A cura del dott. Marco Salerno
Vivere la vita pienamente non e’ una condizione che puo’ essere rimandata nel tempo ma deve essere vissuta nel presente anche a costo di pronunciare qualche no. Ma quanto e’ difficile dire un “no”sentito, autentico e consapevole? Per molte persone sembra che sia un passo a volte irraggiungibile anche se il prezzo da pagare e’ quello di star male. Perche’ ogni volta che pronunciamo un “si” quando invece vogliamo dire “no” chiudiamo una parte di noi in una scatola senza dare ascolto a quella voce che invece fa di tutto per farsi sentire e pronunciare il fatidico “no”. L’affermazione di se’ implica essere autentici e allinearsi ai propri bisogni, il che non vuol dire essere egoisti o egoreferenziali ma prendere il coraggio a quattro mani e nel rispetto degli altri, assumersi la responsabilita’ delle proprie scelte. Spesso le persone presentano grosse difficolta’ nel declinare una richiesta e tendono a spegnersi lentamente, a forza di negare i propri bisogni piu’ profondi. Paradossalmente quando temiamo che il darci il permesso di essere noi stessi possa compromettere le nostre relazioni, e’ proprio grazie a questo comportamento che le preserviamo e ne garantiamo la “sanita’”. Le relazioni sane sono costituite da individui che dialogano in modo chiaro e diretto, hanno la possibilita’ di pronunciare un “no” pur non vivendolo come un rifiuto e non calibrano i loro bisogni in funzione al grado di accettazione di chi li circonda. Annullare se’ stessi di fronte all’altro genera negativita’ e stanchezza che a lungo andare determinera’ l’insorgere di malattie o nella migliore delle ipotesi compromette le relazioni.