+393474661496 Via della Frezza 44, 00186 - Roma dottmarcosalerno@gmail.com

La presenza di un narcisista maligno in famiglia: effetti e conseguenze relazionali

Roma 2 luglio 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

I comportamenti che caratterizzano la famiglia narcisistica sono: isolamento, rabbia, proiezione, svalutazione, gaslighting, triangolazione, distorsione cognitiva, campagne diffamatorie, suicidio.  Uno degli aspetti più insidiosi e distruttivi della vita di una famiglia narcisistica e’ l’isolamento. I membri della famiglia sono tagliati fuori da ogni tipo di sostegno esterno perché sono veramente poche le persone che comprendono che cosa sia il narcisismo. Inoltre, i narcisisti lavorano attivamente per alienare i loro compagni e i loro figli dal mondo esterno, tra di loro, edalla propria percezione della realtà. Questo tipo di isolamento e’ dovuto al fatto che i narcisisti preferiscono tenere i membri della famiglia tagliati fuori dal mondo esterno per controllarli meglio ed indebolire le loro resistenze. Controllano attentamente quale tipo di informazione viene fornita agli altri e scoraggiano le relazioni con persone che vedono come minacce alla loro “facciata”. Arrivano ad Influenzare negativamente le relazioni di sostegno che i membri della loro famiglia potrebbero avere con parenti, amici, insegnanti, colleghi, ecc. come un modo per assoggettarli al loro volere.

Per quanto riguarda l’isolamento dei componenti della famiglia tra di loro, il narcisista li divide in modo conscio o inconscio al fine di conquistarsi un ruolo primario. Uno dei metodi più usati è quello di minacciare i bambini prendendosela con alcuni e favorendone altri. Cercano anche di creare una atmosfera minacciosa e competitiva che costringe i membri della famiglia a rivaleggiare tra loro per ottenere approvazione o per evitare di essere attaccati. Attacco che può prendere le forme della rabbia, del ridicolo , della svalutazione o della  vergogna. I narcisisti vogliono anche distruggere l’autostima e la propria connessione con la realtà. Fanno azione di gaslighting in modo sistematico nei confronti dei componenti della famiglia, mettendo in discussione o negando le loro percezioni e opinioni e proiettando il loro ragionamento corrotto su di loro. Ciò crea una dissonanza  cognitiva e un conflitto tra ciò che la persona ritiene essere vero e ciò che il narcisista afferma che  stia accadendo, cosa che è fonte di confusione e dubbio e rende ancora più suscettibili a manipolazioni.

 

La rabbia, sia che si presenti in forma attiva o passivo – aggressiva,  guida la vita del narcisista e influenza la vita della famiglia. Molte persone, facilmente irascibili, possono di solito presentare emozioni di stress e di noia che conducono ad uno stato piùo meno apertamente  combattivo ma le persone emotivamente sane mostrano segni premonitori della loro frustrazione e possono tentare di comunicare i loro sentimenti prima di arrivare ad esprimere una rabbia incontenibile. Al contrario, la rabbia del narcisista è sempre in superficie e pronta ad esplodere alla velocità della luce. In particolar modo, il narcisista di tipo esibizionista, salta tutti gli stadi ed è capace di passare rapidamente ad una rabbia devastante come un tornado che spesso sfocia in violenza fisica. In aggiunta al trauma che provocano, i narcisisti raramente chiedono scusa edifficilmente sono pronti a riconoscere la loro rabbia, essi invece proiettano il loro comportamento irrazionale su coloro che hanno traumatizzato (che di solito è il bambino capro espiatorio o il compagno/a), aumentando a dismisura l’angoscia della persona abusata. I narcisisti agiscono con un terribile livello di ipervigilanza che, ironicamente, generano anche negli altri. La loro sensazione di vulnerabilità emotiva e la loro grandiosità compensativa e’ così intensa che sono sempre sulla difensiva contro eventuali umiliazioni che continuano ad interpretare come esperienze reali. I membri della famiglia,di conseguenza, sono sempre in allerta, cercando di capire come placare il narcisista e, se possibile, prevenire il confronto e la sua deflagrazione. Una delle sfide più grandi nel gestire la rabbia del narcisista è quella di disimparare l’abitudine di rimproverare sé stessi. I mantra del narcisista sono: è colpa tua o tu mi hai costretto a farlo. E’ molto probabile che si arrivi a mettere in dubbio sé stessi di fronte a questi comportamenti fino ad  assumersi la responsabilità per azioni compiute dal narcisista e che sono state subite.

I ruoli familiari nella famiglia narcisista

 

 

Roma 22 giugno 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Di solito nella famiglia narcisista può esserci uno o entrambi i genitori narcisisti come anche uno dei figli. Il narcisista e’ il tiranno della famiglia intorno al quale tutti girano, affannandosi a far fronte a questa situazione al meglio delle loro possibilità. Potrebbe esserci anche uno “sciame” di narcisisti nella famiglia allargata (nonni e parenti). Essi possono esprimere il loro narcisismo nel dominio esibizionista ed auto incensatorio o in manipolazioni più celate di tipo passivo aggressivo. Sono soprattutto egoisti ed insensibili ed in casi estremi maligni e violenti.

Entrambi i genitori narcisisti

E’ abbastanza frequente trovare genitori narcisisti nella stessa famiglia, in questo tipo di relazioni, uno dei due può combattere apertamente il ruolo conflittuale mentre l’altro il ruolo del ragionevole, gentile e premuroso o la routine della vittima di lungo corso o variazioni sul tema. Un genitore può essere narcisista e l’altro danneggiato mentalmente o emotivamente, presentando stati di ansia, depressione, borderline, ossessivo compulsivo o fare uso di sostanze. I figli in queste dinamiche possono accusare il genitore palesemente narcisista e negare il comportamento disfunzionale dell’altro poiche’ vedere entrambe le figure come patologicamente egoiste e disturbate, e’ una realtà eccessivamente difficile da sostenere. Spesso questa confusione può persistere fino all’età’ adulta con figli adulti che potrebbero idealizzare il genitore buono e vederlo come vittima. In alcuni casi un “facilitatore” può essere un narcisista segreto (covert), impressionato dalla fiducia apparente e dal successo esteriore di un narcisista esibizionista (overt). O il narcisista segreto può procurarsi soddisfazione sociale e approvazione nel gestire la personalità difficile ed egoista del narcisista esibizionista. In questo tipo di relazione, il narcisista facilitatore può presentarsi come  vittima,  buono,  leale, ragionevole che merita di meglio ma in realtà e’, nel profondo, egoista e sfruttatore.  Quando entrambi i genitori sono narcisisti si supportano a vicenda o sostenendo o negando la loro condotta negligente verso i loro figli.  I facilitatori del narcisista possono essere il partner, i parenti, amici o colleghi. In molti casi il principale facilitatore del narcisista e’ il figlio preferito a cui viene attribuito illusoriamente il ruolo di essere l’unico a poter assciurare la felicità dei genitori.  Questi figli, spesso costruiscono la loro identità intorno alle richieste del genitore, sforzandosi costantemente di piacere e di tranquillizzarli. I partner compiacenti sostengono il narcisista e il suo comportamento offensivo, accettando senza domande, la sua versione della realtà, ripulendo i danni che fa, chiedendo scusa al loro posto mentre assorbono l’offesa e le violenze del narcisista. Essi possono sentirsi confusi dai messaggi paradossali del narcisista, poiché sono presi dal voler evitare il conflitto e gestire la confusione del rapporto. Vivono costantemente nell’illusione di essere i soli a capire il narcisista e a poter far fronte ai suoi bisogni. Rendono possibile l’abuso narcisistico mantenendo lo status quo disfunzionale. Permettono la narcisista di evitare le conseguenze delle sue azioni e impendiscono alla famiglia di liberarsi da questa situazione disfunzionale. Dato che il narcisismo tende a replicarsi in ogni generazione, dove ci sono genitori narcisisti ci sono anche nonni, zii e cugini narcisisti. (Leggi anche: Genitori manipolatori)

 

Il capro espiatorio

I genitori narcisisti proiettano la loro vergogna e l’odio verso sé stessi sul capro espiatorio. Questi porta su di sé la colpa per le sfortune della famiglia  e così facendo permette che si eviti di guardare al reale contenuto dei problemi. Questo tipo di bambino può essere il traditore che scopre la verità e si oppone al narcisista, mette in dubbio il sistema familiare oppure il ribelle arrabbiato che si comporta in questo modo e si mette spesso nei guai. Il comportamento dei familiari nei confronti del bambino “capro espiatorio” può variare dalla partecipazione attiva nell’abuso verso il capro espiatorio fino a simpatizzare passivamente con lo stesso e tentare di difenderlo. Se il capro espiatorio eccelle o il bambino d’oro delude, i genitori possono elevare il capro espiatorio al rango di bambino d’oro, status che quest’ultimo può abbracciare, accettare con ambivalenza o rifiutare completamente in base a quale sia la sua percezione della disfunzione familiare. Come conseguenza del senso di colpa attribuito ai capri espiatori, essi portano su di se’ un senso di colpa profondo, di dubbio, hanno tendenze auto distruttive che possono metterli in grande difficoltà in età adulta. Mentre i capri espiatori possono essere perseguitati dalle difficoltà, sono anche quelli che hanno più probabilità di rompere con le disfunzioni familiari. La loro condizione di outsider, se combinata con una notevole forza interiore e una indipendenza di vedute, può motivarli a confrontarsi con le dinamiche familiari e a cercare una maggiore comprensione e cura da adulti.