Roma 29 novembre 2021
A cura del dott. Marco Salerno
Molto spesso le persone con cui entrano in contatto intimamente i narcisisti e con cui stabiliscono una relazione, si caratterizzano per una profonda empatia e allo stesso tempo per profonde ferite emotive che nella maggior parte dei casi sono ancora sanguinanti. La relazione tra un narcisista ed un empatico diventa un incastro perfetto in cui ognuno dei due soddisfa in modo distruttivo e disfunzionale dei bisogni affettivi ed emotivi di cui o non sono consapevoli o non conoscono altre vie per appagarli. Il risultato e’ una carneficina emotiva che può durare da pochi giorni ad una vita intera.
Il primo problema con cui l’empatico si deve confrontare e’ la sua difficoltà ad accettare il fatto che non tutte le persone possono o vogliono essere aiutate e che non sono compatibili con chiunque. L’empatico viene disorientato anche dal fatto che il narcisista, soprattutto nella fase del love bombing, tende ad essere molto compiacente e apparentemente capace di individuare e di soddisfare i bisogni emotivi. Anche successivamente, quando il rapporto si stabilizza, il narcisista alterna momenti di aggressività e violenza ad altri in cui SEMBRA gentile e fragile.
Proprio questa alternanza di comportamenti induce l’empatico a sperare in un cambiamento del narcisista ma questa illusione lo chiude in una vera e propria trappola, quella dell’aspettativa che il narcisista in fondo sia in grado di amare. La differenza fondamentale tra un empatico ed un narcisista e’ che il primo sente i pensieri e i sentimenti altrui per comprenderli, il narcisista invece intuisce i sentimenti e i pensieri altrui per manipolarli e servirsene. Un empatico spesso si lega ad un narcisista di tipo covert che apparentemente mostra capacita’ di ascolto, di comprensione e di aiuto, una sensibilità ed un intuito spiccato non rendendosi conto che questi comportamenti sono una imitazione dell’empatia e della comprensione ma in realtà la sensibilità del narcisista e’ rivolta solo a se stesso. Insofferente alle critiche, non tollera alcun giudizio e contraddizione a cui reagisce con aggressività o autocommiserazione. I narcisisti spesso sono persone intuitive ed intelligenti, sono capaci di valutare ed analizzare situazioni e comportamenti ma non sono dotate di alcuna propensione a mettersi nei panni altrui. Il grande errore che fa l’empatico e’ quello di immaginare che anche il narcisista condivida insieme a lui l’attenzione agli altri, il narcisista invece non comprende le emozioni ma le usa per capire in quale modo manipolare gli altri.
Gli empatici che hanno avuto uno o entrambi i genitori narcisisti, tentano, pur essendo adulti, a medicare inconsapevolmente le loro ferite infantili per cui l’incontro con un narcisista covert o overt dagli empatici la possibilità di ripercorrere nuovamente i loro vissuti infantili costellati di rifiuto e dolori, sperando di essere finalmente degni di amore e di attenzione. Questa continua aspettativa di essere finalmente amati, viene frustrata sistematicamente a contatto con il narcisista, non riuscendo mai a medicare la ferita emotiva infantile.
Il grande paradosso che un empatico vive nella relazione con un narcisista e’ quello di sentirsi in un contesto familiare in una relazione costellata di instabilità, svalutazioni ed aggressioni. In questo modo l’empatico non riesce mai ad esprimere e a soddisfare i propri bisogni, sempre in attesa che il narcisista lo faccia per lui. Dopo aver provato per migliaia di volte queste dinamiche fino ad essere travolto dalla sofferenza e dal dolore, l’empatico può arrivare al punto di essere stanco di essere vessato e punito ed e’ costretto a scegliere tra se stesso e il narcisista. Solo da questo momento in poi inizia la risalita grazie al fatto di prendere atto che solo lui stesso può prendersi cura di sé.
L’empatico deve tenere presente che nella relazione con un narcisista non esiste il senso del dare e del ricevere, la reciprocità affettiva ed emotiva e’ completamente assente, l’empatico dona e il narcisista prende ad oltranza senzan mai ricambiare. Solo quando l’empatico ha tentato più e più volte di riconquistare l’affetto di un narcisista per ripristinare l’idealizzazione che ha di lui, sarà giunto al punto in cui dovrà guardarsi dentro e chiedersi se vuole continuare ad elemosinare affetto per essere riconosciuto o iniziare a prendere atto delle proprie ferite emotive e cominciare a curarle da solo.
Alla base di questo meccanismo relazionale perverso vi e’ una bassa autostima che porta l’empatico a ricadere molte volte nella trappola del narcisista (hoovering) durante la quale egli viene risucchiato nella relazione spinto dalla speranza che il narcisista sia cambiato. Quando l’empatico si rende conto che la sua relazione si basa sull’aspettarsi un po’ di calma e meno violenza emotiva, allora può nascere la consapevolezza di meritarsi qualcosa di più del mendicare affetto e sperare di vivere con un po’ di quiete.
L’insegnamento che si può trarre dalla relazione con un narcisista e’ che il suo amore e’ solo una grande illusione e che l’unico modo per iniziare ad amarsi e’ andarsene senza aspettarsi più nulla da lui.
Bibliografia:
Overt C., Il narcisista e l’empatico, 2020
E cosa succede quando due empatici terrorizzati dai rapporti coi narcisisti si incontrano, scrutando l’altro e non fidandosi dell’altro credendo sia un narcisista e ferendosi a vicenda dalla paura?
Molto probabilmente non sono due empatici
un articolo di sobria chiarezza, che puo’ aiutare molte persone a comprendere e a scegliere di liberarsi.
grazie molto gentile, spero che le sia stato di aiuto.