Roma 29 luglio 2015
a cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma
La dipendenza affettiva e’ una condizione psicologica riconducibile ad un particolare quadro psicofisico e a determinate condizioni emotivo familiari che contribuiscono a mantenerla e ad alimentarla. Qui di seguito sono elencate quattordici caratteristiche che connotano la dipendenza affettiva, utili per riconoscere se ne si e’ affetti.
1) Provenire da un contesto familiare disfunzionale dove i bisogni di intimita’ e di amore non sono stati presi in considerazione dalle figure di riferimento
2) Soddisfare i propri bisogni di amore e di riconoscimento solo attraverso la cura del partner
3) Scegliere uomini o donne che appaiono bisognosi di aiuto e cercare di aiutarli e salvarli attraverso il proprio amore
4) Avere una profonda paura dell’abbandono e fare qualunque cosa per evitarlo
5) Farsi carico dei bisogni del proprio partner per averlo vicino, come supportarlo finanziariamente, cercargli lavoro, accudire esclusivamente i figli
6) La mancanza di amore durante l’infanzia che, producendo una condizione di vuoto emotivo interno, si cerca di compensare compiacendo il partner
7) Assumersi la maggior parte della responsabilita’ per ogni problema o fallimento della propria unione, non attribuendone alcuna al partner
8) Un basso livello di autostima
9) Il comportamento altruistico che e’ di solito un tentativo velato di controllare il proprio partner trasformandolo nel modello che dovrebbe essere
10) Inclinazione a compensare il vuoto affettivo interiore attraverso un’ulteriore dipendenza da droghe, cibo, alcool, ecc
11) Non vivere la relazione nel qui ed ora ma fantasticare di cambiare il proprio partner trasformandolo nel modello che dovrebbe essere
12) Incapacita’ di distogliere l’attenzione dal proprio mondo interiore e dalle proprie sofferenze concentrandosi esclusivamente sulle difficolta’ della relazione in corso
13) Bassa propensione a conoscere persone disponibili, affettuose e che si prendono cura di loro poiche’ le trovano noiose, preferendo rapporti confusi ed instabili attraverso cui sentirsi “vivi”
14) Stato di apatia, assenza di motivazione dovuto al mancato soddisfacimento dei propri bisogni affettivi
Bibliografia:
Isabelle Nazare-Aga, La manipolazione affettiva, quando l’amore diventa una trappola: Libri in tasca 2008
Il dott. Marco Salerno tiene gruppi di aiuto e sessioni di consulenza individuale a Roma per chi si sente vittima di manipolatori affettivi e soffre di dipendenza affettiva. Per chi risiede in altre citta’ italiane e’ possibile richiedere una consulenza via Skype.Per avere maggiori informazioni chiamare il 3474661496 o scrivere alla seguente mail: dottmarcosalerno@gmail.com www.manipolazioneaffetivaroma.it
mi rivedo in tutto questo
Posso dire di ritrovarmi nei punti 1-2-4-5-8 e in parte nel 6 e nel 12.
Come si può reagire?
Sara
non sono sicura di aver capito bene il punto 12, intende dire che ci si concentra più’ sul proprio mondo interiore e sulle proprie sofferenze anziché sulle difficoltà della relazione?intende dire questo?
significa concentrarsi sul proprio dolore e sulla relazione non aprendo il proprio orizzonte alla considerazione di altri aspetti della vita, come se la propria esistenza iniziasse e finesse dentro la propria relazione e non vi fosse altro.
bene! ne sono felice!anch’io l’ho scertpoo da poco e per caso, e anch’io sono da sempre alla ricerca, se non di risposte, almeno di un senso da dare ai miei vuoti .un baciocarole