Roma 5 settembre 2015
a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma
Chi e’ il narcisista patologico?
Il trauma da narcisismo e’ una condizione psicofisica traumatica che deriva da una relazione affettiva con un partner affetto da disturbo narcisistico di personalita’, il quale si caratterizza per un significativo problema nell’area dell’affettivita’. Lo psicologo Pier Pietro Brunelli sottolinea come il narcisista patologico adotta un comportamento emotivamente distruttivo, manipolatorio e seduttivo mirato a prosciugare la vittima di ogni energia vitale, facendola precipitare in una spirale di dipendenza affettiva e di impotenza. Chi e’ affetto da disturbo narcisistico di personalita’ non e’ consapevole della propria malattia, si caratterizza per dire continuamente bugie al fine di ottenere il proprio tornaconto personale pur arrecando enormi danni alla persona con cui ha un legame affettivo. Il narcisista patologico mentendo, inganna anche se’ stesso e arriva a convincersi di essere nel giusto raccontando bugie e giustificando addirittura i propri comportamenti. La caratteristica distintiva del narcisista patologico e’ quella di non provare senso di colpa quando mente e ferisce il proprio partner. E’ convinto che chi gli sta vicino si meriti il suo comportamento, e’ profondamente invidioso della capacita’ di amare e della disponibilita’del partner, per cui giustifica la sua rabbia come una sorta di vendetta per prendersi con l’inganno quello che crede gli spetti, pur procurando sofferenza. Il narcisista patologico manipola in modo consapevole le situazioni per raggiungere il proprio tornaconto personale. E’ animato da una profonda invidia e rabbia nei confronti di chi lo ama e non esita a ferire la sua vittima per infliggergli sofferenza e dolore per distruggerlo psicologicamente e a volte anche fisicamente. Che cosa e’ il trauma da narcisismo (T.D.N)?
Chi e’ reduce da una relazione con un narcisista subisce un vero e proprio trauma da narcisismo i cui sintomi sono la dipendenza affettiva, l’impotenza psicologica, il senso di inutilita’, il crollo dell’autostima. E’ fondamentale evidenziare che l’instaurare una relazione con un narcisista patologico non e’ un caso, il narcisista patologico “attecchisce” psicologicamente nella vittima quando questa ha una “ferita narcisistica” di cui non era a conoscenza. Lo psicologo Pier Pietro Brunelli sottolinea come per ferita narcisistica si intende una grave mancanza di amore verso se stessi che si prova a colmare ricreando una relazione affettiva che perpetua quelle ferite emotive che non sono mai state curate. I narcisisti patologici creano un trauma in chi sta loro vicino attraverso atteggiamenti manipolatori, ricatti, ingenerano sensi di colpa e nei casi piu’ estremi possono arrivare a spingere al suicidio. Il trauma e’ tanto piu’ violento quanto la vittima non riconosce chi ha davanti poiche’ il narcisista patologico e’ un abile attore, sembra essere sincero e convinto di quello che dice, in alcuni casi passa addirittura per vittima. La sua capacita’ recitativa e’ talmente convincente perche’ crede di avere ragione e la sua ambivalenza comportamentale e’ in linea con il suo modo di sentire per cui non si rende assolutamente conto delle conseguenze del suo comportamento. Il trauma da narcisismo (TDN) e’ la conseguenza di questo tipo di relazione poiche’ si manifesta in tutta la sua gravita’ quando la relazione e’ ormai consolidata se non addirittura terminata. E’ un trauma forte e profondo di cui la vittima e’ preda ma di cui non riesce a darsi una spiegazione e ad attribuire al narcisista patologico l’origine del proprio malessere. Il risultato del trauma da narcisismo e’ una condizione definita “dipendenza affettiva” che si caratterizza per l’incapacita’ di fare a meno di chi procura il dolore emotivo.
Perche’ il narcisista viene definito maligno?
Il narcisista patologico viene definite anche narcisista maligno nella misura in cui non prova alcun senso di colpa ma solo invidia e rabbia per quello che non puo’ avere o essere. Questi sentimenti negativi si manifestano in particolar modo all’interno della relazione di coppia, il narcisista cova un profondo senso di vendetta verso il malcapitato che si e’ innamorato di lui/lei. Si avvicina alle sue vittime attraverso al seduzione, puo’ essere piacente ed usare il sesso come arma per aprirsi un varco nella vita del futuro partner, tenero e affettuoso all’inizio della relazione, fa sentire l’altro compreso e unico per attirarlo verso di se’ e per poi nutrirsi del suo amore. Inizialmente sembra l’uomo o la donna ideale perche’ e’ compiacente a seducente, fa promesse e prospetta al partner una fantastica vita insieme, un verso sogno d’amore che diventera’ un terribile incubo costellato da umiliazioni.
Chi sono le vittime predilette del narcisista patologico?
Le persone piu’ soggette a subire un trauma da narcisismo (TDN) e ad instaurare una relazione con un narcisista patologico sono quelle che gia’ hanno una ferita narcisistica nella loro psiche, che hanno una bassa autostima e si sentono responsabili per l’altro, accompagnate da un profondo senso di colpa. Quando si parla di ferita narcisistica si fa riferimento ad una inconsapevole mancanza di amor proprio che porta a idealizzare il partner e a non riconoscere le sue parti distruttive. Vivono nella costante paura dell’abbandono, paura che hanno gia’ sperimentato nel passato e che continuano a ritrovare inconsapevolmente nelle relazioni adulte.
Quali sono i sintomi del trauma da narcisismo?
I sintomi principali sono: impotenza, debolezza , senso di colpa, tristezza e rabbia ma allo stesso tempo l’incapacita’ di riuscire a distaccarsi da chi provoca tale dolore, solitudine, ansia depressione, abuso di farmaci o droghe per calmarsi, tentativi di suicidio
Come si cura il trauma da narcisismo?
Oltre a parlarne con amici e persone fidate e importante chiedere aiuto ad un professionista. In primo luogo la vittima va aiutata a consapevolizzare e superare il trauma, a ricostruire la propria autostima, a prendere consapevolezza dei propri bisogni e a liberarsi dal senso di colpa. Successivamente va curata la paura dell’abbandono ed insegnato a riconoscere il diritto ad esistere e a chiedere cio’ di cui ha bisogno. E particolarmente indicata una psicoterapia che integri sia un percorso teorico che pratico e lavori sulle emozioni e la partecipazione ad un gruppo di aiuto per riconoscere la manipolazione e la dipendenza affettiva per non sentirsi piu’ soli e confrontarsi con chi ha vissuto situazioni simili.Bibliografia:
P.P. Brunelli, Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia, Albedo Ass. Culturale per l’Immaginazione attiva
T. Evans, How to recognise and heal from narcissistic abuse
Il dott. Marco Salerno tiene gruppi di aiuto e sessioni di consulenza individuale a Roma per chi si sente vittima di manipolatori affettivi e soffre di dipendenza affettiva. Per chi risiede in altre citta’ italiane e’ possibile richiedere una consulenza via Skype.Per avere maggiori informazioni chiamare il 3474661496 o scrivere alla seguente mail: dottmarcosalerno@gmail.com www.manipolazioneaffetivaroma.it
Dottore la leggo sempre con grande piacere, sono stati i suoi articoli a darmi la spinta nell’iniziare un percorso psicoterapeutico, in quanto reduce da TDN nonché co-dipendente. Saluti, Alessandra.
Ho escogitato un metodo per neutralizzare i manipolatori, che ho consigliato anche ad altre e ha funzionato. Occorre una grande capacità di astrazione. Ad un certo punto ho iniziato a pensare che l’unica strategia adottabile era quella di estraniarmi da me e immaginarmi dal di fuori. Estraniarmi, mi ha permesso di non provare più paura. E poi avevo un’altra necessità. Dovevo trovare una soluzione, che mi permettesse di divertirmi. Non posso vivere senza ridere. È più forte di me. Tutto ciò che faccio non mi deve mai precludere la possibilità di divertirmi. Mi sono immaginata lui. Ho cominciato a comportarmi come lui. Ho iniziato a dire bugie. Ad avere amanti. Esattamente 5. Anzi 6 (Uno, solo virtuale)Contemporaneamente. Sono incappata in un idividuo con un grave disturbo narcisistico di personalità, talmente grave, che tutti gli altri affetti da DNP, avrebbero potuto prendere appunti. Quest’ultimo ha rappresentato per me una vera palestra per poter mettere a punto e migliorare nuove stategie.
Ho iniziato a fare di proposito tutto ciò che a lui dava fastidio. Ogni giorno Formulavo domande del tipo: “come posso neutralizzarlo?” Dopo poco ha cominciato a sentir franare il terreno sotto i suoi piedi. Ha preso coscienza del fatto che non aveva più il controllo su di me. Se ci annientano se ci fanno del male, è perché noi glielo permettiamo. Bisogna studiarli accuratamente. Mai perdere di vista l’obbiettivo: liberarsi di loro. La situazione si è capovolta. Ora lui mi teme. Ora Pensa che sia io pazza. E io glielo lascio credere. L’ho destabilizzato. Ora sto benissimo. L’ho relegato al ruolo di maggiordomo. Non gli permetto più di farmi del male. Dopo 25 anni di sofferenze immani. È dura, ma non bisogna demordere!
Sei un pochino inquietante Matilda, ma…geniale. Se lo meritano proprio.
Braaaaava anch io lo schiacciato con l umiliazione però per poco tempo o minuti poi e fuggito dicendomi che mi denunciava …dopo,sette anni di distruzione sto “CAPELLOLISCIO”AH AH AH CON QUESTA FRASE L HO DISTRUTTO!!!!LO CHIAMAVANO TT QUELLI CHE LUI AVEVA UMILIATO E I NOSTRI COLLEGHI…MO GLI VENIVA UN INFARTO STO RISALENDO KA CHINA “CAPELLO””!!
Scusi Matilda, ma per avere 6 amanti e pensare sempre a lui c è bisogno di tempo ed energie…ma durante il giorno cosa fa? Non ha un lavoro? Non si guadagna da vivere?
Ma occhio a non perdere te stessa e i tuoi bisogni in questo gioco infernale… non so quanto ne valga la pena.
Verissimo, purtroppo ho paura a dirti che hai timore di perderlo altrimenti lo lascerei invece di mascherati da lui, anche io non sapendo più come uscirne l’ho sfidato, stuzzicato, affrontato, un vero narciso non diventa mai un maggiordomo, te lo fa credere per distruggerli ancora meglio come ha fatto il mio, che quando mi sentivo forte mi ha lasciata, da un secondo alk’altro senza una ragione, ed ora sono in un vuoto incolmabile.
CREDO CHE AVRO BISOGNO DI PSICOTERAPIA questi 4 anni con lui mi hanno distrutta
Caro dottore lei è un angelo ringrazio tantissimo grazie ai suoi testi ho capito esattamente quello che mi sta succedendo mentre leggevo queste righe ho pianto giusto domani ho un incontro di prima valutazione psichiatrica … penso che leggerò al medico queste sue frasi, perché sono esattamente i miei sintomi grazie di cuore
Credo che chi riesce ad imitarli per bene in fondo abbia lo stesso problema. E poi…per quanto siano cattivi che gusto si può provare ad annientarli?
Lessi da qualche parte: per la vendetta scava due fosse.
Meglio emarginarli e proseguire senza guardare.
Sono contagiosi.
Buone liberazioni.
Sono stato demolito da una relazione con una donna narcisista durata 20 anni e da cui ho avuto una figlia. Dopo un periodo da favola in cui mi ha reso felice facendomi sentire un re…dopo la nascita della bambina è iniziato un lento processo di demolizione e svalutazione passando attraverso l’isolamento da amici familiari e per ultimo alla interno della famiglia deprivandomi del ruolo paterno svilito costantemente agli occhi di mia figlia…
È bella intelligente affascinante. ..e agli occhi di tutti è adorabile. In casa nervosa intemperante. ..mi ha distrutto con la sua indifferenza e interminabili silenzi. Ho subito continue critiche per cose futili a partire dal risveglio…capace di farmi perdere il controllo per po’ darmi del malato…parla alle spalle e mi ha umiliato in tutti i modi..ci siamo spesso allontanati e sempre io ho fatto il primo passo. 3 mesi fa ho subito una biopsia invasiva e mi ha lasciato solo ad affrontare il tutto….la situazione mi ha aperto gli occhi .Sono andato via di casa da un mese….ma sto male…lei esceced io piango….ma non intendo tornare sui miei passi…..ho vissuto l inferno……mi sono riconosciuto in una vittima del narcisismo..mi sono rivolto ad una psicologa a cui ho raccontato tutto..ma che sta lavorando sulle motivazioni che mi hanno indotto a vivere un rapporto così tossico ..ma ho la sensazione che non valuti seriamente la possibilita che io sia vittima di una narcisista patologica…avrò intrapreso il percorso giusto? Sperò di farcela….aiutatemi
@ Raffaele, sono esattamente nella stessa situazione: non sei solo.
Tante buone cose.
Tieni duro raffaele.ne ho passate simili a te.tutto questo perche si è dipendenti affettivi e troppo sensibili.le narcisiste ti instaurano sensi di colpa se non pensi solo a loro ti isolano dagli amici,quando conquistano il tuo cuore per ricevere un po di amore devi supplicarle.alla fine son andato fuori perché provo sentimenti contrastanti amore e mancanza della guida per mancanza mia di autostima e odio per il male che mi ha fatto e calmi ero un po coi farmaci.se lai lasciata e già un primo passo che ti vuoi bene se no rischiavi la salute mentale.ad ingoiare continuamente rospi prima o poi si esplode.il bello e che la narcisista non è consapevole del male che fa
Io la sto vivendo da otto mesi con una donna che alterna comportamenti in cui mi esalta e demolisce e poi nega ogni evidenza spudoratamente e non accetta nessuna critica. E’ semplicemte spaventoso.
IO STO VIVENDO UNA STORIA DEL GENERE ED E’ TREMENDO!
Dottore, se il narcisismo non è maligno, e’ curabile con un percorso di psicoterapia? Oppure meglio fare un percorso di coppia, e nel caso, con quale professionista specializzato?
Grazie
Buon giorno il disturbo narcisistico e’ un disturbo di personalita’ che puo’ essere affrontato solo se chi lo presenta, riconosce l’esigenza di mettersi in discussion e aver bisogno di un supporto specialistico (psicoterapeuta)
Salve Dott.Salerno, mi riconosco pienamente nel ruolo di vittima di un narcisista. Sono in cura presso una psichiatra, sto assumendo antidepressivo e Xanax ma ho il terrore di lasciarlo definitivamente. Ho iniziato un gruppo di aiuto aiuto, pratico yoga e ricevo trattamenti di shiatsu. il mio obiettivo di vita è lasciarlo. Abito a Milano, mi può consigliare a chi rivolgermi?
Grazie infinite
Buon giorno Rossella le suggerisco di accoppiare al trattamento farmacologico, qualora non lo facesse gia’, una psicoterapia, per indagare le ragioni per cui non riesce ad interrompere la relazione e per trovare nuove modalita’ di stare in relazione.
Dr.Salerno,non sono tanto d’accordo sul fatto,dato per troppo scontato,che la vittima prediletta del narcisista patologico manipolatore abbia pochissima autostima.
Trattasi,anche con una certa frequenza,,di una persona ben strutturata,ipersensibile,spesso colta, ma irrealizzata sentimentalmente.
Quando questa ferita (da profonda carenza affettiva)si protrae per troppo tempo crea una perforabilita’ alla penetrazione manipolatolatoria molto profonda che se sfruttata dal soggetto vampiro in eta’ avanzata della preda puo’ essere veramente devastante.
La vittima di carattere fortemente sentimentale -romantico con l’incontro in eta’ avanzata col mostro(peius se in gonnella)offre un nutrimento veramente succulento(da leccarsi i baffi)al predatore(melius se anche dipendente sessuale) raggiungerà uno stato di succhiabilita’ energetica apicale rendendo la rottura della relazione tossica quasi impossibile,atteso anche che il dipendente affettivo sognatore sentimentale e’ anche molto invaghito dal nettare supererotico nocivamente ritardato,che la sua natura innocente di sentimentale non guastato dalle brutture della vita,incapace di tenere ben distinto il sesso dall’amore,rendera’ particolarmente prelibato.
Questo tipo di vittima,,dalla grande fierezza caratteriale,molto empatico e particolarmente sensibile ,votato in tanti anni di studio introspettivo al conosci te stesso socratico,vivra’ l’esperienza col vampiro,come scisso: da una parte il suo se’ autocoscienziale molto forte che lo ammonisce dal primo momento sui pericoli evidenti di questa relazione sperequativa e fortemente disfunzionale e lo invita a separare la sessualita’(molto intensa)dall’amore,di contro l’altra parte della sua personalita’,quella affettiva dipendente che restera’ ,malgrado la ratio contraria,impigliata per un tempo spropositato nella gabbia tossica.
Perche’ poi il redit animus della fuoriuscita dal tunnel della sudditanza?
Perche’ la capacita’ indagativa e introspettiva della vittima verso il carnefice,dall’inizio in uno stato vigile di allerta e di sorveglianza cautelativa pur facendolo molto soffrire per la perdita notevole della sua autonomia(sulla quale ha incentrato tutta la sua vita di solitario erotico-) sentimentale lo preserva fino alla rottura liberatoria dalla totale devastazione psichica,che subentra nella vittima intelligente,consapevolmente ma mai ciecamente schiava solo dopo che costui avra’ smascherato definitivamente il mostro,vivendo la fase piu’ terribile dell’esplorazione cognitiva e conseguenzialmente esponendosi alla ferocia con ghigni infernali e vomitevoli del partner,disvelatosi gravemente malato nell’anima.
Senza questa evoluzione cognitiva della consapevolezza di un ipergoismo morboso ,non ancora catalogabile ,in una illuminazione pur raggelante di un narcisismo patologico perverso se non maligno la pur non mai bassa autostima della vittima acculturata ,sempre attenta e pur solo sentimentalmente acquiescente ma mai mentalmente ,non e’ bastevole ad imporsi col distacco dal partner, scopertosi profondamente disturbato, nella relazione tossica.
E’ LA FULMINAZIONE DELL’AGGHIACCIANTE AUTODIAGNOSI,CON LO STRAPPO PENOSO DELLA MASCHERA DEL FALSO SE’ CHE ANNULLA LA PARALISI SACRIFICALE DI UN PUR CONSAPEVOLE,PUR TROPPO PROTRATTO,STATO DI ASSERVIMENTO E PERMETTE CON LA SOLA FORZA DELLA MENTE ILLUMINATA,SENZA NEANCHE UN RIGIDO NO CONCTAT A LIBERARE IL SOGGETTO FORTEMENTE EMPATICO ED IPERSENSIBILE DALLE GRINFIE DEL PREDATORE MALIGNO.
Gerardo, finalmente, a differenza di molti, hai dato una diversa interpretazione della vittima. direi che sia la fantastica e perfetta interpretazione di quanto ho vissuto e mi immedesimo nella descrizione della tua vittima. i miei complimenti per l’esposizione cosi’ precisa in tutti i suoi punti.