Roma 24 ottobre 2016
A cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma
Il tema del narcisismo e’ uno degli argomenti piu’ sentiti e diffusi in questo periodo storico, probabilmente a causa di una maggiore consapevolezza del disagio psichico e della possibilita’ di confrontarsi con persone che vivono esperienze simili alla propria e a un piu’ facile accesso a letture sul tema. Inoltre finalmente si e’ in grado di dare un nome ad un fenomeno sempre esistito ma non semplice da identificare. Spesso si parla di narcisismo anche impropriamente, in una ottica colpevolizzante, dimenticando che chi e’ ha il disturbo narcisistico di personalita’ e’ una persona che presenta anche un alto grado di sofferenza emotiva. Con questa affermazione non voglio dare adito a giustificazioni di sorta per chi adotta un comportamento spesso distruttivo e manipolativo nei confronti di chi incappa sul loro cammino ma solo fornire alcuni stimoli di riflessione per responsabilizzarsi nella scelta delle persone con cui intrecciare relazioni e adottare una serie di accorgimenti protettivi. Per facilitare il riconoscimento del disturbo narcisistico e’ utile conoscere i criteri diagnostici che consentono di identificarlo, facendo riferimento al DSM 5, manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Il criterio distintivo di chi presenta il disturbo narcisistico di personalita’ e’ uno schema pervasivo di grandiosita’ sia nella fantasia sia nel comportamento, la necessita’ di ammirazione e la mancanza di empatia che inizia nella prima eta’ adulta ed e’ presente in svariati contesti come indicato da almeno cinque dei seguenti criteri (cit. DSM-5):
- Ha un senso grandiso di importanza (si aspetta di essere considerato migliore di altri senza una ragione, attende un trattamento speciale, ecc.)
- E’ assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati o di amore ideale.
- Crede di essere speciale e unico/a e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare altre persone o situazioni speciali o di classe elevata.
- Richiede eccessiva ammirazione.
- Ha un senso di diritto (l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative)
- Sfrutta i rapporti interpersonali approfittando delle persone per i propri scopi.
- Manca di empati ed e’ incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessita’ degli altri.
- E’ spesso invidioso/a degli altri o crede che gli altri lo invidino.
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Il senso di grandiosita’ e la fragile autostima sono i due elementi distintivi del disturbo narcisistico di personalita’. Questa tipologia di persone, pur non mostrandolo apertamente, e’ molto sensibile alle critiche e alla frustrazione, ogni qual volta non si sentono appoggiati, avvertono un profondo senso di umiliazione ed avvilimento a cui reagiscono con rabbia o sdegno. Alcuni narcisisti invece tendono a ritirarsi dalle relazioni sociali quando non sono al centro dell’attenzione o adottano un comportamento di apparente umilta’ che invece maschera la loro rabbia e grandiosita’. I rapporti interpersonali sono di conseguenza fortemente compromessi da atteggiamenti di pretesa, di bisogno di ammirazione e da un profondo disinteresse nei confronti delle persone. L’arroganza e la pretesa che contraddistingue chi e’ affetto da disturbo narcisistico di personalita’ influisce sulle sue prestazioni professionali, le quali possono essere o significativamente basse, a causa del timore di mettersi in gioco di fronte ad un eventuale fallimento, o possono essere presenti risultati elevati, grazie ad una forte ambizione, ma di scarsa durata a causa dell’intolleranza alla critica e alla sconfitta (cit. DSM.5). Il 50%-75% degli individui diagnosticati con disturbo narcisistico di personalita’ sono maschi e possono presentare difficolta’ ad adattarsi quando insorgono limitazioni fisiche e lavorative in relazione al naturale processo di invecchiamento.Bibliografia:
A.P.A., Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-5, Raffaello Cortina Editore 2014
Interessantissimo
Una sintesi davvero notevole. Grazie