Roma 28 luglio 2015
a cura del dott. Marco Salerno Psicologo psicoterapeuta a Roma
Zygmunt Bauman filosofo e sociologo polacco, una delle personalita’ piu’ influenti degli ultimi decenni, ha affrontato nel suo libro, Amore Liquido, il tema delle relazioni di coppia e “come amarsi e rimanere insieme tutta la vita”. Bauman sottolinea come la tecnologia non ha favorito il mantenimento di quell’impegno che un tempo sembrava, pur con difficolta’, piu’ facile da mentenere. Chat, social network, siti per dating on line, e agenzie virtuali di incontri hanno trasformato i sentimenti in merce da vendere ed acquistare, regalando la folle illusione che innamorarsi si altrettanto facile come acquistare un paio di scarpe. Tale meccanismo si basa sull’idea che e’ potenzialmente possibile conoscere milioni di persone nella rete ma questo ha portato ad un rapido consumo delle relazioni e ad un continuo bisogno di provare emozioni nuove e forti come se l’amore adulto coincidesse costantemente con una eterna fase di innamoramento. Bauman afferma che l’ “amore liquido” e’ un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura di un legame profondo e duraturo ed e’ proprio il bisogno di essere amati che spinge le persone ad una continua ricerca di appagamento pur non sentendosi sicuri di essere mai amati abbastanza. Nell’era della realta’ virtuale i sentimenti vengono confezionati come oggetti pronti all’uso, l’amore invece e’ una condizione che richiede cura e un impegno costante da parte di entrambi i partner, assume nuove forme nel tempo e si rigenera cambiando pelle ma non la sua essenza. Bauman sottolinea come ognuno di noi e’ libero di scegliere nonostante i condizionamenti esterni, le scelte piu’ semplici apparentemente meno rischiose portano a risultati deludenti, distingue come qualunque sforzo o sacrificio per mantenere viva una relazione deve essere compiuto in due e non solo da uno dei due partner, poiche’ ad entrambi deve stare a cuore la relazione. Attualmente viviamo un permanente conflitto tra la liberta’ di scegliere tra piu’ opportunita’ relazionali e il bisogno di sicurezza, di avere una relazione di riferimento, pur non riuscendo a trovare un compromesso perche’ una condizione esclude l’altra. Molte persone sognano una vecchiaia insieme ma dimenticano che questa e’ accompagnata dalla quotidianita’ e a volte dalla noia che spesso viene evitata. Una relazione di lungo corso comporta la scelta di escludere altre novita’ (relazioni) che nella societa’ del consumismo sono identificate come la chiave della felicita’ ( piu’ posso scegliere piu’ saro’ felice). L’intolleranza alla routine viene coltivata sin dalla piu’ tenera eta’, i giochi vecchi vengono rimpiazzati da quelli nuovi, nulla si aggiusta poiche’ e’ solo il nuovo che stimola la meraviglia ed e’ degno di nota mentre cio’ che richiede sforzo e determinazione non e’ ben visto. Non a caso il marketing ha compreso e trasformato in guadagno il radicato bisogno di amore presente in ognuno di noi, riducendo l’impegno a noia ed esaltando la ricerca di nuove emozioni. Non solo l’amore ma anche il lavoro, le relazioni interpersonali, lo studio vengono semplificati a merce facile da acquistare senza alcuna fatica. Il risultato e’ che non si riesce piu’ a provare soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo con sacrificio, si e’ generata la banalizzazione che nulla ha senso perche’ tutto e’ corrotto e inutile, per cui e’ meglio divertirsi ora piuttosto che dedicare sforzi a qualcosa che non garantisce certezza nel futuro. E’ piu’ facile acquistare un dono o regalare un viaggio piuttosto che ascoltare chi si ha vicino, come se gli oggetti compensassero la mancanza di ascolto e di compassione verso chi ha bisogno. Il risultato di questa concezione delle relazioni e’ molto deludente, l’insoddisfazione e’ dilagante e ha preso sempre piu’ piede la pretesa di essere compresi a senso unico, esaltando la liberta’ personale a discapito dell’incontrarsi. Non a caso le patologie dello spettro narcisistico sono sempre piu’ diffuse in una societa’ dove si coltiva solo l’io senza alcuna responsabilita’ per l’altro. Il bisogno di amore viene soddisfatto non con l’impegno ma con l’accumolo di molteplici relazioni e con la fantasia che l’amore e’ qualcosa di irrazionale e spontaneo per cui o l’altro legge nella nostra mente o non ci ama. E’ completamente assente la dimensione del dialogo, dell’ascolto e della conoscenza, elementi che richiedono tempo e dedizione e non soggiacciono alle regole del mercato secondo cui quando un oggetto presenta qualche crepa e’ meglio avere gia’ a disposizione una seconda scelta piuttosto che riparare le imperfezioni attuali. Bauman afferma che l’amore esclusivo non e’ mai esente da dolori e problemi ma la gioia e’ nello sforzo comune per superarli. La tentazione di sperimentare sempre la novita’ nelle relazioni e’ una vana chimera, il filosofo Emmanuel Levinas spiega che e’ proprio lo stato di essere tentati quello che l’essere umano desidera e non l’oggetto della tentazione in se’. La condizione di essere tentati apre un varco nella routine, fa sentire liberi per un istante ma nel momento in cui si cede alla tentazione questa diventa una nuova routine. Oggi non si parla piu’ di relazioni ma di connessioni, nell’era di facebook, i legami che richiedono dedizione e costanza sono stati sostituiti dalle connessioni, per cui connettere e disconnettere un rapporto e’ un gesto immediato che si risolve digitando sul proprio pc o smartphone. Si accumulano contatti ma si e’ poveri di rapporti, non a caso si conteggino il numero dei contatti su facebook a discapito della qualita’ delle relazioni, si crede di guadagnare in facilita’, scambiata per liberta’ e si perde la certezza di una relazione (cit. Bauman). Amare e’ decidere e affonda le sue radici nel coltivare i sentimenti e non nel nutrirsi solo di emozioni. L’amore di coppia si basa sulla decisione di stare insieme, sul fatto che questo e’ meglio che separarsi, ogni difficolta’ diventa una sfida da affrontare e non un ostacolo che mette in crisi sistematicamente la scelta di condividere la vita insieme. Ogni incomprensione non e’ una catastrofe a cui segue il desiderio di terminare la relazione e cercare soddisfazione altrove ma uno spazio in cui confrontarsi, chiarirsi e conoscersi, insieme.
Bibliografia: Zygmunt Bauman, Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi, Laterza editore 2006
Il dott. Marco Salerno tiene gruppi di aiuto e sessioni di consulenza individuale a Roma per chi si sente vittima di manipolatori affettivi e soffre di dipendenza affettiva. Per chi risiede in altre citta’ italiane e’ possibile richiedere una consulenza via Skype.Per avere maggiori informazioni chiamare il 3474661496 o scrivere alla seguente mail: dottmarcosalerno@gmail.com www.manipolazioneaffetivaroma.it
Direi che ciò che scrive Bauman e’ un quadro perfetto delle relazioni sentimentali di questi decenni. Purtroppo, a mio avviso , i social hanno si’ aperto porte sconosciute, ma hanno anche permesso che i sentimenti da palpabili siano divenuti estremamente eterei. Ormai nn ci si confronta più a quattr’occhi, ma x emoticon, per slang scritti , in tutti quei modi dove il confronto diretto è stato bypassato da quello emotivamente virtuale…..