL RAPPORTO CON LE DONNE, NE HO AVUTE TANTE, POVERE, LE HO FATTE SOFFRIRE TUTTE NONOSTANTE LIL GRANDE AFFETTO RICEVUTO, SIAMO CONDANNATI, DISINTERESSATI ALLA VITA, TUTTO QUELLO CHE VOI FATE PER VIVERE LA VITA PER ME E` SEMPLICEMENTE INUTILE, VI AMMIRO PERCHE RIUSCITE A VIVERE NONOSTANTE NON CI SIA SENSO NELLA VITA. IO VIVO PERCHE` NON SONO COME MIA MADRE CHE E` MORTA E PERCHE RITENGO CHE IL MONDO SIA UN BEL LUOGO.
COMUNIQUE SONO TUTTE SCEMENZE LE MIE SONO SOLO MOLTO DISINTERESSATO A TUTTO ORAMAI. VORREI STARE MEGLIO, NON SO NEMMENO PIU SE SONO TRISTE PER ABITUDINE, PER VIZIO, PER COMPASSIONE, SO SOLO CHE IL TEMPO NON CURA QUESTA FERITA
Io ho perso mio padre ALL’ETA’ di nove anni, lui ne aveva solo 30, a causa di un melanoma Alla testa… Sono passati 30 anni da quel giorno, e posso dire con sicurezza che il dolore della sua mancanza non Se ne è mai Andato, affievolito, celato, ma sempre presente… Certo Con il tempo accetti il lutto, ma maturi anche la consapevolezza di essere stato privato di una figura determinante, di veramente importante nella Vita…
Impari a farti forza da Solo, ad affrontare la vita di petto, perché Cresci molto prima rispetto ai tuoi coetanei…
Ma anche se gli anni passano, sei sempre li a CHIEDERTI:
cosa avremmo potuto fare Insieme?
cosa mi avrebbe Consigliato?
Sarebbe fiero di Me?
Sarò un bravo Padre?
Sono domande senza risposta che ti accompagneranno per tutto il tuo cammino, e personalmente ho imparato molto grazie a queste Domande, ma non Perché volessi darmi una risposta, ma solo per dare il meglio di me in ogni SITUAZIONE,… come avrebbe fatto lui, sempre con il sorriso sulle Labbra!!!
Un saluto
sono Francesca da 4 giorni mi ha lasciata la mia amata mamma, aveva 73 anni ne avrebbe compiuti 74 domani , il 22 novembre. Da anni stava male , ho vissuto sempre un rapporto simbiotico con lei, ho 49 anni e lei era la mia vita, la mia ragione di vita. HA VISSUTO CON UN GRANDE DOLORE PERCHè NEL 81 è MORTA IN UN INCIDENTE STRADALE MIA SORELLA , IO SONO RIMASTA VIVA X MIRACOLO, LEI PUR DICENDO CHE LE AVEVANO STRAPPATO L’ANIMA , HA CONTINUATO A VIVERE X ME,A SORRIDERE . DOMENICA MI HA LASCIATA ALL’IMPROVVISO , FACEVAMO PROGETTI DI VITA E X IL SUO COMPLEANNO, NELL’ARCO DI 20 MINUTI SI è SENTITA MALE , AVEVA MALE ALLA PANCIA ED IO NN HO CAPITO CHE POTEVA ESSERE INFARTO, NN SAPEVO CHE FOSSE UN SEGNALE, HO CHIAMATO I SOCCORSI E MENTRE PRENDEVANO LA BARELLA IO LE TENEVO LE MANI E L’HO VISTA ENTRARE IN COMA, L’HANNO PORTATA IN OSPEDALE , HANNO CERCATO DI RIANIMARLA MA NN C’è STATO NULLA DA FARE. MI HA LASCIATA ED IO SENTO UN VUOTO ENORME , NN SO SE LO SPERO, VORREI RAGGIUNGERLA. CON ME HO MIO PADRE DI 84 ANNI NELLA DISPERAZIONE , ANCHE IL NOSTRO CAGNOLINO CHE LEI AMAVA MOLTO è TRISTE E LA CERCA, ULULA TUTTE LE NOTTI DA QUANDO LA MAMMA HA LASCIATO LA CASA. LE CHIEDO DI CONTINUO DI MANDARMI DEI SEGNALI MA NN LI VEDO, HO BISOGNO DI SAPERE CHE STA BENE, CHE è CON MIA SORELLA , CON I SUOI GENITORI E CHE è QUI VICINO A ME , HO BISOGNO DI LEI. NN RICEVENDO SEGNALI HO CERCATO QUALCOSA QUI SU INTERNET E SONO FINITA IN QUESTA PAGINA, HO LETTO LE VARIE FASI E MI RINCUORO, XCHè SONO NELLA PRIMA FASE E MI PREOCCUPAVO NEL PROVARE EMOZIONI CONTRASTANTI XCHè IO DEVO PROVARE SOLO DOLORE XCHè LA AMAVO PIù DELLA MIA VITA, HO SACRIFICATO LA MIA VITA X LEI, LEI NN VOLEVA , MI DICEVA FRANCESCA , FATTI LA TUA VITA XCHè IL GIORNO IN CUI IO E PAPà ANDIAMO VIA TU SEI SOLA , ED IO VOGLIO INVECE CHIUDERE GLI OCCHI E SAPERTI , FELICE CON UN UOMO CHE TI AMA E TI PROTEGGE. MI è STATO DI SOLLIEVO LEGGERE LE VARIE FASI. QUALCUNO DI VOI SA DIRMI QUANDO AVRò SEGNALI DELLA MIA MAMMA? NE HO BISOGNO. HO PRESO IL SUO CUSCINO E L’HO PORTATO NEL MIO LETTO , DORMO CON LA TESTA NEL SUO CUSCINO, SONO STATA CON LEI E L’HO VEGLIATA FINO ALL’ULTIMO ISTANTE CHE è STATA A CASA. VI PREGO DITEMI QUALCOSA , VI ABBRACCIO FORTE XCHè TUTTI SIAMO QUI UNITI DALLO STESSO DOLORE X I NOSTRI CARI.
A Francesca. Ho dieci anni più di te, ho perso mio padre 13 anni fa, ed è stato un dolore infinito. All’epoca, per un mese intero, tutti i giorni, sono andato a girare da solo in un parco e mi aggrappavo agli alberi, li abbracciavo, perché non avevo nessuna persona a me vicina.
Avevo solo mia madre. E non mi sono sentito di buttarle addosso tutto il mio dolore, perché ero diventato io l uomo di casa e dovevo essere io a darle conforto e un po’ di sollievo.
Devo dire che con mille sforzi, ha funzionato.
Poi, pochi giorni fa, all inizio di febbraio 2020, anche mia madre mi ha lasciato. Io ho pregato molto per lei quando era in una casa di cura, dove era entrata per delle complicazioni, in uno stato di salute pessimo. Io ero distrutto e disperato nel vederla così. Lì ho dovuto fare i conti col personale infermieristico e col loro modo menefreghista di servire e curare i pazienti. Ciononostante ho incontrato un bravo medico, che l ha rimessa in uno stato decente. Ero rinato. Speranzoso di rivederla a posto. Poi dopo una settimana, quando era a casa, altre complicazioni, ambulanza, pronto soccorso, ospedale, fine di tutto.
A me manca enormemente. I primi giorni avrei voluto impiccarmi dall’enorme dolore tagliente che mi assaliva, ma all ultimo, mi è mancato sempre il coraggio. Aiuti esterni, zero. Ero solo e sono tutt’ora solo. Non ho parenti. Quei pochi amici, si sono dileguati. Qualcuno si è fatto vivo per telefono. Stop. Anche io cerco dei segnali da parte di mia madre, sai… Io ci penso, ci spero, provo a crederci davvero che possa essere ancora viva., ma in modo diverso. Il vuoto da lei lasciato è immenso. Era tutto per me. Era il mio sogno, il mio mondo, la mia vita, il mio unico grande e vero Amore. Accarezzo spesso il suo cuscino, le sue coperte. Ho visto un suo capello bianco, sulla coperta, e sono scoppiato a piangere. Ho fatto degli ingrandimenti di una sua foto, un primissimo piano del suo volto, e ho riempito quasi tutte le stanze della casa. Mi fanno sentire ancora la sua presenza, vedere ancora i suoi occhi, il suo sorriso dolce. Mi sembra che sia ancora qui con me, che non mi abbia lasciato per sempre.
Anche io ho girovagato in internet con la speranza di trovare qualcuno che capisse il mio stato d animo, con cui poter scambiare qualche parola non superficiale o banale, senza frasi fatte Quello che ti posso dire, è che ogni giorno aspetto che mia madre mi mandi un suo segnale per dirmi che comunque c’è. Sarò anche matto, o starò per diventarlo, però ci spero sempre e sono sicuro che prima o poi arriverà. Non ho fretta. E poi ho il conforto della preghiera.. Senza, sarei gia stato sopraffatto dai morsi del dolore. . Una curiosità :
tu porti lo stesso nome di mio padre, sai?
Questo che sto per dirti, è come lanciare un messaggio dentro una bottiglia, nell’oceano. Però ci provo….
Sarà anche perché porti lo stesso nome di mio padre, ma se fosse possibile, mi piacerebbe prendere contatti con te.
A Francesca.
Ho dieci anni più di te, ho perso mio padre 13 anni fa, ed è stato un dolore infinito. All’epoca, per un mese intero, tutti i giorni, sono andato a girare da solo in un parco e mi aggrappavo agli alberi, li abbracciavo, perché non avevo nessuna persona a me vicina.
Avevo solo mia madre. E non mi sono sentito di buttarle addosso tutto il mio dolore, perché ero diventato io l uomo di casa e dovevo essere io a darle conforto e un po’ di sollievo.
Devo dire che con mille sforzi, ha funzionato.
Poi, pochi giorni fa, all inizio di febbraio 2020, anche mia madre mi ha lasciato. Io ho pregato molto per lei quando era in una casa di cura, dove era entrata per delle complicazioni, in uno stato di salute pessimo. Io ero distrutto e disperato nel vederla così. Lì ho dovuto fare i conti col personale infermieristico e col loro modo menefreghista di servire e curare i pazienti. Ciononostante ho incontrato un bravo medico, che8 l ha rimessa in uno stato decente. Ero rinato. Speranzoso di rivederla a posto. Poi dopo una settimana, quando era a casa, altre complicazioni, ambulanza, pronto soccorso, ospedale, fine di tutto.
A me manca enormemente. I primi giorni avrei voluto impiccarmi dall’enorme dolore tagliente che mi assaliva, ma all ultimo, mi è mancato sempre il coraggio. Aiuti esterni, zero. Ero solo e sono tutt’ora solo. Non ho parenti. Quei pochi amici, si sono dileguati. Qualcuno si è fatto vivo per telefono. Stop. Anche io cerco dei segnali da parte di mia madre, sai… Io ci penso, ci spero, provo a crederci davvero che possa essere ancora viva., ma in modo diverso. Il vuoto da lei lasciato è immenso. Era tutto per me. Era il mio sogno, il mio mondo, la mia vita, il mio unico grande e vero Amore. Accarezzo spesso il suo cuscino, le sue coperte. Ho visto un suo capello bianco, sulla coperta, e sono scoppiato a piangere. Ho fatto degli ingrandimenti di una sua foto, un primissimo piano del suo volto, e ho riempito quasi tutte le stanze della casa. Mi fanno sentire ancora la sua presenza, vedere ancora i suoi occhi, il suo sorriso dolce. Mi sembra che sia ancora qui con me, che non mi abbia lasciato per sempre.
Anche io ho girovagato in internet con la speranza di trovare qualcuno che capisse il mio stato d animo, con cui poter scambiare qualche parola non superficiale o banale, senza frasi fatte Quello che ti posso dire, è che ogni giorno aspetto che mia madre mi mandi un suo segnale per dirmi che comunque c’è. Sarò anche matto, o starò per diventarlo, però ci spero sempre e sono sicuro che prima o poi arriverà. Non ho fretta. E poi ho il conforto della preghiera.. Senza, sarei gia stato sopraffatto dai morsi del dolore. .
Ciao a tutt vi RACCONTERÒ brevemente la mia storia io ho 37 anni e ho perso la mia mamma 2 anni Fa….tutto e inizia Nel 2003 mia mamma viene a trovarmi a milano e inizia aD avere dei forti mal di testa tornata al paese inizia a fare dei controlli e gli trovano un tumore maligno alla testa a giugno nel gior del suo compleanno il 26 viene operata e di li ha inizio tutto…..quella mattina non la DIMENTICHERÒ mai…lei aveva chiesto espressamente a me alle mie sorelle e a mio padre di non arrivare in ospedale prima che se la portassero Via per l intervento….quella mattina io e le mie Sorelle apriamo gli occhi e sui cellulari troviamo un suo messaggio ricordati che ti voglio bene!!!!!!!!Ci vestiamo e andiamo in ospedale le ore passano e Di lei non si sa nulla….quando dp 6 ore la vediamo arrivare lei ci guarda e non ci riconosce la cosa piu brutta che possa esistere cosi la portano in rianimazione le ore passano i giorni passano le settimane passano e passano anche i mesi fino a quando ad agos la mandano a casa con noi…sembra che l incubo e passato e invece propr li che sta X iniziare l incubo lei inizia chemio e radio la speranza e forte ma tutti i dottori dicono che nn sopravvivera neanche 2 anni ma passano quei 2 anni e lei inizia a diventare un vegetale non parla piu non magia piu e io perdo mia mamma passano cosi 17 lunghi anni lei li in quel lett e io mi sento sempre piu impotente 2 anni fa lei ci lascia qualche gior prima del suo coMpleanno aveva 59 Anni e quando si e ammalata ne aveva 42……iL problema e che io non ce la faccio propr a rassegNarmi a volte penso di voler farla finita x andare da lei poi ci ripenso e so che lei non vorrebbe ma che senso ha stare qui Quando La tua vita ti e stata tolta il giorno che lei e morta??????cosa devo fare???????da quel momento io sono morta con lei non sorrido piu e ce l ho con il mondo intero….
ho perso mia madre di 50 anni un mese fa. Aveva una malattia al fegato fin dalla nascita ma negli ultimi anni non aveva avuto più problemi. 2 mesi fa stava bene, faceva 10 km al giorno e aveva L’aria di una persona felice. Poi il tracollo per via di una setticemia. La sua ultima settimana di vita aveva riniziato a stare bene e sembrava che stesse per tornare a casa. L’ultimo giorno che L’ho vista è stato L’unico in cui ho perso la pazienza, perché voleva fare di testa sua. Dopo UN’ora che me ne sono andato per andare a lavorare, Un’emorragia me L’ha portata via, lasciandomi un senso di colpa difficile da digerire. Ho 26 anni e la mia vita non ha più senso se non che devo pensare alla mia sorella di 14. Ma è difficile.
Buonasera a tutti. Ho 25 anni e 2 settimane fa ho perso improvvisamente mio padre, 58 anni. Un uomo intelligente, stimato, pieno di idee e progetti, sempre a disposizione di tutti. Il nostro rapporto negli anni e’ stato complesso , a causa di un divorzio doloroso, pieno di sofferenze e mancanze. Poi circa 6 anni fa, tutto è cambiato. Abbiamo iniziato a comprenderci, ascoltarci, perdonarci, ad amarci, parlando la stessa lingua. Lui è diventato un gigante buono e io, finalmente, la sua pricipessa. Dopo anni, ci STAVAMO conoscendo davvero, vivendo davvero. La sua premura, la sua sicurezza, il suo affetto… Avevo appena iniziato a godermeli. Non è giusto. Appena nato questo rapporto splendido, Mi è STATO RUBATO, strappato via dalle mani. Non riesco ad attraversarla questa onda di dolore. Non posso accettarlo. Ho troppa PAURA.. Lui era la mia colonna portante.
Io ho perso mia madre il 20 agosto 2019. Con lei sono morto anche io. Non sapete che dolore atroce sia stato. Quella donna mi era venuta ad adottare e mi ha amato come fossi suo figlio di sangue, anzi anche di più. Oggi io ancora mi pento e mi dolgo per non aver apprezzato appieno il suo vero amore per me. Era una donna pura di cuore. Io l’amavo veramente ma non ero capace di dimostrarglielo. Ed oggi vivo ancora con questo grave rimorso.
Perdonami mamma.
Non la dimenticherò mai fino al mio ultimo respiro.
Siamo accomunati da questo grande dolore..in un modo o nell’altro.. c’è questo grande vuoto..un pezzo di cuoRE ANDATO VIA.. NEL MIO CASO, MIA MAMMA..IL 4.3.2021..UNA PERSONA DOLCISSIMA, PURA, DI GRANDE FEDE..PURTROPPO SE NE è ANDATA PER COVID..TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA. sONO CERTA CHE I NOSTRI CARI CI RESTANO VICINI, CONTINUANO A VOLERE LA NOSTRA FELICITà, DOBBIAMO SFORZARCI DI VIVERE SERENAMENTE ANCHE PER LORO, FARCI SENTIRE VICINI CON I NOSTRI PENSIERI E LE NOSTRE PREGHIERE. LORO SANNO E VEDONO TUTTO, SANNO CHE LI AMIAMO E CI AMANO ANCORA.. ILLUMINERANNO IL NOSTRO CAMMINO E CI GUIDERANNO DALL’ALDILà.. IL DOLORE è GRANDISSIMO MA SE PENSIAMO ALL’IMMORTALITà DELL’ANIMA, CAPIAMO CHE NON LI ABBIAMO PERSI DAVVERO…
Salve, io ho perso mio padre ad Aprile del 2019, mia madre l’ha seguito a novembre, e per mia grande sfortuna anche mia moglie se n’è andata a dicembre dello stesso anno all’improvviso, credo che l’ultimo evento mi abbia fatto metabolizzare rapidamento la morte dei miei genitori, il problema fondamentale è che purtroppo mia figlia aveva 16 mesi quando la madre è venuta a mancare, è ancora non l’ho portata in cimitero, passo che dovrò fare a breve ma che forse inconsciamente ho avuto paura di fare prima!
ciao a tutti ho 38 anni, ho perso il mio dolce papa’ 20 giorni fa e non vedo nulla nel futuro e non riesco più a dare un senso alla vita.
lui era tutto per me. se qualecuno ha voglia di condivdere il suo dolore mi scriva: sospiro_di_vita83@outlook.it (minuscolo).
la mia mamma è andata via il 14 novembre del 2020, dopo un mese e mezzo di atroci sofferenze. per colpa di questo maledetto covid non sono neanche potuta starle vicina, e vivendo in un’altra regione purtroppo non me la sono goduta quanto avrei voluta neanche prima e soprattutto non le sono potuta stare vicina quanto lei avrebbe meritato. il pensiero che sia morta da sola mi rende infinitamente triste. Pur lontane eravamo legatissime. videochiamate di un’ora ogni sera tra lei e mia figlia, la sua adorata nipotina alla quale manca tanto. Sono triste e addolorata perchè era una grande donna che speravo finalmente potesse godere un pò la sua vita, dopo essersi sempre prodigata per tutti, ha cresciuto tre figlia da sola, ha curato i suoi genitori, è stat un sostegno per tutti. e invece è morta a soli 57 anni (compiuti in ospedale tra l’altro). sono triste e arrabbita per me, che non ho più il suo sostegno, ma anche per lei, che a mio avviso avrebbe meritato di più. ma la vita non funziona in base al merito, questo lo abbiamo capito. spero solo che ci sia un disegno più grande che al momento io non capisco e che dia un senso a tutto. ci spero fortemente, spero che non finisca tutto qui e che vi sia un oltre, non so in che forma, ma che la nostra anima sopravviva e si riunisca all’energia del cosmo, a Dio, a colui che ci ha creato. Spero che da Lassù la mia mamma ci stia guardando amorevolmente e soprattutto che sia finalmente in pace e serena. io quaggiù cercerò di portare avanti i suoi insegnamenti e di curare ciò a cui lei teneva davvero: la famiglia. Un bacio grande mamma!
un abbraccio a tutti coloro che stanno vivendo la stessa dolorosa esperienza e in particolare a chi ha perso un genitore da bambino, quando davvero non si è attrezzati per fronteggiare un simile dolore. mi rendo conto che sono stata fortunata ad avere una mamma così meravogliosa e di averla avuta fino a quasi quarantanni, e rendo grazie di questo.
scusate il mio lungo sfogo catartico e forza e coraggio a tutti, perchè comunque, nonostante il dolore, vale sempre la pena di trovare la forza di viverla la vita. e auguro a tutti quelli che sono “inciampati”, di rialzarsi, magari l’andatura all’inizio sarà zoppicante, ma davvero credo si possa poi riuscire a camminare su prati fioriti.
Buona Vita a tutti.
Grazie Emanuela, dalle tue parole ritrovo la stessa sofferenza vissuta da me e la rabbia per quello che hanno perso le nostre MADRI… leggere questi post mi ha DATO speranza ed ho sentito di non essere sola.
Ho 54 Anni ed ho perso mia madre il 22 Settembre del 2021. VIvevo con lei da dieci anni, in seguito alla fine del mio matrimonio. Quando rientra in casa dopo 12 Anni, C’era anche mio padre. Ero felice di essere tornata in un luogo dove sentivo di essere amata. Dopo circa un anno e mezzo mio padre si ammala di tumore e ci lascia. Io rimango con mamma che diventa il mio punto di riferimento… proseguiamo il nostro cammino insieme. Il mio rapporto con lei diventa sempre più stretto. E di mutuo soccorso. L’ho adorata. Circa sei mesi fa le diagnosticato un tumore al colon avanzato e i medici avvisano me e le mie due sorelle che non C’è nulla da fare. Mamma è morta in due mesi dalla diagnosi. Aveva 74 anni.. era ancora giovane e valida. Ora sono rimasta sola con un dolore profondo. Mi manca in tutto, L’amavo moltissimo. Mamma inoltre mi aiutava economicamente. Oggi mi trovo in uno stato di povertà assoluta. Quello che mettevamo insieme per vivere oggi si è drasticamente ridotto ed Oltre al lutto mi trovo nella condizione di non riuscire a sbarcare il lunario. Con la sua morte tutto è cambiato. Devo far fronte ai problemi di sopravvivenza e elaborare il senso di QUEST’asenza. Mamma era il mio pilastro ma anche la persona di cui mi prendevo cura. La vita adesso mi sembra senza senso, svuotata del suo significato. Sono davvero infelice.
HO 43 ANNI E HO PERSO MIO PADRE DUE O TRE SETTIMANE FA CCA , NON HO VOGLIA DI RIGUARDARE ESATTAMENTE IL GIORNO , VORREI DIMENTICARMELO . NON RIESCO AD ACCETTARE CHE NON SIA PIU , UNA SETTIMANA DOPO LA SUA MORTE SONO DOVUTO RIENTRARE A LAVORO MA MI SENTO UNO ZOMBIE SENZA EMOZIONI ..MA DEVO ANDARE AVANTI HO DUE BAMBINI 5 E 3 ANNI E ANCHE LORO HANNO TANTO BISOGNO DEL LORO PAPA, QUINDI DEVO ESSERCI . qUANDO MI HANNO DETTO CHE ERA MORTO NON CI CREDEVO STAVO ASPETTANDO CHE RIPRENDESSE A RESPIRARE , MA NON RIPRENDEVA MAI …E SI OK LUI NON CE PIU MA SARA DA QUALCHE PARTE M, NON POSSO ACCETTARE LA SUA PERDITA . IN VITA DICIAMO CHE NON HO COSI TANTISSIMI BEI RICORDI DI LUI , MA DA QUANDO POI HA COMINCIATO A STARE MALE ERA DIVENTATO COSI SENSIBILE , FRAGILE SI PUO DIRE E PENSO LO SIA STATO ANCHE EMOTIVAMENTE …QUINDI ERA MOLTO PIU CARINO , DA UNA PARTE A VOLTE PENSO ..FINALMENTE HA SMESSO DI SOFFRIRE..PERO QUELLE DUE CHIACCHERE INSIEME GUARDANDO LA TV…COME COSI L ULTIMO MOMENTO CHE ABBIAMO PASSATO INSIEME QUEI 15 MINUTI LUI NEL LETTO GUARDANDO E COMMENTANDO QUEL DOCUMENTARIO DI PESCA , ( SAPEVO CHE STAVA PER ANDARE , MA NON CHE DA LI A POCO AVREBBE DORMITO FINO AL GIORNO DOPO ..QUINDI LO VEDEVAMO SOLO RESPIRARE FINCHE…E COSI CERCO DI NON PENSARLO MA POI L ALTRA NOTTE HO FATTO UN SOGNO LUI é USCITO FUORI DAL BUIO IN PIEDI E SORRIDEVA..ERA BEN VESTITO E IN SALUTI , MI HA SOLO SORRISO…POI SPARITO , PERO che dire anche del rientro a lavoro e del fastidio di pensare che solo io ho perso il mio equilibrio..mi sento piu indietro degli altri , totalmente demotivato ..e come se mi avesse colpito un missile e io sono quello che resta …cmq non voglio terminare con questo messaggio negativo , stringiamoci tutti anche virtualmente nella nostra perdita ..e facciamoci forza .un abbraccio a tutti voi