Roma 27 Maggio 2017
A cura del dott. Marco Salerno, psicologo psicoterapeuta a Roma
Se e quanto un narcisista perverso e’ consapevole dei comportamenti che agisce e delle loro conseguenze, e’ una delle domande che le persone si pongono di continuo. Piu’ le loro azioni sembrano assurde, sadiche, distruttive, impensabili, piu’ ci si chiede se sono consapevoli di quello che fanno. La maggioranza dei narcisisti perversi si rendono conto dell’influenza e del potere che esercitano sugli altri, sulle reazioni che vogliono determinare in chi si rapporta con loro ma sono completamente inconsapevoli delle conseguenze che i loro comportamenti determinano poiche’ non si assumono alcuna responsabilita’ di quello che fanno e non sono in grado di immaginare le ripercussioni delle loro azioni. Il paradosso che difficilmente si riesce a comprendere quando ci si relaziona con un narcisista perverso, e’ dovuto al fatto che quello che dicono non e’ in alcun modo allineato e coerente con i loro comportamenti. A parole esprimono sentimenti e dedizione verso il/la propria partner, difendono la morale e si spacciano per sostenitori dell’etica e della legge, nella realta’ loro sono l’eccezione che puo’ trasgredire la regola, poiche’ non devono sottostare e rispettare le regole, e’ tutto concesso in deroga, indipendentemente dalle conseguenze che questo puo’ avere su chi li circonda. Il loro obiettivo e’ quello di assicurarsi un’immagine positiva di se’ e di far si che chi sta loro vicino contribuisca a questo. Tra le forme che il narcisismo puo’ assumere vi e’ quella della la perversita’ che da origine al narcisista perverso.
Come si riconosce un/una narcisista perverso?
Il/la narcisista perverso di solito si comporta in modo insospettabile quando inizia ad interagire con una persona che non conosce ancora, non destando alcun sospetto sulla sua tendenza manipolatoria. Spesso si presenta come una vittima e cerca di suscitare compassione, non e’ capace di costruire delle relazioni amicali o relazionali profonde ma e’ alla continua ricerca di complici, non rispetta mai i limiti degli altri ma cerca sempre di ottenere quello di cui ha bisogno: riconoscimento e soddisfazione dei propri bisogni senza considerare mai l’altro. Quando il/la narcisista perverso inizia la sua opera di seduzione verso un/una nuova partner cerca di mostrarsi differente da quello che e’, di sedurre e solo successivamente, una volta che il successo e’ assicurato, di essere se’ stesso. Il/la narcisista perverso durante la fase della seduzione e della conoscenza mostra la parte migliore di se’, mente su chi e’ e cosa fa spacciandosi per una persona diversa da quella che e’. Di solito simula interesse ed attenzione per la persona che desidera ma in realta’ non ha alcuna considerazione per l’altro, appare generoso ma la lsua generosita’ e’ solo un modo per trarre gratificazione dal riconoscimento dal partner. L’obiettivo del narcisista perverso non e’ di amare l’altro ma di ingannarlo, intrappolando il/la partner in attenzioni che lasciano ipotizzare un futuro altrettanto piacevole ma che si rivelera’ essere ben diverso quando sentira’ di “possedere” affettivamente la propria vittima. Questa tipologia di persona manipola l’altro in modo piu’ o meno inconsapevole poiche’ e’ privo di etica ma ha la capacita’ di far credere che ne ha una apparentemente solo per sedurre l’altro. La sopresa piu’ dolorosa che una persona sperimenta quando, ancora non consapevole di aver incontrato un narcisista perverso sulla propria strada sperimenta, e’ la delusione di aver scoperto un individuben diverso da quello che appariva durante i primi incontri. Inizialmente puo’ apparire originale, affidabile e seduttivo, non esita ad avere dimostrazioni affettive in pubblico, appare propositivo ed intraprendente, la sua vita’ sembra essere interessante ed avvincente, appare dotato di una vasta cultura e sempre interessato ad imparare. Durante la fase di iniziale di conoscenza, nulla fa presagire che la relazione si deteriorera’ e che quell’uomo o quella donna che appaiono essere attenti, creativi e pieni di vita, si riveleranno essere ben diversi da come appaiono. In alcuni casi i/le narcisisti perversi possono suscitare repulsione e desiderio di allontanamento, tale desiderio pero’ viene rimosso con rapidita’ poiche’ compaiono comportamenti che distolgono l’attenzione da questi aspetti negativi. La relazione che un uomo o una donna creano un un/una narcisista perverso si distingue a seconda del genere. L’uomo sembra essere piu’ legato al mantenimento della sua indipendenza per cui la donna narcisita perversa che incontra, strategicamente gli concede l’illusione di poter conservare i propri spazi. La donna che si relaziona con un uomo narcisita tende spesso ad instaurare dal primo momento un legame di dipendenza, alimentato dal partner e letto come indice di interesse e attenzione verso di lei. Il pericolo di questa situazione e’che chi si relaziona con un narcisista perverso non prevede il pericolo a cui andra’ incontro poiche’ la fase di incontro/seduzione/inzio della vita insieme puo’ durare per alcuni mesi come per anni fino a quando non sopraggiunge un evento saliente (nascita di un figlio, lutto, acquisito casa, perdita del lavoro) che fa esplodere la vera personalita’ del/a narcisita perverso. L’unico campanello di allarme per chi inizia una relazione con un/a narcisita perverso e’ una costante sensazione piu’ o meno intensa, che c’era qualcosa che non andava pur non avendo chiaro cosa fosse.
Chi sono i narcisisti perversi che si sentono vittime ?
Vi e’ una categoria di narcisisti perversi identificabile con il ruolo della “vittima”, che innescano nel il/la partner la “sindrome del salvatore”. Di solito il/la narcisista perverso che rientra in questa categoria appare vulnerabile e bisognoso di aiuto per mantenere il suo equilibrio. Assume il comportamento della vittima, afferma di aver vissuto situazioni molto difficili come una famiglia assente, lutti, dispiaceri e fa appello alla compassione del/a proprio partner. Esprime una profonda fame di amore e di sostegno che sollecita nel partner il desiderio di volerlo/a salvare ad ogni costo anche se il prezzo da pagare e’ la rinuncia a se’ stessi. La relazione che si genera e’ sbilanciata, apparentemente e’ il salvatore che conduce il rapporto ma in realta’ la vittima (il/la narcisista perverso) e’ colui/colei che richiedono una continua presenza ed assistenza emotiva e psicologica da cui e’ difficile liberarsi. A questo proposito la psichiatra Josette Stanke’ scrive nel suo libro “I vincoli dell’amore” che “amare troppo e’ una distorsione affettiva che rende traboccanti di sollecitudine, di dedizione, di attenzione nei confronti di una persona, mentre siamo rigidi verso noi stessi. Rendere l’altro il proprio centro di gravita’, la propria ragione d’essere, e’ un modo di assediarlo, di assicurarsi la sua presenza, di invadere la sua vita. E’ un amore che non ha certezza di poter essere reciproco” (cit.)
Come si trasforma la relazione con un/una narcisista perverso dopo che e’ terminata la fase di seduzione?
Il/la narcisista perverso quando si e’ stabilizzato il rapporto, cerca di allontanare il/la propria partner dalle persone che ritiene possano minacciare o metterlo in pericolo, rivelando la ragione dei propri comportamenti. Cerchera’ in ogni modo di isolare il/la propria partner sostenendo che i problemi vanno risolti nella coppia o nella famiglia e nessun altro deve essere messo al corrente. Quando si attua questa strategia si crea un effetto boomerang poiche’ si rischia di credere all’idea che familiari e amici non sia interessati ai propri problemi e non si fa altro che alimentare il vuoto intorno a se’. Di solito il/la narcisista perverso agisce questo processo di allontanamento criticando le persone che rientrano nella cerchia di amici piu’ stretti, utilizza una comunicazione aggressiva, ricorre al silenzio, e’ impaziente oppure puo’ apparire piacevole nelle relazioni quando si sente ammirato ma nell’intimita’ e’ critico e svalutante. Allo stesso tempo, il narcisista perverso mentre allontana gli altri dalla/dal propria partner disprezza in pubblico chi gli/le sta vicino.
Quali sono le differenze tra un uomo e una donna narcisista perverso?
Di solito la donna narcisista perversa basa la relazione con il proprio uomo sul presupposto che possa dedicare molto spazio al lavoro, a patto che il tempo rimanente lo dedichi alla coppia in base al parametro secondo cui il tempo dell’uno deve essere a completa disposizione dell’altro. Questo schema e’ abbastanza diffuso tra le coppie e sembra essere anche ben accetto quando entrambi i membri lo sposano. La conseguenza di questo pattern e’ che nessuno dei due intraprende alcuna scelta se non e’ presente l’altro, gli amici sono tutti in comune, le possibilita’ di fare nuove conoscenze sono nulle e soprattutto nessuno dei due partner si realizza fuori dalla coppia. Un altro schema utilizzato dalla donna narcisista perversa e’ quello secondo cui se due partner si amano, devono stare sempre insieme altrimenti non si amano veramente. L’amore coincide con la dipendenza, per cui la manipolatrice usera’questo pattern per esercitare potere sul coniuge. Di solito le donne che si comportano seguendo questo schema non sono dotate di particolare empatia e non sono in grado o non vogliono capire il punto di vista del partner, poiche’ gli dicono quello che lui dovrebbe sentire e provare. L’uomo narcisista perverso assume un atteggiamento critico verso le conoscenti, amici e famiglia, che sono vicine alla propria partner e alterna comportamenti seduttivi ad altri critici e svalutanti. Ha l’obiettivo di creare una condizione di isolamento intorno alla propria partner, cercando anche di incitarla a lasciare il lavoro, contesto nel quale ha possibilita’ di confrontarsi con altre persone e valorizzarsi. Attua un’azione di svalutazione quotidiana, che inizialmente e’ difficile comprendere poiche’ fa seguito ad un primo periodo di seduzione, durante il quale venivamo apprezzate le qualita’ della partner. L’effetto di questo comportamento e’quello di generare uno stato di confusione che mira a far si che la partner metta in discussione le proprie capacita’, quello che pensa e dice. L’obiettivo dell’uomo narcisista perverso e’ quello di far perdere alla partner i suoi punti di riferimento e di allontanare ogni fonte che possa mettere in discussione la propria persona e le proprie idee, al fine di perpetuare un continuo stato di manipolazione. In questo contesto e’ fondamentale per la donna avere e coltivare la propria autonomia economica per non sottostare a ricatti e dipendenze del partner narcisista poiche’ la mancanza di autonomia economica impedisce spesso di emanciparsi dal proprio partner. Inoltre un adeguato sostegno amicale e familiare aiuta a fugare i dubbi e la paura di sbagliare che in caso contrario si amplieranno sempre di piu’.
Il/la narcisista perverso e’ geloso?
Il/la narcisista perverso e’ divorato dalla gelosia verso il/la propria partner e ambisce al controllo e alla fusione totale. Esclude la presenza di altre persone, e’ immaturo e non e’ capace di amare una persona la quale ha anche altri legami affettivi, amicali e familiari. Si presenta come una persona trasparente che non ha motivo di nascondere nulla, vuole conoscere ogni parte del passato del/a partner per dominarlo, non riesce ad accettare l’idea di non far parte del suo passato. Durante questo processo di continuo controllo, il/la narcisista perverso vive uno stato di rabbia ed insoddisfazione continua poiche’ immagina sempre che vi sia un/una altra persona (rivale) che possa essere migliore di lui/lei. Il/la narcisista perverso fa ricorrenti scene di gelosia durante le quali vuole confermare l’infedelta’ che tanto teme, creando un clima di continua tensione e angoscia. Il meccanismo della gelosia si innesta abilmente con la personalita’ di un partner che mostra chiari segni di dipendenza affettiva. Il pensiero ricorrente del/a dipendente affettivo e’ che senza la relazione la sua vita non avra’ piu’ senso e non esistera’ piu’, per cui vive la paura di una condizione di vuoto intollerabile. La paura dell’abbandono spinge il dipendente affettivo a sopportare di tutto pur di non rompere la relazione. Diventa amorevole e gentile anche se non ricambiato, sperando di ricevere una piccola dimostrazione di amore. Paradossalmente il/la dipendente affettivo preferisce occuparsi del/a partner manipolatore piuttosto che di se’, nella speranza di ricevere un po’ di amore e riconoscimento, pur di tenere lontano lo spettro della solitudine.
Quali sono i primi passi da percorrere per liberarsi da un/a narcisista perverso?
Per uscire dalla relazione con un/a narcisista perverso e’ di fondamentale importanza costruire, mantenere o sviluppare le relazioni interpersonali con amici, parenti e conoscenti per confidare il proprio malessere, i dubbi, le paure e confrontarsi sull’esperienza affettiva negativa che si sta vivendo. Ed infine e’ fondamentale mantenere o se non lo si ha, ricercare un lavoro, perche’ l’emancipazione da una relazione con un narcisista passa per l’autonomia economica la quale puo’ anche garantire la possibilita’ di chiedere aiuto ad uno specialista per affrontare e risolvere i problemi di dipendenza relazionale.
Bibliografia Isabelle Nazare-Aga, La manipolazione affettiva, Ed. Libri in tasca 2008 J.Bradshow, Healing the shame that binds you, HCI, Deerfield Beach 1988 W.Pasini, A che cosa serve la coppia? Mondadori, Milano 1996 Susan Forward, Donna Frazier,Il senso di colpa, TEA Milano 2001
Dottore Marco,
Io sono brasiliana e purtroppo non parlo molto bene l’Italiano, e per questo chiedo scusa, ma ho sentito la vera necessità di dire che questo articolo è simplecemente meraviglioso ed mi ha fatto comprendere molto bene cosa è accaduta nel mio rapporto.
Grazie do averlo condiviso.
A Presto
Daniela.
Credo di averla smascherata… e questo articolo da conferma a ciò che ho capito oggi. Parola per parola. Devo uscirne, non credo di essere dipendente affettivo, sento di essere lucido nonostante sono provatissimo e nonostante, in alcuni momenti, per via della pressione che lei genera con azione di livello ormai terroristico mi viene da piangere… sono una persona dal carattere forte ma è davvero dura venirne fuori per me perché abbiamo un bimbo di 3 anni e ho una paura immensa per lui avendo compreso solo “oggi” cosa davvero si nasconde in lei…