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Empatia e narcisismo: una convivenza impossibile

 

Roma 29 marzo 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Le caratteristiche del narcisismo patologico si possono sintetizzare nella mancanza di un interesse autentico per il mondo e le persone, per la presenza di stati mentali di vuoto e un generale impoverimento affettivo, una incapacità di stabilire relazioni interpersonali, un egocentrismo smisurato caratterizzato da una eccessiva preoccupazione per il proprio valore e per come si viene considerati dagli altri e un incontenibile bisogno di essere riconosciuti. Pinkus e Lukowitsky (2010) hanno identificato due tipologie di narcisismo, quello grandioso e vulnerabile, ognun dei quali può  declinarsi in una modalita’ overt e covert.

Narcisismo grandioso: prevalgono i sentimenti di superiorità e di disprezzo per gli altri, il comportamento può essere arrogante e prevaricante senza prendere in considerazione gli effetti sugli altri, utilizzati come fonte di ammirazione. Gli aspetti di fragilità sono presenti ma negati in ogni modo e nella maggior parte inconsapevoli.

Narcisismo vulnerabile: prevalgono la vergogna e il senso di umiliazione, l’iperattenzione al giudizio altrui, l’evitamento delle situazioni che potrebbero implicare un giudizio negativo. A questo si aggiunge una falsa umiltà, compiacenza e un artificioso interesse per la vita altrui. La grandiosità e l’invidia vengono nascoste e vissute in fantasie nelle quali l’autoaffermazione narcisistica si trasforma in rivalsa.

Alla base di entrambe le manifestazioni narcisistiche vi e’ l’assenza di un senso di identità stabile e una difficile regolazione dell’autostima che determina nella maggior parte dei narcisisti, fluttuazioni tra aspetti di grandiosità  e di vulnerabilità’. Il DNP non e’ una condizione statica della personalità ma un processo dinamico, attraverso cui l’individuo cerca di regolare in modo disfunzionale l’autostima. Crea un esagerato senso di unicità ed importanza, le strategie utilizzate sono funzionali a perseguire il successo, a ottenere una conferma dell’immagine grandiosa di se’ e ad evitare le disconferme rispetto alle quali il narcisista può reagire con violenza ed aggressività.

Secondo il modello della dinamica narcisistica proposto Morf e Rhodewalt (2001), definito dynamic self regulatory processing model of narcisissism, il narcisista persegue il mantenimento della propria identita’ grandiosa attraverso processi interpersonali ed intrapersonali come se  non riuscisse mai a convincersi realmente del proprio valore, per cui ha un costante bisogno di conferme. Le strategie utilizzate per perseguire questo scopo sono altamente disfunzionali e controproducenti. Tra quelle interpersonali rientrano la svalutazione, tattiche auto incensatorie e il dominare sempre sugli altri. Tali comportamenti in realta’ inducono in chi sta loro vicino, reazioni opposte a quelle auspicate. Tra le strategie intrapersonali si annoverano la costante attribuzione a sé dei successi, il ricondurre all’esterno gli insuccessi che determinano l’instabilità’ dell’autostima e peggiorano le relazioni interpersonali e l’idea che gli altri si fanno su si sé, creando aspettative irrealistiche. Alla base dell’uso di queste strategie, che sortiscono un effetto contrario a quello sperato, vi e’ una profonda incomprensione da parte del narcisista dell’altro e di sé.