Roma 9 febbraio 2015
A cura del dott. Marco Salerno
I genitori sono la fonte di protezione, rassicurazione, accoglienza e amore incondizionato che agiscono per il bene dei figli e favoriscono la loro crescita, soddisfando i loro bisogni e favorendo l’acquisizione dell’autonomia. La coppia genitoriale e’ composta da due individui distinti, che vivono, agiscono e pensano a seconda del grado di consapevolezza e di maturazione affettiva emotiva che hanno raggiunto. E’ possibile distinguere genitori sani ed equilibrati che allevano i loro figli amandoli in modo nutriente e responsabile, riconoscendoli come esseri viventi a se’ stanti. Sono consapevoli dei loro punti di forza e dei loro limiti, desiderosi di migliorarsi e di ascoltare i propri figli per garantire loro una vita equilibrata ed emotivamente soddisfacente. I genitori affetti da problemi psicologici, da nodi esitenziali irrisolti, da dipendenze e da patologie psichiatriche, situazione molto diffusa piu’ di quanto si possa immaginare, manifestano ogni giorno nella relazione con i figli il loro disagio sotto forma della manipolazione affettiva. Essere genitori non implica avere la capacita’ di amare consapevolmente i propri figli, un genitore e’ colui che genera i figli fisicamente o li adotta ma sono solo le singole persone che attribuiscono un significato autentico a questo ruolo. Coloro che pur essendo genitori, vivono nella relazione con i figli le loro ferite infantili, si caratterizzano per un alto grado di immaturita’ che crea un clima emotivamente tossico nella famiglia. (Leggi anche: I ruoli familiari in una famiglia narcisita) La profonda confusione tra i bisogni dei figli e i bisogni infantili dei genitori che si comportano ancora come bambini con la loro prole, e’ alla base del processo di manipolazione affettiva che si innesta sul bisogno di accudimento che ogni bambino ha. Un bambino ha bisogno della presenza e dell’assistenza di almeno un adulto per fare fronte ai propri bisogni, il genitore in quanto adulto deve adeguarsi alle esigenze dei figli e non viceversa. I bambini hanno bisogno di sentirsi amati, l’amore deve essere manifestato in modo chiaro, non ambiguo, con parole e gesti coerenti tra loro, hanno bisogno di una guida e di protezione, di genitori che mantengono le promesse e danno la possibilita’ ai figli di esprimere i loro sentimenti negativi e positivi. Il sentimento piu’ importante che un bambino puo’ e deve provare e’ la fiducia in se stesso che affonda le sue basi nell’amore, nell’approvazione dei genitori, nella percezione del proprio corpo e nell’accettazione di se’. I figli che non si sentono amati, non attribuiscono la mancanza di amore ai genitori ma a se stessi, si sentono in colpa di avere fatto qualcosa che ha portato il genitore ad allontanarsi da loro e si sentiranno inadeguati e non amati. Pur di ricevere amore un bambino arriva a negare le proprie emozioni, ad adeguarsi a tutti i tipi di richieste dei genitori, riducendosi a mendicare l’amore. Secondo la psicologa Kathya Bonatti, i bambini non amati cercano in ogni modo di rendere felici i genitori, adeguandosi alle loro richieste e modificando il proprio sentire nella speranza di essere riconosciuti. In questo caso si parla di “bambini ammaestrati” che secondo la Bonatti rimangono legati ai genitori solo compiacendoli ed illudendosi attraverso la dipendenza di essere amati. Questi bambini domani saranno adulti che mendicheranno amore e cercheranno l’appagamento emotivo all’esterno, si aspetteranno che i loro bisogni vengano soddisfatti da un’altra persona, nell’attesa di essere continuamente nutriti. La psicologa Kathya Bonatti distingue due tipi di cause all’origine delle ferite emotive di un bambino:
- Cause omissive: si intendono mancanze, assenze, carenza di attenzioni riscontrabili sin dalla nascita, mancanza di cure igieniche che comportano sofferenze e ferite nei bambini. Tra queste cause si annovera anche l’assenza di contatto, calore, carezze, scarso o nessun ascolto, prestare poca attenzione, non sostenerli nelle loro scelte e non sottolineare il loro valore. Tutto questo crea dei veri “buchi emotivi” che vanno a minare l’autostima del figlio.
- Cause commissive: sono comportamenti di natura violenta sia fisica che psichica messi in atto volontariamente. Le violenze psicologiche sono quelle che vengono attuate senza forza fisica ma il cui effetto e’ altrettanto devastante, sono esercitate attraverso la comunicazione verbale e non verbale, punizioni, denigrando i figli con il sarcasmo, l’ironia, sminuendo i loro obiettivi e sforzi, facendo paragoni, riversando su loro la propria insoddisfazione e rabbia. Tra le cause commissive sono annoverate altri tipi di violenza tra cui le violenze energetiche,quando i bambini non subiscono ne violenza fisica ne psicologica diretta ma vivono in una condizione di terrore costante, minacciati da eventi imprevedibili come quando hanno genitori alcolisti. Sia le cause omissive che quelle commissive sono all’origine della manipolazione affettive e mentali.
- Manipolazione omissiva: si attualizza attraverso comportamenti omissivi perpetrati dal padre o dalla madre o da entrambi con azioni come il “non dire”o il “non fare” attraverso le quali i genitori conseguono i loro obiettivi svalutativi nei confronti dei figli. (Es. non coccolare, non ascoltare i figli, interromperli quando parlano, non prendersi cura di se stessi, facendo arrivare ai figli il messaggio che essi non sono cosi’ importanti).
- Manipolazione commissiva: i genitori mettono in atto tale manipolazione per ottenere un loro tornaconto personale di tipo psicologico, sociale, economico. (I genitori che spingono i figli a sposarsi per avere nipoti, li usano come mezzo per dare un senso alla loro vita a prescindere dai desideri dei figli. I genitori che inviano messaggi ambigui e ambivalenti ai figli chiedendo due cose opposte, distruggono l’autostima dei figli che si sentono incapaci di raggiungere due obiettivi in antitesi. I genitori che creano rivalita’ tra i figli, che impediscono il raggiungimento dell’autonomia economica ed affettiva, che criticano le loro scelte del partner).
- La manipolazione raffinata: questo tipo di manipolazione e’ preceduta da un atteggiamento di generosita’ e di attenzione per i figli per cui e’ difficile da riconoscere. (Es. quando i genitori hanno garantito il benessere ai loro figli pretendono poi che questi li ripaghino soddisfacendo i loro bisogni, confidare ad uno dei figli di essere il preferito il quale poi si sente di non avere il diritto di chiedere altro, oppure lodare un comportamento dei figli che va ad esclusivo vantaggio dei genitori come usare i figli come parafulmine per i problemi coniugali, piuttosto che richiedere comprensione dei figli quando questi svolgono professioni di tipo medico, legale, ecc).
- Il vittimismo: e’ il tipo di manipolazione grazie a cui i manipolatori si auto vittimizzano per raggiungere i loro scopi. ( Es. quando un genitore trascura la propria salute per lamentarsi ed attirare l’attenzione del figlio, chiedere sempre aiuto per cose che potrebbero fare da soli). Il vittimismo permette di controllare i figli senza chiedere loro nulla in modo adulto, diretto, non assumendosi la responsabilita’ delle loro richieste.
- Il senso di colpa: e’ il modo principale per controllare i figli e mantenere il potere su di loro facendoli sentire in colpa per qualunque motivo, l’obiettivo ultimo e’ far si che loro non sentano mai i loro bisogni ma siano sempre sintonizzati su quelli dei genitori.
- Ricatti affettivi: tipico esempio di questo tipo di manipolazione e’ la frase: ”se non fai questo mamma o papa’ non ti vuole piu’ bene”. In questo tipo di manipolazione il genitore si dipinge come un martire e il figlio deve salvarlo in ogni modo per non farlo stare male, compiacendolo completamente e negando i propri bisogni e desideri. I genitori che adottano questo tipo di manipolazione presentano ai figli il conto di quanto hanno dato loro, per cui i figli sentono che non hanno ricevuto dai genitori in modo incondizionato e si adeguano alla richiesta di restituire quello che hanno ricevuto. (Es. la madre non ha abortito per cui il figlio deve essere grato; la madre si e’ sacrificata per cui i figli devono starle vicino;il padre e’ infelice per cui i figli devono rendergli la vita piu’ vivibile).
Bibliografia: Madri e padre manipolatori: Kathya Bonatti: Ma Prem Sangeet: Olosecos Ed.2012 Per avere maggiori informazioni chiamare il 347 46 61 496 o scrivere alla seguente mail: dottmarcosalerno@gmail.com, anche via Skype
Non può essere un ricatto affettivo anche tra giovani coppie … assurdo!
Articolo molto interessante e utile, grazie
Ora comprendo perché mi relaziono con uomini manipolatori e non disponibili perché è quello che meglio ricrea il mio ambiente con due bravi genitori, bravi anche a manipolare. Mi manca il terreno sotto ai piedi in questo momento mi sembra che tutta la mia vita sia stata un’alterazione manipolatoria…tutto questo affanno a compiacere e ad “aiutare” gli altri perdendo se stessi e forse senza mai essersi trovati. Che tristezza, cosa sono stata se non so chi sono? Sono stata “loro”, i miei genitori e i miei compagni. E chissà io dove sono rimasta…chissà infondo a quale cassetto. Grazie per l’articolo.
Mi sento come te, solo che sono un maschio. E non so come uscirne fa ormai parte di me da così tanto tempo.
E Quando i genitori hanno eletto il figlio d’oro a discapito del capro espiatorio.Genitori che si detestano,ma triangolino tra loro i figli,mettendo in competizione i fratelli;di conseguenza due pesi e due misure che alla fine ESSI SI detestano.Che bravi genitori narcisisti.
Grazie per l’articolo. Anch’io mi sento come Licia. E’ da tempo che sto lottando per uscire dall’antica dipendenza creata… è dura!
Sfortunatamente mi ritrovo in questo tipo perverso di rapporti. La ricerca costante di attenzione che poi viene negata al momento giusto anche venendo sminuiti del valore che abbiamo perché non rispondiamo ai loro bisogni. Credo difficile spezzare la catena, anche se
la consapevolezza è già un ottimo punto di partenza
Dentro fino alla gola…l’ultima parte è inquietante…questi genitori meritano un aggettivo “infami”…mia madre lo fa senza scrupoli…per me lo fanno perchè sanno che sono genitori e non puoi fare nulla…pur di tagliarti le gambe fanno di TUTTO…e questo fa ancora più paura…
Sei fortunato/a nel mio caso lo fanno senza esserne consci, vittime a loro volta in tempi remoti. Questo crea sensi di colpa incredibili. Potessi odiarli sarebbe tutto più semplice.
Anche io figlia di una madre narcisista patologica è un padre sottomesso da sua moglie. Sin da piccola non sono mai stata amata ne tantomeno ascoltata dai miei genitori già anziani. Tutta la mia vita sono cresciuta con manipolazioni da parte di mia madre, che ci faceva picchiate dal padre in modo che lei non fosse colpevole. Sono cresciuta con una madre Hitler che ci trattava come oggetti. Oggi sono oramai una donna e mamma con figli grandi con un grande dispiacere perché so di essere stata cresciuta senza amore, senza attenzione sono stata trattata come se fossi nessuno, invisibile, con maltrattamenti psicologici e manipolazioni sono state attuate persino sui miei figli..loro nipoti. E un grande peso da sopportare la mancanza d’affett È molto sopratutto non sentirsi parte di una famiglia perché continuamente criticati e accusati.
Eh sì ….fa male…..vogliono decidere x la mia vita
Mio marito,ahimè è figlio di una “mamma” cosi….dopo 10 anni che stiamo insieme sono riuscita a tirarlo fuori da questa catena marcia solo a metà…rassicurandolo che lo amo per quello che è e cosi com’è…
I passi in avanti li facciamo ancora di più da quando questa donna ha toccato anche nostro figlio….e lui Va diffeso…ho giurato a me stessa che nn le permetterò di rovinare anche la purezza di mio figlio cosi come ha fatto con il suo
Bisogna stare vicino a questi figli adulti rovinati…amarli e farli sentire importanti e che hanno un valore…
Anche io stessa spiaggia stesso mare!…me ne accorgo ora che di anni ne ho 34 e abito sotto di loro nella vila costruita ad ok x continuare la loro manipolizione anche dopo il matrimonio…non sono mai stata consapevole, credevo di sbagliare sempre io..ora non più. Comincio a rispondere e a 34 anni mi becco anche qualche sberla per la mia “BOCCA LURIDA” manipolata x tutto da anni…sono in crisi..a 30 anni 4 anni fa quindi avrei dovuto chiedere loro il permesso per sposarmi…insulti..insulti…insulti… momenti di felicità a momenti di baratro. Se una cosa non mi piace,è buona,se un ristorante non mi piace andiamo li a festeggiare cene e festicciole…non so come difendermi..devo spezzare quasi vincolo altrimenti morirò aveno vissuto la vita che loro hanno progettato per me…DA CARCERATI PIÙ CHE FISICA MENTALE…
steSsA situazione con il mio ( ormai ex) coMpagno la sua ira e venUta fuOri quaNdo abbiamo dato al mondo la creAtura piu bella del mondo.. nostro figlio! Non so cosa gli sia scattato in testa, la paura che lui si allontaNasse, la Paura che non potesse crescere il bambino, no E stata la paura di non avere il controllo In un altra famiglia! Ha sempre fatto Tutto lei da mamma, da papa, da nonno e da zia anche se gli altri parenti c erano sempre! AnnullaNdo il loro posto e prendendosene tutti i meriti, creAndo Disagi emotivi ai figli, e proprio come descritto, sono terrificanti queste persone, narcisite, egoiste e senza cuore che all apparenza sono persone meravigliose! Sanno dolo distuggenti la vita, lei ha allontanato il figlio da nostro figlio e da me facendomi delle cattiverie fuori dal mondo, dicendo bugie su bugie, facendo la pietosa. Avete ragione tutti voi a dare questa descrizione “infame” xk queste persone sono infami! La cosa piu brutta e vedere chi ami spRofondare nel baratro piu assolUto senza riuscire a fare Niente per poterlo aiutare! E una situazione bruttissima e io tutti i giorni mi chiedo come questi “infami” che dicono di essere madri ( cosa che non sono perche sono animalI! Una madre ama, protegge, incoraggiA il proprio figlio per renderlo Felice) mi chiedo come riescano a dormire sonni tranquilli!
steSsA situazione con il mio ( ormai ex) coMpagno l ira della madre Venne fuOri quaNdo abbiamo dato al mondo la creAtura piu bella del mondo.. nostro figlio! Non so cosa gli sia scattato in testa, la paura che lui si allontaNasse, la Paura che non potesse crescere il bambino, no E stata la paura di non avere il controllo In un altra famiglia! Ha sempre fatto Tutto lei da mamma, da papa, da nonno e da zia anche se gli altri parenti c erano sempre! AnnullaNdo il loro posto e prendendosene tutti i meriti, creAndo Disagi emotivi ai figli, e proprio come descritto, sono terrificanti queste persone, narcisite, egoiste e senza cuore che all apparenza sono persone meravigliose! Sanno dolo distuggenti la vita, lei ha allontanato il figlio da nostro figlio e da me facendomi delle cattiverie fuori dal mondo, dicendo bugie su bugie, facendo la pietosa. Avete ragione tutti voi a dare questa descrizione “infame” xk queste persone sono infami! La cosa piu brutta e vedere chi ami spRofondare nel baratro piu assolUto senza riuscire a fare Niente per poterlo aiutare! E una situazione bruttissima e io tutti i giorni mi chiedo come questi “infami” che dicono di essere madri ( cosa che non sono perche sono animalI! Una madre ama, protegge, incoraggiA il proprio figlio per renderlo Felice) mi chiedo come riescano a dormire sonni tranquilli!
Ti distruggono dentro e la tua vita non te la rida indietro nessuno. Soprattutto quando hai la consapevolezza di ciò che stanno facendo. Riversano su di te le loro infelicità ed invece di comportarsi come la natura vorrebbe e renderti felice ti fanno vivere un inferno. Sono infami e schifosi. E tu ne sei vittima e non te ne puoi liberare. Ormai ti hanno rovinata devi aspettare solo che spariscono.
Già ho 55anni e mia madre in modo subdolo ha manipolato per una vita intera. Non ho mai potuto prendere le mie scelte e quando lo facevo, si arrrabbiava e picchiava e picchia forte con parole cattive, ma lo fa sempre quando non ci sono gli altri componenti della famiglia. Nasconde tutto e finge di essere una brava madre e nonna!
Stessa situazione, mia madre nel momento di mia maggiore difficoltà, matrimoniale, mi ha “abbandonata”, fatto dispetti, escluso da alcune situazioni economiche, a favore delle mie sorelle, fatto cattiverie. Tutto questo lo fa però è dice quando siamo sole io e lei. Gli altri non mi credono, perché lei nega o dice che ho frainteso. Fanno schifo
Eh già. Genitori, madri o padri che ti trattano come una merda e hanno la pretesa di essere amati spassionatamente e molto.
Bisogna distinguere da 2 cose: ci sono genitori che soffrono di narcisismo sin dalla loro infanzia poi si sposano hanno figli e il casinò e fatto. Poi ci sono genitori che si rendono conto di fare del male e quelli sono i peggiori, come mia madre malvagia, falsa che picchia mio padre. Io sono e sono tutt’ ora una vittima di 1 madre inaffettiva, cattiva e narcisista patologica. Triste ma vero
Tutto uguale a mia madre, mio padre in un certo senso pure perché fa tutto ciò che dice lei per paura.Con l’aggiunta che dicono che Sono io a essere cattivo,bugiardo e altro, e mi disprezzano con tutti.
Si ma… Soluzione?
Come ci si deve comportare con una madre così?
Andarsene di casa e tornarci raramente… molto semplice. Certo ci vogliono un lavoro sicuro e qualcuno che ti sostiene!!!
Eh si. In fondo io ho sempre odiato mia madre. Non mi ascolta mai. Se non faccio quello che vuole lei si arrabbia come una bambina e non mi parla più e mi dice “non ti voglio più bene”. che poi ho scoperto che se aspetto anche qualche settimana le passa tutto. Io sono in affido in un altra famiglia (per altri probblemi) prima ero in un istituto. Fin quando ero lì volevo sempre andare a casa dai miei perché essendo piccola avevo bisogno dei genitori come tutti i bambini. Poi a 14 anni sono andata in affido e mi sono accorta che preferisco stare qui invece che dai miei veri genitori. Solo che non potevo dirglielo perché pensavo di deluderli o di farli soffrire troppo. Ora mio padre è mancato e io gli volevo bene, perché lui mi ha dimostrato che mi ne voleva davvero, non come mia mamma che ora mi obbliga ad andare da lei se no si arrabbia e non mi vuole più bene. A me dispiace aver fatto del male a mio padre perché gli ho fatto pensare che il probblema era anche lui do volendolo più vedere, invece è sempre stato per mia madre e ora che lui non c’è più vorrei TANto dirgli che gli ho voluto un bene immenso e non posso e ci sto male. Ora mia madre vuole che vado da lei i le ho provato a spiegare che non mi va di andare a casa senza mio padre e senza i 2 cani che ha mandato via perché “non riusciva a tenerli” (non pensando a me) ora vuole pure cambiare casa(sempre non pensando a me) dice che vuole prenderla vicino a quello dove sono affidata così secondo me mi costringerà a vederla tutti i giorni rovinandomi la vita e non potrò più uscire per conto mio co gli amici perché avrò paura di incontrarla facendo figuracce con gli amici e cose simili… non so che fare!
Me ne sono accorto da grande purtroppo. I miei genitori sono stati pessimi, riscopro quasi tutti i punti espressi sopra nell’educazione impartitami. Ho una profonda rabbia nei loro confronti, sto riprovando anche a ricostruire un rapporto con mio fratello, visto che grazie al fatto di avere due bambini come genitori, hanno messo astio tra di noi come proiezioni della loro incompatibilità come coppia. Odio l’inutilità quotidiana di mio padre, la sua stupidità nell’esprimere ogni cosa, non mi ha insegnato nulla nella vita e in 40 anni non mi ha detto mai bravo, ma era lì col fucile pronto a sparare quando sbagliavo. Lui e sua moglie hanno scoperto che con la paura un bambino è più gestibile e ti ascolta di più e via con paure e minacce solo perché incapaci di educare. Ed eccomi qui a quasi 40 anni totalmente fallito socialmente e sentimentalmente. Forse potrà sembrare sbagliato il mio risentimento nei loro confronti per avere una vita DISTRUTTA, ma penso che l’educazione impartita mi nei primi 10/15 anni abbia inciso per il resto della mia vita in tutte le scelte e nei comportamenti da adottare in base alle situazioni. Forse un giorno riuscirò a perdonare la loro stupidità, adesso no.
Io ho una madre molto manipolatrice e vorrei tanto andarmene di casa e vivere da sola ma il problema è che non posso perché sono una studentesse…che posso fare? Avete qualche consiglio?
se sei ancora minorenne rivolgiti ai servizi sociali, parla CN un magistrato, con i carabinieri, anche se magari subito non sei creduta,insisti giorno dopo giorno, ad un certo punto non potranno ignorare la cosa è faranno verifiche ho capiranno il disagio, ma abbi costanza,
Se sei maggiorenne, cerca una casa famiglia ho qualche comunità, dal momento che sei studentessa forse è l’unico modo che hai di andare fuori casa, nella comunità spiega il tuo problema offrirti di dare una mano in cambio di un posto dove stare e di poter continuare a studiare, lo so che può sembrarti umiliante ma non lo è, non c’è nulla di cui ti devi vergognare Syria, semmai è tua madre che si deve vergognare,
Fallo, sei ancora in tempo, quando sarai più grande ti renderai conto di avere fatto la cosa giusta e ne sai orgogliosa di esserti liberata.
L’avessi fatto io a suo tempo
Non fare il mio errore
Salvati sei in tempo
E Quando i genitori hanno eletto il figlio d’oro a discapito del capro espiatorio.Genitori che si detestano,ma triangolino tra loro i figli,mettendo in competizione i fratelli;di conseguenza due pesi e due misure che alla fine ESSI SI detestano.Che bravi genitori narcisisti.
Grazie per l’articolo.
Anche io sono cresciuta con dei genitori tossici che sin da bambina non facevano che rimarcare quanto loro mi volessero bene, come io mi dovessi fidare solo ed esclusivamente di loro e non dovessi confidarmi con nessun altro. Hanno da sempre agito in modo da controllarmi: da piccola non portandomi alle feste di compleanno dei compagnetti o non facendomi passare i pomeriggi a casa di qualcun altro, nessuno sport o nessuna attività di gruppo; da adolescente rimproverandomi quando dovevo uscire con i miei amici (dicendo ogni volta che “non era necessario” e talvolta impedendomelo, facendomi inventare scuse) e adesso, da grande, impedendomi di muovermi in autonomia (vivo in periferia e si rifiutano di farmi guidare).
Mio padre è molto autoritario, il tipico “padre-padrone” che deve solo comandare perché lui “porta i soldi a casa”, mia mamma da una parte fa la “vittima” dall’altra lo difende a spada tratta ribadendo come noi dobbiamo sempre ubbidire in quanto nostro padre. Inoltre, lei è molto più subdola perché ti spinge a confidarsi facendo l’affettuosa, per poi vomitarti tutto contro alla prima occasione, soprattutto i fatti personali.
Ho sempre vissuto sotto minacce del tipo “se fai questo ti alzo mani” o “se fai quest’altro non ti faccio uscire più” (non era quasi mai vero, ma le sole minacce bastavano a mettermi paura e dissuadermi da quello che volessi fare) ed ho anche preso qualche schiaffo per i più beceri motivi (ad esempio uscire due giorni di seguito o tornare un po’ più tardi la sera (es. Alle 2 di notte a 23 anni). Ricordo bene una volta da adolescente che, tornata a casa ad un orario normalissimo, mio padre mi prese dal collo (senza stringere) solo per chiedermi “dove sei stata?”: non intendeva farmi male, ma solo incutermi timore e rimarcare il fatto che io non dovessi uscire.
Nessuno ha mai preso in considerazione i miei veri sentimenti, quando ho iniziato a rispondere e ribellarmi non facevano altro che farmi sentire in colpa in quanto “ingrata”, “cattiva” e “maleducata” (perché loro mi hanno sempre pagato cibo e studi e quindi adesso io dovrei amarli incondizionatamente) ed in quanto persona sensibile queste offese (infondate) mi facevano piangere e perciò venivo derisa e/o insultata oltre (sono arrivata al punto di avere pensieri suicidi, fortunatamente mai attuati); inoltre, nessuno ha mai valorizzato i miei obiettivi.
Purtroppo, tutti i loro errori nel crescermi li “sento” sul mio carattere e mi fanno mettere in dubbio me stessa e le mie capacità:
– mi rendo conto che a partire dall’adolescenza non sono mai stata “single” e adesso metto in dubbio la mia attuale relazione (ho paura che sia fondata sul mio “bisogno” di essere amata e supportata più che su un vero sentimento)
– mi rendo conto di prendere ogni minima critica come un “rimprovero” e reagire in maniera spropositata
– mi rendo conto di avere alcuni atteggiamenti passivo/aggressivi come mia madre
– mi rendo conto di non credermi abbastanza
– mi rendo conto di cercare ancora approvazione da parte loro.
Attualmente ho 24 anni e vivo ancora con loro perché non ho una base economica per vivere da sola. Mi sto impegnando per finire il prima possibile gli studi che mi mantengono loro ed andare via di casa il prima possibile per poter finalmente avere un po’ di indipendenza ed avere un supporto psicologico per risolvere i miei conflitti interiori.