Roma 28 ottobre 2013
A cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta umanistico integrato a Roma
L’adolescenza e’ una delle fasi della vita piu’ difficili da affrontare, soggetta a radicali modifiche psicofisiche e caratterizzata da un forte bisogno di conoscersi e di dare un senso alla propria esistenza. I figli in questo periodo iniziano ad abbandonare il regno dell’infanzia dove i genitori erano i regnanti assoluti, figure uniche di riferimento, portatori di una verita’ indiscutibile, per incamminarsi lungo un percorso, la cui meta e’ ancora sconosciuta ma allo stesso tempo fortemente desiderata. Il passaggio da bambino ad adolescente ha come obiettivo quello della costruzione di una nuova identita’ che deve fare i conti con lo sviluppo fisico e sessuale, confrontarsi con il bisogno di individuarsi, di scopririsi e di definire nuove relazioni con il gruppo dei pari. Pur scalpitando in ogni modo per allontanarsi dai genitori, l’adolescente ha ancora bisogno della loro guida, essi si trasformano da figure accudenti dell’infanzia, grazie a cui il bambino dava un senso alla realta’ tramite gli occhi degli adulti, a pilastri di sostegno e di contenimento nei momenti di crisi, ancore di salvezza a cui appigliarsi quando gli urti della crescita diventano troppo forti, per poi riprendere il cammino da solo. I comportamenti provocatori dei figli adolescenti sono da leggere come richieste di sostegno e di ascolto che il genitore ha il dovere di comprendere per non farlo sentire solo e per monitorare il suo sviluppo.