Roma 28 gennaio 2016
a cura del dott. Marco SalernoIl passo piu’ importante da compiere per riprendersi emotivamente dopo aver avuto una relazione con un/a narcisista e’ quello di mettersi al centro del proprio mondo, prendendo coscienza che non puo’ esserci altra persone se non se stesso che puo’ prendersi cura, rispettare e garantire protezione e stabilita’ emotiva. Trattare se stessi come vorremo che gli altri facessero con noi e’ l’unico modo per tenere lontano le persone che intossicano la propria esistenza con ricatti, manipolazioni e sensi di colpa. Dopo aver interrotto la relazione con un/a narcisista e’ indispensabile non farsi piu’ riagganciare e ritornare a verificare se la persona e’ cambiata per alleviare il senso di vuoto e la sua mancanza. Il narcisista patologico nella maggioranza dei casi non cambia mai. Quando e’ presente il desiderio di tornare ad avere una relazione con un narcisista si innesca un processo di scissione e di rimozione, secondo il quale si separano i ricordi negativi da quei pochi positivi e si rimuove tutto cio’ che ha fatto stare male, ricordando solo la sensazione di inebriamento e di piacere che le sue parole procuravamo quando raccontava quanto amava e teneva alla relazione. Tali parole pero’ non si sono mai tradotte in azioni e tanto meno hanno costituito la base per avviare un progetto di vita comune. Il ritornare sui propri passi su spinta della nostalgia e della mancanza puo’ essere evitato solo ricordando il dolore e le aggressioni verbali e fisiche ricevute, in questo modo si evitera’ di confondere la dipendenza e l’ossessione con la mancanza di un rapporto sano. Come si vive il periodo successivo alla fine di una relazione con un narcisista?
Il periodo che segue la fine di un rapporto con un narcisista e’ molto complesso e doloroso da attraversare, puo’ essere paragonato al disturbo post traumatico da stress. Il Disturbo Post Traumatico da Stress si manifesta come conseguenza di un fattore traumatico estremo, in cui la persona ha vissuto o assistito ad un evento che ha implicato morte, o minaccia di morte, una minaccia all’integrità fisica e psicologica propria o di altri. La risposta si caratterizza per paura intensa, sentimenti di impotenza e di paura, l’evento traumatico viene rivissuto frequentemente con ricordi spiacevoli che si manifestano sotto forma di immagini, pensieri, incubi, sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando, un disagio psicologico rispetto ad eventi che assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, irritabilità o scoppi di collera o pianto, difficoltà a concentrarsi, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. L’insorgenza del Disturbo Post Traumatico da Stress può presentarsi anche a distanza di mesi dall’evento traumatico e la sua durata può variare da un mese alla cronicità. I sintomi di chi vive il trauma da narcisismo assimilabili al DPS sono:
- Forte agitazione, paura, nervosismo, ansia, rabbia, senso di perdita, timore
- Perdita di appetito
- Depressione, scarso o nessun interesse nel raggiungere i propri obiettivi di vita, perdita di entusiasmo e nei casi piu’ gravi mancanza di volonta’ di vivere
- Difficolta’ nelle relazioni sociali, significativa diminuzione della socialita’, e paura di incontri con potenziali partner
- Comportamenti autodistruttivi come abuso di alcool e droghe, promiscuita’ sessuale, pensieri ossessivi, per attenuare il dolore della perdita
- Isolamento, diminuzione o azzeramento delle relazioni amicali e familiari
- Instabilita’ emotiva
- Significativa diminuzione delle strategie di coping (difesa): difficolta’ a prendere decisioni nella vita quotidiana, sentirsi travolti da sensazioni di disperazione, percezione di essere paralizzato e bloccato
- Disturbi fisici come cambi di umore repentino, indebolimento del sistema immunitario, scompensi ormonali, emicrania
- Disturbi del sonno: letargia o insonnia
- Pensieri ossessivi: pensare continuamente alla relazione con il narcisista, cosa fa , con chi sta, gli manco, mi pensa, ecc.
- Perdita di fiducia in se’
- Irritabilita’ e sensazione di perdere la testa
- Forte dipendenza dal narcisista pur sapendo che questa persona non e’ salutare per se’ ma allo stesso tempo incapacita’ di farne a meno
- Percezione di non riuscire a sopravvivere senza il narcisista
Quando si interrompe la relazione con un narcisista si acutizza la reazione di dipendenza e di ansia da separazione che diventa tanto piu’ forte quanto piu’ tempo trascorre dall’ultima volta che lo si e’ visto. Probabilmente dopo aver tentato piu’ volte di separarsi da un narcisista, pur non riuscendo nell’intento, perche’ il senso di solitudine e i pensieri ossessivi hanno spinto nuovamene verso lui/lei , si arriva ad immaginare che quello che si prova sia vero amore, poiche’ non si riesce a farne a meno ma in realta’ e’ solo dipendenza. Un amore autentico e’ un sentimento sano, sicuro, non ossessivo e reciproco dove non si viene svalutati e ricattati e soprattutto dove le parole sono seguite da azioni. L’unico modo per liberarsi da un narcisista e’ quello di evitare qualunque contatto con lui/lei e chiedere aiuto ad uno specialista per lavorare sulle proprie emozioni e pensieri disfunzionali che non consentono di interrompere questo circolo vizioso.
Quali sono i pensieri che rendono difficle separarsi da un narcisista?
- Nessuna persona si puo’ sostituire a te ed aiutare a liberarti da un narcisista, e’ una battaglia che devi condurre da solo/a
- E’ solamenete una perdita di tempo aspettarsi che il narcisista cambi o modifichi o riconosca i propri comportamenti; il narcisista non cambia
- E’ solo in tuo potere uscire dal tunnel emotivo in cui ti trovi e risalire
- Non credere di riuscire ad affrontare questa situzione
- Non immaginare alcuna alternativa alla relazione con il narcisista
- Il dolore della perdita e’ troppo forte per cui e’ meglio prendere quello che il narcisista da nella relazione (nulla, poiche’ il narcisista illude)
- Non riusciere ad accettare l’idea che la persona amata sia un narcisista senza possibilita’ di cambiamento
Bibliografia
M.T. Evans, Self care when recovering from narcissist abuse. www. Melanie Tonia Evans.com
Desidero ricevere questo articolo via email e se possibile i titoli di qualche testo che tratti il tema relaz con un narcisista…come troncare,come difendersi,come riconoscerli…perché si cade nella tela.grazie
Ottimo articolo.Purtroppo troppe persone sono attratte da soggetti problematici. http://Www.psicologaprincipe.wordpress.com
Salve,ho vissuto esattamente tutto ciò attraverso la relazione con la mia psicoterapeuta. Tutti i sintomi e le descrizioni fatte combaciano,ed ora mi trovo nella tremenda situazione di non saper decidere se affrontare l ultima seduta con lei oppure evitarla come la peste,disdicendo l ultimo appuntamento tramite mail.Ho il terrore possa riagganciarmi,sono in uno stato di confusione,dolore e sofferenza.
buongiorno
ho letto e apprezzato con attenzione tutti gli argomenti trattati da dr Salerno, tutti i vostri commenti e
desidero condividere la mia esperienza con chi ha avuto o ha una relazione con un narcisista manipolatore
prima di tutto voglio dire che ce la si fa ad uscire da questo tunnel, non bisogna arrendersi non bisogna cedere alla tentazione di ricontattare il carnefice, prendersi cura di noi e curare le ferite ricevute nell’anima.
la mia esperienza è stata “breve” ma intensa…circa 18 mesi di montagne russe & calvario. sentivo che c era qualcosa che non andava ma non mettevo a fuoco non riuscivo.
ho permesso tutto, consenziente e cosciente di tutto, avevo paura di perderlo, paura di perdere il nulla , mi aggrappavo ai primi 2 mesi di frequentazione in cui il mio aguzzino mi aveva fatta sentire speciale. io avevo bisogno di sentirmi speciale dopo anni di solitudine sentimentale e un matrimonio finito e quindi sono entrata nella sua tela tessuta da lui con vera maestria e precisione, a me sembrava il paradiso….
i primi segnali ha cominciato a mandarmeli il mio fisico, iniziando a dimagrire e cominciando a soffrire d’insonnia.
una persona invidiosa di tutto e tutti, senza sentimento e pietà.
ho fatto cose per lui di cui provo ancora vergogna, mi sono umiliata anche sessualmente, tutto per compiacere lui per la paura di perderlo.
non mi dilungo sulle dinamiche in quanto sono simili a tutti i casi che ho letto sul sito
poi per fortuna ho deciso di occuparmi di me e della mia salute perché in 12 mesi sono dimagrita 10kg.
cercavo spiegazioni patologiche ma dagli esami non risultava nulla, poi ho iniziato a non mangiare più se non quando ero con lui. non dormivo più e mi sentivo come una pezza da piedi. poi di colpo la mia bambina di 8 anni che lo ha conosciuto purtroppo, mi ha parlato dicendomi che a lei non piaceva quella persona che era troppo cattiva, lei è il mio angelo io non ero accorta di come la trattava male come la offendeva e spero di riuscire a perdonarmi questa leggerezza…in quanto ero presa a non deludere lui, ad adorarlo.
dopo quasi un anno di osservazione e di giusitificazioni ai suoi comportamenti ho chiuso la relazione e ne sono stafelice. attualmente peso 40kg. sono una persona sana empatica che sorride alla vita e voglio rimettermi in forza per me stessa e per lamia bambina
una domanda vi rivolgo : quali tipi di sentimento riescono a trovare questi individui così malati?
grazie
trilli ho letto la tua storia ed è esattamente la mia
uguale identica…ho letto con i brividi …
anche io dimagrita anche io insonnia anche io mangiavo solo con lui…anche io con la mia bambina ..uguale
io sono in una fase critica, è passato un mese da quando l ho lasciato ma ancora è presente nella mia sfera emotiva. nn so quanto tempo ci vorrà.
questi individui non provano sentimenti autentici credo che facciano tutto per un tornaconto personale, non si accontentano mai sono sempre alla ricerca del meglio per loro. una persona normale i sentimenti li manifesta anche in piccoli gesti senza dover parlare, loro invece recitano un copione, sono vuoti dentro, un buco nero
Purtroppo anche io ho vissuto più o meno la stessa esperienza… Ho 24 anni e ho conosciuti il narcisista a 19… 5 anni insieme, aggrappato alla bellezza del primo mese di relazione (forse 2) l’ho idealizzato, quando sbagliava lo giustificavo io, più per me stesso che per lui… Quando ci siamo messi insieme stavo bene, poi ha cominciato a svalutarmi, prima esteticamente poi emotivamente… Sono passato da pesare 65 kg a pesarne 50 per poi pesarne 70 o più perché ogni giorno aveva un modello ideale di ragazzo diverso…
Spezzo una lancia a suo favore: luì non ha mai finto, o almeno, ha finto solo nel primo mese poi é uscito allo scoperto per ció che era, ma per me ormai era impossibile lasciarlo… mi ha manipolato soprattutto sessualmente con stati di “astinenza” e svalutazione a svalutazione di se stesso, al desiderio di altre persone che ai suoi occhi fossero migliori di me…ha sempre giustificato questa mancanza come “mancanza sua di autostima” e “problemi legati al suo fisico” che di conseguenza non gli permettevano di avere una vita sessuale (che inizialmente era perfetta)… a distanza di 2 mesi della rottura lo trovo su app di incontri con foto di nudo… Sono in piena fase di gelosia/sofferenza/ paura di non riprendermi ma credo di avere qualcosa che lui non ha.. la speranza di avere una vita migliore e di essere una persona migliore
Cara Trilli leggevo con i brividi il tuo racconto perché è esattamente ciò che è accaduto a me… Quando l ho conosciuto sembrava perfetto, bello, amorevole, pazzo di me. Mi adulava essendo il una bella ragazza al punto da dirmi “ma io non posso credere di stare con te, quanto sei bella che ci fai con uno come me…?”Successivamente nei mesi anche solo per aver osato avere amici e vita sociale ho subìto svalutazione, minacce, cattiverie… la mia vita era diventata un incubo ma io non potevo fare a meno di lui, era la mia droga. Ero una bella ragazza quando mi ha conosciuta, solare piena di amici, esuberante… Dopo solo un anno ero uno scheletro che camminava per strada, spenta, asociale ed avevo anche paura di salutare gli amici perché se poi lui lo veniva a scoprire mi minacciava di farmi male… E dire che quando lo conobbi la sua ex mi contattò dicendomi di scappare perché gli aveva rovinato tre anni di vita e che aveva subìto anche lei minacce e stalking successivamente alla fuga da quest’essere ignobile… Non le credetti. Oggi dopo 4 anni di incubo e tira e molla e svalutazione e bugie e lesioni dell ‘anima e ultimamente non solo, ho deciso di dire BASTA. L ho lasciato un anno fa ma ho dovuto subìre stalking cyber e non, telefonate incessanti sul posto di lavoro, minacce, ho dovuto cambiare numero di telefono e bloccare ogni suo possibile contatto con me anche se creava falsi profili per controllarmi e manipolarmi. Sono stata dai carabinieri diverse volte senza avere il coraggio di denunciarlo. Ad oggi sono due mesi che ho attuato il NO CONTACT con grandi sforzi xchè ha provato a chiamare in ufficio ma al suono della sua voce ho sempre chiuso il telefono, stavolta BASTA. Già sorrido di più, ho nuovi amici che mi vogliono bene e sto tornando solare più che mai, tra alti e bassi…. E’ stato un incubo. Scusate se mi sono dilungata ma voglio lanciare un messaggio a tutte coloro che hanno amato e amano un narcisista: è DIPENDENZA LA NOSTRA, OSSESSIONE. L’AMORE NON E’ QUESTO, DOBBIAMO SVEGLIARCI E AMARCI NOI STESSE! Mi manca ancora certo, perché penso che nessuno avrà più i suoi occhi e il suo sorriso ma come dice il Dott. Salerno era solo un’illusione, una maschera, un falso. Se solo avessi ascoltato la sua ex adesso non sarei qui, ma chissà forse certe esperienze accadano affinché noi impariamo ad amarci di più e non commettere più gli stessi errori. Io continuerò con il NO CONTACT, lui già a mollato un po’ la presa… Poverina la prossima, spero possa esser più forte di me.
Salve a tutti, sono Gabriele e vado quasi cntrotendenza: sono io la vittima, uomo, di una ex moglie narcisista. Riscontro nei minimi particolari la mia storia leggendo l’articolo e le risposte di tutte voi che avete ovviamente tutta la mia comprensione come uomo “sano”. Se può servire vorrei dare il mio piccolo contributo: se ne esce di certo, è difficile perché in realtà bisogna abbandonare l’idea e/o l’aspettativa che la nostra mente e anima sana si è fatta del partener narcisista e non perché si lascia il partner nascisista in se. Per mia fortuna sono sempre stato una persona forte risolutoria e decisa e mai gelosa….eppure ci sono cascato mi ha imbambolato fino a che un giorno la mia consapevolezza ha preso il sopravvento e mi ha detto “guarda, osserva, elabora e agisci rispetto alla realtà dei fatti che è l’unico mondo in cui ci è consentito vivere”. Ho chiuso e affrontato tutte le fasi. I miei alleati? Lo sport (amore per me stesso) gli amici veri (che mi amano) i famigliari (che mi amano) la carriera (che mi gratifica). Insomma mi sono amato e fatto amare. Fate ciò che la parte attiva di voi può fare per voi, leggete, riflettete scientificamente con l’aiuto dei vostri cari. Non curatevi di ciò che potrà fare, dire ecc, è una persona non in equilibrio non ne avrà vinta una. Mia ex moglie ha tentato di togliermi il bambino chiedendo in tribunale di ridurre le visite… in contropartita …. è andata a finire che me l’hanno triplicate. Agite a norma di legge, lasciate che siano le istituzioni, laddove necessario, a decidere, abbiate fiducia nelle regole scritte e del buon senso della vostra mente. Sono oggettivamente le strade giuste da percorrere quindi quelle che porteranno a destinazione. Un augurio per tutte voi.
Gabriele
Grazie Gabriele per la tua testimonianza.
La mia storia e’ simile a tutte le altre: 20 anni insieme con tutte le bugie, le manipolazioni, l’isolamento. Ora sono nella fase ‘separazione giudiziale’, nonostante il mio tentativo di chiudere civilmente con la consensuale, e temo possa applicare la sua arte anche lì, e questo mi spaventa. Spero veramente di svegliarmi al più’ presto da questo incubo. Mai avrei creduto che esistessero questi mostri.
Mi auguro e vi auguro di ricominciare a vivere.
Valeria
Sento le stesse cose che hai scritto tu…..è un incubo a occhi aperti
Ciao a tutti..leggo purtroppo con molto stupore la facilità con cui certi individui riescano a ferire e a fare del male al prossimo. Non so se la mia storia possa essere paragonata alle vostre ma sicuramente la sofferenza e gli strascichi di dolore che mi ha causato e che mi sto portando dietro sì. Ho finito da pochissimo una relazione con un individuo (definirlo uomo sarebbe troppo) che sotto molti punti di vista rientra nella descrizione dell’articolo qua sopra riportato e nei vostri racconti. Ho conosciuto il “mio lui” in un periodo poco piacevole della mia vita..avevo appena finito una storia importante e stavo cercando piano e a fatica di riappropriarmi di me stessa, dei miei spazi, dei miei amici ma soprattutto della mia serenità.Lui è arrivato come un fulmine a ciel sereno e mi ha letteralmente sconvolto la vita. Mi ha fatto credere di essere finalmente la persona che avevo desiderato per tanto tempo..si è fatto confidare i particolari più tristi e dolorosi della mia precedente storia, ha finto di aprirsi e raccontarmi alcuni particolari della sua vita per far sì che io raccontassi i miei.. faceva progetti, usava parole importanti, mi spiazzava con dei gesti da bravo ragazzo, da persona veramente innamorata e in poco tempo io sono stata sua. Non vedevo più nulla se non lui..i difetti che prima notavo a mente lucida ad un certo punto erano scomparsi..lui era il sole..amavo tutto di lui anche quello che non avrei dovuto.Ho avuto anche io campanelli d’allarme ma gli ho ignorati perchè cercavo sempre di giustificarlo..Poi d’improvviso il buio più totale. Si è trasformato in una persona crudele, fredda, egoista e soprattutto priva di rispetto. La persona di cui mi ero innamorata è completamente scomparsa. La mia unica fortuna forse a differenza delle vostre storie è che, arrivando da una relazione precedentemente “dannosa”, ho capito che lui stava cambiando e ho affrontato subito la situazione arrivando a mettere (con estremissima sofferenza) un punto a tutto. Oggi sono fuori dalla relazione ma purtroppo non sono ancora “fuori da lui”..la mia mente torna a lui..a noi..la serenità che avevo piano piano riconquistato sembra sparita e sto davvero facendo una fatica infinita a tenere le distanze..Lo odio ma una parte di me lo sta ancora giustificando e vuole credere sul serio a tutte le sue bugie. Ho perso anch’io peso e soprattutto ho perso quella felicità che avevo ritrovato. Ma io non voglio arrendermi!Non voglio dargliela vinta. Voglio credere che prima o poi tutto possa passare nella vita..che prima o poi individui come “loro” non avranno più occasione per fare del male a qualcuno perchè si ritroveranno soli come meritano. La vita va avanti e sono convinta che in tanta sofferenza possa comunque riservarci qualcosa di bello. Lavoriamo su noi stessi..amiamoci di più..mettiamo noi e le persone che realmente amiamo al primo posto..perchè finchè non impareremo a fare questo saremo prede facili di esseri che fiutano il nostro bisogno d’amore e che poi finiscono per sbranarci!Non facciamogli prendere il nostro sorriso..non si meritano questo privilegio!!!
Buongiorno a tutti.
Articolo molto dettagliato e corrispondente alla realtà.
Ora comprendo perchè mi trovo in un periodo di profonda sofferenza, diverso dagli altri casi di chiusura di una relazione. La mia ex compagna presenta esattamente le caratteristiche indicate nell’articolo.
Dopo un periodo iniziale stupendo, caratterizzato da un amore smisurato e da un feeling sessuale senza precedenti, è iniziata la fase delle umiliazioni sistematiche. Non ricordo un giorno , in 6 mesi , passato con tranquillità dalla mattina alla sera, senza un episodio doloroso..
Mi ha messo sotto controllo il telefono (lei aveva accesso a tutti i miei messaggi, telefonate , mail); Mi ha messo un chip in auto per poter seguire ogni mio movimento. La sua ossessione era quella di entrare a gamba tesa nella relazione con i miei figli e ogni volta che mi allontanavo qualche ora al week end per poterli visitare scattava il ricatto : quando torni non so con chi saro’ e a che ora tornero’.. Mi era impossibile uscire anche a mangiare una pizza con un vecchio amico in quanto ritenuto potenziale rischio di distrazione. Spesso mi arrivava una videochiamata whattsup senza alcun preavviso in modo che potesse vedere dove mi trovassi e con chi fossi. In caso di mancata risposta scattava la punizione (ricatti, silenzio ecc).
Infine , ogni sera suonava il disco rotto: la colpa della distruzione di questo “amore” era solo ed esclusivamente mia perchè ero senza palle per il fatto di non entrare in guerra con la mia ex moglie nonchè madre dei miei figli. Quando ho provato ad andarmene da casa sono stato picchiato, e mi ha distrutto alcuni effetti personali (cellulare e pc).
Me ne sono andato dopo la peggiore delle umiliazioni che un uomo puo’ subire, ossia dopo essere stato disprezzato anche per come mi comportavo a letto (lo stato d’animo in cui mi trovavo mi portava a non sentire piu’ il desiderio di lei come all’inizio).
Consiglio a tutti gli uomini di leggere questo articolo e di troncare la relazione ai primi segnali. Altrimenti ci si troverà come in un fosso profondo da cui risulta impossibile uscire.
ps. Per 6 mesi ho pressochè sostenuto interamente le sue spese (affitto, impegni vari, spese quotidiane) ma cio’ era dovuto e comunque non compensava, a suo dire, l’estremo dolore che le procuravo per la mia mancata volontà di farle frequentare i miei figli.
Si tratta di donne pericolosissime che possono davvero creare danni irreparabili ad un uomo..
io non so più a chi chiedere aiuto. mi sto facendo seguire da una psicoterapeuta, pensavo anche di esserne uscita da quando non l’ho più sentito a luglio. L’anno scorso mi aveva iscritta in un gruppo ciclistico, nel quale io sono voluta rimanere. Ora in prossimità della cena del gruppo ho saputo che lui porterà un’altra, che ovviamente aveva pensato bene di mostrarmi la stessa giornata nella quale siamo partiti per le dolomiti, per farmi del male credo. Ora ha intenzione di iscrivere anche lei nel gruppo. Ho il terrore di quella cena, il terrore di incontrare i suoi occhi. Sono presa dall’ansia e dagli attacchi di panico e non so come uscirne.
Salve ho scritto già tre volte,vorrei tanto che qualcuna di voi mi aiutasse essendo anche io vittima di un coglione narcisista,non so se quelli di prima li avete letti,io mi chiamo Francesca e ho 40 anni sposata due figli il coglione anche esso sposato e ha 49 anni ed è nonno,io lo conobbi ad agosto perché lui fa il fisioterapista e me lo hanno consigliato per i dolori che ho,dal primo momento che venne avendo avuto problemi con mio marito mia suocera lui mi guardava e mi diceva ma che hai devi stare tranquilla,mi accarezzava insomma faceva di tutto per farmi cadere,ma io allora non caddi tutto è successo a gennaio quando lui venne per in altro massaggio e dicendomi all’ orecchio tu sei bella dentro e fuori mi dava coraggio per i problemi che avevo tutto,io caddi nella sua rete perversa e manipolatore di merda,avevo sempre voglia di stare con lui,di baciarlo abbracciarlo e lui pensava Ad altro,toccarmi e lui voleva il sesso ma io no,insomma due mesi in cui io ero annullata non esistevo il mio mondo ha girato in torno a lui non ha mai capito chi fossi all inizio tutto amorevole e poi nei mesi di allontanava e se gli dicevo qualcosa di arrabbiava e inveiva su di ME non sono mai riuscita a lasciarlo vado da una pisicologa perché queste persone di distruggono tutto il modo di vivere di esistere,tra ieri e oggi l ho riempito di parole perché sono a pezzi.ed è come se mi sentissi vuota dentro vi prego per la terza volta aiutatemi qualche donna mi dia consigli vi prego.
tutto vero.
abbiamo chiuso definitivamente da un mese (e stavolta finalmente ha un’altra, così non tornerà da me), gli ho fatto calare la maschera.
bene, ok. ma a me quando passa tutto questo disturbo post traumatico da stress??? non ne posso veramente più di stare troppo spesso male..