Roma 20 gennaio 2014

A cura del Dott. Marco Salerno

La dipendenza affettiva è al pari di altre dipendenze una condizione che determina uno stato di malessere diffuso sia psichico che fisico. La psicologa Robin Norwood ha individuato le seguenti cause come origine della dipendenza affettiva femminile:

1) provenire da un contesto familiare disfunzionale dove i bisogni di intimità e di amore non sono stati presi in considerazione dalle figure significative di riferimento

2) soddisfare i propri bisogni di amore e di riconoscimento solo attraverso la cura del partner

3) scegliere uomini che appaiono bisognosi di aiuto e cercare di aiutarli e salvarli attraverso il proprio amore

4) avere una profonda paura dell’abbandono e fare qualunque cosa per evitarlo

 

5) farsi carico dei bisogni del proprio uomo per averlo vicino, come supportarlo finanziariamente, cercargli lavoro, accudire esclusivamente i figli

6) la mancanza di amore durante l’infanzia ha prodotto una condizione di vuoto emotivo interno che si cerca di compensare compiacendo il partner

7) assumersi la maggior parte della responsabilità per ogni problema o fallimento della propria unione ,non attribuendone alcuna al  partner

8) un basso livello di autostima è alla base della credenza irrazionale di non meritare alcuna felicità e riconoscimento dei propri bisogni emotivi

9) il comportamento altruistico è di solito un tentativo velato di controllare il proprio partner per rassicurarsi continuamente

10) non vivono la relazione nel qui ed ora ma fantasticano di cambiare il proprio partner trasformandolo nel modello che dovrebbe essere

11) i dipendenti affettivi presentano una maggiore inclinazione a diventare dipendenti da alcool, droghe, cibo

12) la dipendenza affettiva consente di distogliere l’attenzione dal proprio mondo interiore e dalle proprie sofferenze, concentrandosi esclusivamente sulle difficoltà della relazione in corso

13) i dipendenti affettivi possono sviluppare con una certa facilità la depressione

14) i dipendenti affettivi non sono interessati a conoscere persone disponibili, affettuose e che si prendono cura di loro poiché le trovano noiose, preferendo rapporti confusi ed instabili attraverso cui sentirsi “vivi”.

Essere un dipendente affettivo significa dipendere dal desiderio di sentirsi continuamente innamorati piuttosto che mettersi in gioco con una persona affettivamente ed emotivamente disponibile. Jim Hall ha rilevato che il dipendente affettivo instaura spesso relazioni con partner evitanti o narcisisti alimentando il bisogno di stare continuamente in tensione e sul filo del rasoio emotivo. Immagina che solo il partner lo possa rendere felice e non è capace di fare una valutazione realistica della propria relazione, sperando che tutto migliorerà in modo non definito nel futuro. Il dipendente affettivo vuole dare un senso alla propria vita attraverso una relazione e si ostina a cambiare il partner per far si che assomigli all’idea che ha di lui, anche se la conseguenza finale è quello di evitare qualunque tipo di contatto intimo.

Bibliografia:

Robin Norwood, Donne che amano troppo; Feltrinelli Editore