Roma 19 luglio 2021
A cura del dott. Marco Salerno
Tutti i narcisisti bramano il controllo e ricorrono a metodi di controllo differenti che variano per intensità ed effetti, arrivando fino ad indurre la vittima a dubitare della propria sanità mentale. I metodi di controllo sono:
- Il trattamento del silenzio: fa finta di non sentire o se ne va durante la conversazione soprattutto se riguarda qualcosa che e’ importante per il suo interlocutore. Il trattamento del silenzio e’ una modalità di delegittimazione, nega una risposta e non presta attenzione al fine di far sentire gli altri insignificanti. Maggiore e’ la sofferenza della vittima maggiore e’ il senso di potere e controllo che il narcisista avverte nei confronti della sua vittima. A questo si accompagna un linguaggio del corpo opprimente, un atteggiamento altezzoso, con uno sguardo profondo e freddo. Quando il suo interlocutore chiede al narcisista la ragione del suo comportamento, lui risponde in modo colpevolizzante al fine di sentirsi potente.
- Il vittimismo: alcuni narcisisti raccontano storie strappalacrime, fallimenti e sventure per far leva sull’empatia altrui. A lungo termine la vittima vive situazioni che sembrano prove di lealtà, molto probabilmente passa gran parte del tempo a sostenere il suo partener per fargli sentire quanto é unico e speciale. Non importa quanto sostegno gli viene dato perché il narcisista fa sentire chi gli sta vicino di non avere mai fatto abbastanza.
- L’umiliazione pubblica e la critica: il sarcasmo e la presa in giro sono strumenti che il narcisista usa per un vantaggio personale, quando reagisce in pubblico sostiene che le sue frasi sono solo uno scherzo o finalizzate ad aiutare l’altro o peggio che se lo e’ meritato. Il narcisista alimenta il proprio ego schernendo la vittima, ottenendo il controllo suscitando una reazione emotiva.
- Drammi e storie: può inventare storie solo per provocare una reazione emotiva, cerca le fragilità altrui per attaccarli dato che le reazioni della vittima sono una conferma del suo potere, facendolo sentire importante. A chi si ribella alle sue manipolazioni, il narcisista proietta la sua aggressività sulla vittima, accusandola di essere aggressivo.
- Stimolare la paura: il narcisista ricorre a previsioni per sostenere quanto le cose vadano male, pronostica gli effetti delle azioni della vittima sostenendo che le sue azioni provocano danni a lungo termine. Il narcisista intimidisce e sabota le sue vittime per ottenere un proprio vantaggio,vuole che ci si rivolga solo a loro, considerandosi una autorità.
- Segretezza: il narcisista sostiene che a volte protegge la sua vittima per il suo bene ma in realtà nasconde qualcosa che potrebbe distruggere la sua immagine illusoria di superiorità, come dipendenze, storie di abusi e violenze, problemi legali. Non e’ insolito che il narcisista chieda alla vittima di chiudere un occhio sugli abusi e le ingiustizie da lui portate a termine, aspettandosi che non venga mai detto a nessuno come si comporta.
- Gaslighting:é una forma di manipolazione psicologica quando il narcisista semina il dubbio nella memoria del partener, nella percezione e la sua sanità mentale. Il narcisista destabilizza la vittima invalidando la sua esperienza paragonandola con la propria visione della realtà. Diffonde informazioni false e attua una campagna diffamatoria al fine di instillare paura e far credere che la sua prospettiva sia l’unica per valutare una situazione. Spesso le informazioni che il narcisista propone sono non verificate e spacciate per assolute al fine di attuare il controllo su chi si relaziona con lui. Le strategie di manipolazione includono: non dire tutta la verità, fare generalizzazioni, insistere su una versione parziale degli eventi, alterare il resoconto delle conversazioni, omettere particolari importanti per screditare la vittima. Il narcisista gaslighter spinge la vittima all’isolamento quando questa cerca aiuto all’esterno, boicottando influenze esterne.
- Doppio legame: il narcisista fa in modo di avere ragione indipendentemente da quello che la vittima dica o faccia. Il doppio legame si presenta anche quando il narcisista lancia due messaggi opposti, uno implicito l’altro esplicito e qualunque cosa la vittima faccia, risulta sbagliato.
- Proiezione: il narcisista proietta i suoi difetti sulla vittima, provoca vergogna e senso di colpa negli altri per nascondere i propri difetti al fine di mantenere il controllo delle dinamiche della relazione. Il narcisista non riesce a sostenere i propri difetti per cui li proietta sugli altri pur non riconoscendo di attuare la proiezione che e’ una manifestazione del suo fragile io.
- Confondere le conversazioni: il narcisista sente il bisogno di dominare per cui devia dal tema centrale della conversazione al fine di manipolare l’altro.
- Invalidazione: una delle strategie chiave del narcisista e’ l’invalidazione del punto di vista altrui che non accetta, scaricando sugli altri le loro colpe.
- Problema/reazione/soluzione: il narcisista e’ abile nella strategia di creare un problema nella sua vittima per poi offrile una soluzione che va a vantaggio del narcisista e che si conclude con la vittima che si grata di essere stata salvata. Spesso calmano la loro rabbia in conversazioni accese al fine di far sembrare la vittima una persona aggressiva e squilibrata cosicché la vittima si senta sopraffatta emotivamente mentre loro restano calmi.
Attraverso le strategie di manipolazione sopra elencate, il narcisista usa lo stato emotivo della vittima come strumento di oppressione, ricorrendo all’invalidazione, alla proiezione e al gaslighting per generare nella vittima uno stato di caos emotivo. Una volta che la vittima e’ completamente esasperata e sopraffatta, il narcisista sostiene che le reazioni della vittima sono la causa di tutti i suoi problemi. A questo punto la vittima inizia a credere di essere causa del problema, dal momento che il narcisista appare calmo ed equilibrato e a meno che non chieda aiuto ad uno specialista, la vittima continua a chiedersi cosa puo’ fare per cambiare il comportamento del narcisista, cadendo in una spirale di ricatto, senso di colpa e speranza del cambiamento.