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Narcisismo e tradimento

 

 

Roma 7 luglio 2021

 

A cura del dott Marco Salerno

 

La qualità delle cure genitoriali ricevute nella prima infanzia indicano se la
monogamia o la non monogamia potranno essere strategie emotive e
riproduttive di successo. Se gli apprendimenti che hanno avuto luogo in età
infantile servono a preparare le persone ad un funzionamento sano nel mondo
adulto, i bambini imparano sicuramente molto attraverso l’osservazione dei
genitori. Non a caso spesso i figli di genitori monogami sono monogami mentre i
figli di genitori divorziati hanno maggiore probabilità di divorziare a loro volta, così
come i figli di genitori infedeli sono più esposti al tradimento. L’assenza del padre
predice un atteggiamento sessuale più promiscuo sia nei maschi che nelle
femmine mentre un investimento genitoriale stabile può essere un segnale di un
ambiente ricco di risorse emotive.

I partner infedeli hanno una determinata organizzazione di personalità e un
attaccamento spesso insicuro. Si tratta di persone che hanno punteggi elevati
nella “triade oscura” che racchiude un gruppo di personalità caratterizzate da
narcisismo, intelligenza machiavellica e psicopatia che si accompagna a bassi livelli
di empatia. Tutte le situazioni che favoriscono l’infedeltà’ possono attivare un
assetto mentale più orientato al narcisismo, emozioni come la passione e
l’infatuazione, possono sollecitare l’egocentrismo e un atteggiamento egoista. Le
persone travolte dalla passione hanno minore probabilità di riflettere sulle
conseguenze a lungo termine della gratificazione immediata dei propri desideri di
soddisfacimento sessuale o di coinvolgimento romantico. Il tipo di personalità che
ha maggiore probabilità di essere infedele e’ quello che riesce a suscitare
attrazioni fatali che rendono alcune persone più vulnerabili allo sfruttamento
sessuale ed emotivo. Spesso le illusioni e la negazione possono appannare il buon
senso e la capacità di riconoscere un tradimento in atto. i narcisisti spesso si
attraggono tra loro nel gioco relazionale della conoscenza e della seduzione. Le
persone con elevati tratti narcisistici non solo sono più esposti all’infedeltà’ ma
sono anche attratte da persone infedeli perché credono di vivere nella realtà le
loro grandiose fantasie romantiche. I narcisisti pensano che tutti coloro che non
possiedono le loro caratteristiche di personalità siano dei perdenti. Per loro e’
difficile riconoscere i punti di forza e di miglioramento senza cadere nel
compiacimento e nella vergogna. Allo stesso modo faticano ad individuare le

caratteristiche altrui senza sentirsi invidiosi e sentirsi inadeguati, ma di fronte ai
limiti delle altre persone provano disprezzo o disgusto. La capacità di accettare se
stessi e gli altri con pregi e difetti e’ ridotta. Le opinioni dei narcisisti sui criteri di
fedeltà spesso riflettono una duplicità dei criteri di giudizio che rivela una certa
dose di ipocrisia: e’ accettabile che il narcisista sia infedele ma non che lo sia il suo
partner. Alcuni studiosi hanno rilevato che le persone che hanno la pretesa di un
trattamento speciale sono inflessibili di fronte ad una trasgressione relazionale.
Quindi sembra che le persone più propense ad essere infedeli e a razionalizzare
questo comportamento, siano quelle più implacabili quando vengono tradite. Si
tratta di un atteggiamento che nasconde la convinzione che la propria infedeltà
sia completamente attribuibile alle mancanze del partner. Considerarsi la vittima
innocente di un coniuge pessimo disattiva qualsiasi senso di colpa latente a
proposito dell’infedeltà’. Viceversa non e’ possibile immaginare che il partner
possa avere una valida ragione per essere infedele e quindi i suoi tradimenti
costituiscono una grave offesa da punire.

Le persone con elevati tratti narcisistici poiché sono attratte da persone con
caratteristiche simili, possono non solo essere più predisposte a tradire ma anche
ad essere tradite e in questo caso ne restano sconvolte perché sono certe di non
aver fatto nulla che meriti un tale trattamento. A causa del loro egocentrismo non
riescono ad immaginare in quale misura i tratti della loro personalità possono
contribuire alle complicate situazioni relazionali nelle quali sono spesso coinvolte.
Inoltre a causa dell’inefficacia del loro funzionamento riflessivo e’ difficile che
comprendano quale influenza esercitano sulle altre persone: spesso non
capiscono quanto e’ difficile per il partner convivere con le caratteristiche
narcisistiche della loro personalità tra cui il bisogno di controllo, la pretesa di
avere sempre ragione e la scarsa disponibilità.
Superare l’infedelta’ e’ molto difficile per i partner traditi se il disturbo da stress
post traumatico, insorto dopo il tradimento si combina con un precedente
disturbo narcisistico. Questi pazienti non vogliono assumersi le responsabilità
nell’aver contribuito alle problematiche coniugali. Il narcisista che tradisce ha
difficoltà ad empatizzare con le circostanze che influenzano il comportamento del
partner e comprendere in quale modo il loro modo di comportarsi li renda
responsabili dell’esito delle loro relazioni. Il narcisista tende ad attribuire il
successo della relazione a se stesso e l’insuccesso al partner. Questo tipo di
pensiero contribuisce a far sì che i traditori pensino che il loro comportamento sia
legittimo e i traditi possano giustificare la propria furia vendicativa.

Quando il matrimonio si dimostra frustrante e il narcisista inizia a rammaricarsi della scelta
che ha fatto oppure quando tutti i migliori partner sentimentali sembrano già
impegnati e restano disponibili solo quelli che definiscono gli “avanzi”,come
conseguenza tradire, iniziare una relazione con una persona coniugata oppure
vendicarsi per l’infedeltà’ del coniuge possono sembrare giuste forme di
risarcimento delle scorrettezze e delle ingiustizie subite. Una persona può subire
di disturbo “post traumatico da amarezza” ovvero una reazione traumatica alle
ingiustizie e alle umiliazioni inevitabili della vita. La realtà non e’ sempre all’altezza
delle proprie fantasie sessuali e sentimentali nonostante i migliori sforzi tesi a
realizzare questi desideri. Poiché le persone narcisiste si sentono in diritto di
godere di un trattamento privilegiato, possono anche essere più vulnerabili
all’esasperazione traumatica. Chi tradisce ha un’abilita’ di manipolare gli altri,
definita intelligenza machiavellica che descrive l’abilità di manipolare gli altri al
fine di un guadagno personale spesso contro l’interesse altrui. Alcune persone
sono più manipolatorie di altre. Inoltre, alcune persone possono essere più
facilmente suggestionabili perché il loro pensiero illusorio le induce ad essere più
facilmente ingannabili. L’intelligenza machiavellica è associata ad una maggiore
predisposizione all’inganno sessuale e all’infedeltà’ e persone dotate di tale
intelligenza possono fingere di amare qualcuno solo per ottenere un rapporto
sessuale. Il fatto che molte persone in una relazione monogamica si fidino
ingenuamente del partner e abbiano un legittimo interesse a credere nella sua
fedeltà le predispone ad ignorare i velati indizi di un possibile tradimento e a
razionalizzarli; l’ingenuità’ del partner rende facile essere infedeli e farla franca.
Inoltre la fiducia nella propria astuzia li incoraggia a ritenere che ciò. che un
coniuge tradito ignora non possa farlo soffrire e che la probabilità di essere
scoperti sia sufficientemente ridotta. A fronte della intensa gratificazione sessuale
ed emotiva che può offrire una relazione extraconiugale, vale allora la pena di
affrontare il rischio di essere smascherati. E’ anche possibile ritenere che l’utilizzo
dell’intelligenza e della furbizia consenta di limitare i danni e di ridurre
significativamente le conseguenze dello smascheramento oppure di controllarle.
Chi tradisce ha una idea grandiosa di sé che lo autorizza a non rispettare le regole
e utilizzare l’intelligenza per avere successo con le menzogne. L’infedeltà’ richiede
un’ altra caratteristica di personalità che e’ la volontà di trasgredire e di mentire
pur sapendo che si tratta di un comportamento immorale e nocivo.

L’infedelta’ richiede un certo tipo di freddezza che e’ la caratteristica più evidente della
personalità psicopatica e si traduca nell’indifferenza del fedifrago verso la sofferenza che

può causare alle persone che afferma di amare ovvero il coniuge,
figli, genitori, suoceri, amanti ecc. ai quali ha rubato il partner. Il narcisista
psicopatico difficilmente riesce ad ammettere di possedere caratteristiche di
personalità egoistiche e di essere in grado di mettere in atto sconsideratamente
comportamenti dei quali ci si può pentire. La personalità psicopatica che tradisce
e’ caratterizzata da disinvoltura e fascino superficiale, grandiosità, tendenza
patologica a mentire, inclinazione all’inganno e alla manipolazione, mancanza di
rimorso o senso di colpa, affettività superficiale, una vita emotiva cinica e priva di
empatia e incapacità di assumersi le proprie responsabilità. E’ necessario essere a
proprio agio nel mentire ripetutamente nel nascondere la relazione
extraconiugale e per riuscirvi con successo e’ importante manipolare tutti coloro
verso i quali si dichiarano sentimenti amorosi, senza l’interferenza del senso di
colpa e del rimorso e senza empatia per il trauma del tradimento inflitto al
partner.
Se si viene scoperti e’ necessario negare ogni responsabilità, dichiarare la propria
innocenza, affermando che il partner muove accuse false ed e’ paranoico. Una
volta detta la verità e’ necessario sostenere che la colpa e’ esclusivamente del
partner e che si e’ stati indotti all’infedeltà’ dal suo comportamento
emotivamente trascurante o maltrattante come se il traditore non possedesse
una libera volontà e stesse solo reagendo agli eventi senza averne il controllo.
L’inganno aveva l’unica funzione di protegger il partner dalla dolorosa verita’ della
situazione ed era quindi di fatto un atto d’amore.

Modelli di relazione di coppia con un narcisista patologico

 

Roma 3 aprile 2021

A cura del dott. Marco Salerno

 

Una relazione di amore sana si caratterizza per la presenza di una eccitazione sessuale che si trasforma in desiderio erotico per il partner, oltre ad essere presente la tenerezza nei confronti dello stesso. La capacità di empatia consente di identificarsi con l’altro e di comprendere i suoi stati d’animo e si accompagna ad una forma matura di idealizzazione insieme ad un profondo impegno nei confronti dell’altro. Infine, è presente il carattere passionale della relazione d’amore nei seguenti aspetti: la relazione sessuale, l’investimento sulla coppia e la relazione affettiva ed emotiva.  In questi ambiti il narcisista mostra i suoi limiti perché l’unico investimento affettivo che attua e’ su se stesso amplificando in modo grandioso il proprio sé e tenendo emotivamente lontano il partner. La conseguenza di questa situazione è l’impossibilitàdi passare dall’eccitazione al desiderio condiviso, di provare tenerezza e di identificarsi con il partner. Il narcisista si ferma ad una attrazione sul piano estetico/fisico ma non riesce ad entrare nella dimensione affettiva dell’altro e della coppia. Inoltre, spesso ha più relazioni contemporaneamente per evitare di dipendere da una unica persona, mostra una incapacità di provare gratitudine e condivisione sia reale che ideale,nonché una incapacità di perdonare e di essere grati. Le varianti più severe della tipologia del narcisismo presentano anche tratti aggressivi fino ad arrivare ad aspetti sadici che si traducono in violenze fisiche e psicologiche. Il narcisista pretende che il partner diventi come lui lo desidera, per tenere a freno i sentimenti di invidia e di svalutazione. Imposta la relazione in una dinamica di sudditanza e di subordinazione, pretendendo dal partner che lo rispecchi nella sua grandiosità e che si assuma le responsabilità dei problemi della relazione che sono sempre attribuiti alle mancanze del partner stesso.

Le possibili interazioni tra soggetti che hanno tratti narcisistici e soggetti con altri assetti sono numerosi tanto da determinare differenti combinazioni di coppia. Alcune coppie tipiche possono essere costituite da due narcisisti che esaltano l’uno le doti dell’altro o che condividono la forte tendenza a innamorarsi costantemente o a essere sensibili agli aspetti estetici (apparenza fisica). Oppure e’ possibile che si crei una coppia tra il narcisista e il partner con aspetti di dipendenza affettiva che appare inizialmente gratificato ed è poi incapace di ribellarsi. Una ulteriore combinazione può essere tra una persona con disturbo narcisistico e un’altra con disturbo borderline di personalità. Entrambe le strutture di personalità  sono caratterizzate da un ‘organizzazione simile ( senso di vuoto e di non appartenenza), inoltre è presente in forme diverse il timore di entrare in relazione intima con l’altro. La differenza sostanziale tra  le due e’ che il narcisista ha una struttura grandiosa di sé rispetto al borderline più coesa e unitaria che gli permette di mettere meno in atto comportamenti abbandonici ed impulsivi. Un narcisista può essere attratto da un borderline perché le forme di idealizzazione che questi mette in atto lo portano ad una totale ammirazione nei confronti del partner, spesso visto in modo distorto rispetto alle sue caratteristiche positive o negative.  Il borderline non conosce sfumature emotive per cui il narcisista verrà lusingato ed adulato al fine di prevenire un possibile abbandono. Inoltre, il soggetto borderline nonostante abbia paura di essere lasciato, si trova a suo agio in una relazione priva di una reale intimità che lo spaventerebbe, per cui riesce a tollerare l’andare e il venire del narcisista. L’iniziale clima di equilibrio nel quale sia il narcisista sia il borderline si pone come colui che colmerà il vuoto dell’altro, e’ destinato a terminare poiché nessuno dei due soggetti ha il potenziale per costruire una relazione d’amore matura e nessuno dei due si fida dell’altro. Questi presupposti sono destinati ad esplodere in litigi nei quali, alla svalutazione e al disprezzo che il narcisista mostrerà nei confronti del partner, seguiranno reazioni rabbiose di quest’ultimo che a sua volta svaluterà il narcisista, salvo poi tornare sui suoi passi. Infatti i soggetti con disturbo borderline sono caratterizzati da bassa autostima e forti vissuti di colpa alternati ad un senso grandioso di sé. In caso di rottura della relazione, si attribuirà le cause della fine della relazione e tornerà a cercare di riconquistare il narcisista in ogni modo. Il narcisista essendo a sua volta svalutato e rifiutato, accetterà le nuove lusinghe e il ritorno nella relazione eciòinnescherà una dinamica perenne di reciproca distruzione.

Una altra combinazione di coppia e’ quella tra un soggetto narcisista e’ uno masochista. Nelle relazioni sentimentali i masochisti tendono a legarsi a partner fortemente idealizzati ma che poi  si dimostrano frustranti e deludenti. Solitamente le personalità masochiste hanno sperimentato in adolescenza una prima esperienza amorosa non corrisposta verso qualcuno di irraggiungibile e il sentimento provato non diminuisce con il passare del tempo ma si amplifica. Di solito portano avanti relazioni insoddisfacenti con partner maltrattanti poiché inconsciamente nascondono una tendenza all’autodistruttività e un sentimento di piacere legato alla sofferenza. Questo aspetto si manifesta anche nelle relazioni sessuali in cui l’eccitazione erotica può essere catalizzata da esperienze fisiche dolorose. Questi individui possono instaurare relazioni con persone narcisiste che presentano una componente sadica marcata, i quali provano piacere a infliggere sofferenza e sono caratterizzati da una sessualità egoista ed aggressiva. Sia durante l’atto sessuale sia durante la relazione, si instaura una dinamica di ruolo che richiama la forma di dominante e dominato: in una coppia sposata il soggetto narcisista può mettere in atto atteggiamenti violenti a livello sia fisico che psicologico ed intrattenere relazioni extraconiugali, frustrando e ferendo il partner ma questi difficilmente interromperà la relazione, giustificando la scelta di restare con motivazioni poco chiare del tipo “il bene dei figli”. Quando la diade coniugale e’ caratterizzata da due individui affetti da una patologia conclamata, la relazione può degenerare in una più grave situazione psicopatologica di entrambi i partner. La dipendenza affettiva può essere anche considerata la risultante delle proiezioni narcisistiche sul partner che finiscono per farlo sentire un’appendice dell’altro svuotato e privo di senso senza la persona amata, conseguenza delle lesioni profonde inflitte alla sua autostima. Il partner del narcisista attribuisce a se stesso la responsabilità dell’indifferenza dell’altro e del suo atteggiamento così diverso dalle prime fasi della relazione, senza rendersi conto che in precedenza si stava relazionando con una falsa identità.  La tendenza del narcisista ad evitare il confronto, genera confusione e i contenuti del pensiero del partner finiscono per essere completamente orientati verso il tentativo di chiarire l’ambiguità’ che le discussioni si lasciano dietro. Spesso l’ansia generata dalla relazione si manifesta attraverso somatizzazioni (inappetenza, cefalea, ecc.). Il rapporto con un narcisista può generare un’esperienza traumatica che lascia segni profondi sul partner, il quale si sentirà sempre più vulnerabile provando la paura di provocare reazioni negative nel partner e finirà per sentirsi impotente e privo di risorse.

Il narcisista grandioso non percepisce i suoi aspetti disfunzionali come negativi anzi cerca di mantenere questi aspetti disadattavi intatti.  Il modello “Agency Model” (Campbell, Foster, Green, 2008) considera le relazioni narcisistiche come parte di un processo funzionale alla regolazione dell’autostima del soggetto. Il modello individua cinque caratteristiche:

  1. L’attenzione rivolta al dominio sull’altro anziché alla creazione di relazioni basate sull’intimità;
  2. Un’immagine di sé grandiosa;
  3. Il mantenimento e l’incremento di una autostima ipertrofica;
  4. Un senso di diritto;
  5. La reiterazione a mantenere la sua condizione inalterata.

Per un soggetto narcisista la certezza di essere interessante agli occhi degli altri si accompagnerà ad un atteggiamento estroverso e alla convinzione di essere ammirato e questo aumenterà a sua volta l’autostima, di conseguenza il senso di grandiosità del narcisista aumenta. Le persone che lo circondano sono il carburante per l’autostima del narcisista e sono funzionali al suo modo di essere. I modi in cui utilizza le persone a lui vicine passano per lo sfruttamento della loro ammirazione oppure del loro successo. Infine, li usa come contenitori in cui depositare la sua rabbia e i suoi fallimenti. Il narcisista di solito nasconde i suoi tratti disfunzionali quando si trova in situazioni nuove e suscita simpatia ed interesse negli altri per il fascino che lo contraddistingue. Con il passare del tempo le persone che lo iniziano a conoscere, avanzano richieste che il narcisista non riesce a soddisfare anche a causa dell’eccessiva sicurezza in se stesso. Il narcisista prende decisioni rischiose e superficiali e diventa meno attraente agli occhi degli altri anche per le sue maniere arroganti.

Chi sta in relazione con un  narcisista entrerà in una spirale  discendente che Campbell rappresenta con il modello “Chocolate Cake model”. In tale modello il narcisista è paragonato ad una torta al cioccolato in virtù del suo fascino iniziale che viene preferito al cibo salutare (relazione sana) ma che crea dipendenza e alla lunga nuoce alla salute come il narcisista che attrae e distrugge. Il partner narcisista inizialmente sembra una persona affascinante e attraente mentre con il passare del tempo si rivela egocentrico, materialista, ingannevole, controllante, provocando la sensazione di sentirsi usati. La percezione del partner narcisista cambia in peggio con il progredire della relazione e lascia pesanti strascichi sul piano emotivo con una significativa presenza di rabbia, impotenza e dolore.

 

 

 

Le motivazioni per cui un narcisista vuole chiudere una relazione: noia, ricatto, mancanza di empatia

Roma 15 febbraio 2021

A cura del dott. Marco Salerno

 

Quando il partner vuole dedicare tempo a se stesso, a coltivare attività ed
interessi o a riposarsi, lo psicopatico non lo accetta. I momenti di solitudine lo
turbano profondamente poiché non avendo una coscienza non ha nulla a cui
pensare per cui se chi gli sta accanto non lo ricopre di attenzioni, la noia e’ in
agguato. L’individuo tossico tende ad annoiarsi ed e’ alla continua ricerca di
stimoli per distrarsi da questa condizione persistente. Non sopporta di stare solo
per lunghi periodi a differenza dei soggetti sani che sanno apprezzare
l’introspezione e il contatto con le proprie emozioni. Lo psicopatico non ha una
propria identità definita e trascorre il tempo ad imitare gli altri creando un falso
. E’ mancante di empatia per cui non e’ in grado di entrare in contatto con
alcuno, costretto a stare da solo o ad impiegare il tempo ricorrendo al sesso,
alcool, droga o alla manipolazione degli altri.

Le relazioni sentimentali sono l’unico
mezzo che lo psicopatico ha per combattere la noia e per ricevere attenzioni.
Inizia a maltrattare la propria vittima quando ne trova una nuova di cui immagina
di essere innamorato. La fase di idealizzazione per lo psicopatico e’ solo un
momento transitorio per combattere la noia ed infliggere abusi per ricaricarsi
emotivamente. Dopo l’idillio iniziale la vittima si sente esausta perché’ ha
l’impressione di non sentirsi mai sola, sempre indaffarata a programmare impegni
per riempire il vuoto dello psicopatico che si circonda di persone con uno spiccato
senso genitoriale che lo sostengono in continuazione. Ha bisogno di circondarsi di
molte persone per ricevere continuamente attenzione e per non passare molto
tempo da solo. La noia più dolorosa arriva quando perde ogni interesse verso il
partner e le qualità che ammirava in lui/lei sono diventati solo difetti insostenibili.
Il coinvolgimento e la passione del passato sono solo un lontano ricordo e la
vittima si sente abbandonata ed isolata senza ragione, ridotta ad essere una delle
alternative a sua disposizione pur di non chiudere la relazione.
Lo psicopatico ha una personalità litigiosa ma non lo ammette mai, accusa sempre
gli altri di non capire mai i suoi bisogni. Provoca continuamente litigi pur
mantenendo un’aria innocente e non assumendosi mai la responsabilità delle sue
azioni. Fa osservazioni impercettibili mentre gli altri si arrabbiano e vengono feriti
ma lo psicopatico non si sente toccato in alcun modo da queste reazioni. La
modalità comunicativa che usa con le persone si caratterizza per maldicenze ed
insulti dopo averli idealizzati per un certo tempo. In ogni caso si dipinge sempre
come vittima di persone che gli fanno un torto senza che lui abbia fatto o detto nulla.

Lo psicopatico dopo aver criticato le sue vittime, le cerca a distanza di
tempo, suscitando in loro compassione senza che venga condannato il suo
comportamento. Durante la relazione la vittima ha potuto anche sperimentare
rabbia ed antipatie verso terzi di cui lo psicopatico le ha parlato negativamente
senza alcuna ragione, causando invidia e dissapori verso persone che non hanno
compiuto nulla di grave, generando un diffuso risentimento reciproco. Durante
l’idealizzazione e il “love bombing” la vittima considera lo psicopatico una persona
normale e che tutti gli altri siano invidiosi e malintenzionati; la relazione con lui
sembra unica poiché viene visto come la persona a lungo desiderata. Dopo
qualche tempo la realtà cambia, lo psicopatico inizia a parlare male di chi gli sta
accanto, la sensazione che il soggetto tossico vuole infondere e’ che la realtà sia
contro di lui in modo tale da diventare l’unica fonte di felicità. Si definisce una
vera e propria realtà fittizia in cui la vittima deve inventarsi sempre giustificazioni
per tutelare lo psicopatico che si sente vittima di chi lo circonda. Dopo aver
interrotto la relazione con lo psicopatico e durante il processo di guarigione, la
vittima si rende conto che la realtà che aveva vissuto fino ad allora era solo un
inganno. Prende coscienza che il partner non era quella persona unica che
credeva ed inoltre inizia anche a dubitare di tutte le persone che la circondano,
sentendosi profondamente sola. Gradualmente si ristabilisce la fiducia con le
persone vicine che non sono inaffidabili come lo psicopatico aveva fatto credere e
grazie a questo si medicano le ferite che la relazione con un individuo tossico ha
provocato nel tempo. Alla fine la vittima si rende conto che l’unica persona
negativa e disturbata era il proprio partner e non chi la circondava.

Bibliografia:

J.Mckenzie, Questo amore fa male, Giunti Editore 2019

Le strategie emotive del narcisista per sedurre la propria vittima

Roma 19 settembre 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Quando incontri un narcisista psicopatico non lo riconosci subito, la maggior parte delle volte ti sembra di aver trovato un tesoro, la persona che hai sempre desiderato, l’uomo o la donna che ti capisce davvero, che prova quello che hai provato tu, l’altra metà della mela. Sfortunatamente queste impressioni durano ben poco ma quanto basta per innescare un processo irreversibile che vi condurrà nelle braccia del vostro aguzzino. Quanto più il narcisista vi elogia e vi desidera tanto più si rifornisce di energia e colma il proprio vuoto emotivo attraverso la vostra presenza e il vostro amore fino a quando il vostro cuore non e’ nelle sue mani e lui/lei ne potrà disporre come vorrà facendovi patire un dolore che mai avreste immaginato. Il processo che conduce alla creazione di una relazione con un narcisista si articola lungo tre fasi:

 

  • L’idealizzazione: durante questa fase vi sentirete come mai prima, pensate solo a lui/lei, volete condividere ogni momento insieme, la sua persona vi coinvolge sul piano emotivo, sessuale, affettivo, vorreste scrivergli e sentirlo in ogni momento dello giornata. Tutto il resto perde di importanza, iniziate a pensare ad un futuro insieme perché e’ lui l’uomo della vostra vita. Tutto questo viene alimentato dal narcisista psicopatico che vi dirà ciò che vorrete sentirvi dire, le sue parole sono la risposta perfetta ai vostri desideri. In realtà dietro a quelle parole non ci sono gli stessi sentimenti che provate voi, sono solo parole vuote per farvi innamorare, un vero bombardamento emotivo che vi porta ad aprire il cuore e a confidarvi con lui. Si innesca in voi un procedimento chimico che va a stimolare i centri del piacere e vi fa abbassare le difese, le insicurezze sembrano finalmente aver trovato pace grazie all’incontro con una persona da cui vi sentite capiti.  Il narcisista psicopatico imita e riproduce quello che la vittima gli dice di sé, si appropria dei vostri desideri e sogni  e vi illude facendovi credere che sono anche i suoi. Niente di più falso, non capisce nulla di quello che imita ma cerca in ogni modo di illudervi con l’idea che non incontrerete mai più nessuno come lui. Lo psicopatico non avendo una sua personalità prende in prestito quella altrui, la imita in modo superficiale e quando ne trova un’altra le getta via senza alcun rimorso mentre voi vi contorcete dal dolore senza capire perché si e’ comportato in questo modo. Vi parla di convivenza e matrimonio dopo poco tempo, siete solo voi gli unici con cui vuole  avere dei figli e creare una famiglia. Intercetta le insicurezze della vittima e le fa proprie riproducendole per farsi compatire, perché i suoi problemi sono più gravi dei vostri. Questo e’ un punto fondamentale perché vi sentirete quasi in dovere di doverlo comprendere e supportare, i prescelti, gli unici che possono davvero capirlo ed aiutarlo. Lo psicopatico apprezza i vostri sforzi e la vostra dedizione e vi spinge a fare sempre di più, lo vedete come una persona fragile e bisognosa che vi ha scelto e che ha bisogno del vostro supporto. Tutto questo però e’ falso perché si basa su una vera simulazione emotiva che il narcisista mette in atto ogni giorno nei vostri confronti solo per legarvi sempre più a lui/lei.  Sul piano fisico il narcisista vi copre di complimenti e vi fa sentire unici, vi adora e vi riempie di elogi, alimenta la vostra autostima e accresce la fiducia in modo artificiale e falso.  Questi complimenti diventeranno dopo poco tempo un lontano ricordo perché le critiche e la svalutazione inizieranno a prendere il sopravvento nella fase successiva quando l’idealizzazione sarà finita.  Il vero cavallo di battaglia del narcisista psicopatico e’ il concetto di anima gemella con cui vi bombarda nella fase iniziale della relazione. Vi convince che siete destinate a stare insieme per sempre, che un volere superiore, a cui non potete sottrarvi,desidera tutto questo. E voi gli credete perché siete persone amorevoli, indulgenti ed empatiche ma soprattutto perché il narcisista psicopatico riproduce le fantasie e i desideri più intimi della sua vittima, convincendola di essere la persona giusta da tempo desiderata. A questa fase farà tra poco da contraltare il processo di svalutazione, durante il quale la vittima si addosserà ogni colpa per ricostruire il ricordo perfetto di quella persona che una volta sosteneva di essere l’anima gemella. Ma ancora peggio sarà quando la vittima si illuderà che lo psicopatico potrà tornare ad essere la persona che era in passato grazie al suo amore. Il vero dolore sarà quello di rendersi conto che l’anima gemella non e’ mai esistita, era solo una illusione generata dalle parole di un essere disturbato e dal nostro bisogno di amore.

 

Come riconoscere un individuo tossico

Roma 30 agosto 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Ritrovarsi in una relazione con uno psicopatico e’ un vero dramma ma puo’ diventare anche un’occasione per prendere in mano la propria vita e dare una decisa sterzata ad una esistenza flagellata da chi la intossica ogni giorno  per non trovarsi più circondati da persone simili.

Chi sono gli psicopatici?

Tra questi si annoverano i narcisisti, i sociopatici, i manipolatori, un nutrito gruppo di persone che si caratterizzano per la totale assenza di responsabilità,  di empatia e di senso di colpa, danneggiano gli altri anche di proposito in modo sadico e allo stesso tempo li illudono. Non e’ un caso che il ciclo relazionale di tutte queste personalità e’ molto simile e si distingue per le seguenti fasi: idealizzazione, svalutazione ed abbandono. Approfittano della disponibilita’  di chi si innamora di loro, danno sempre risposte vaghe, manipolano la compassione per poi sferrare i colpi quando viene chiesta loro chiarezza e spiegazioni del loro comportamento. Inducono dubbi sulla capacità di amare, umiliano e mortificano le vittime, inducendo ansia e minando l’autostima fino alle fondamenta. I loro comportamenti si spingono talmente oltre che chi sta insieme a loro, vive in  una condizione di perenne terrore di dire le parole sbagliate o di agire in modo non gradito. Una condizione che si riassume nella costante paura dell’abbandono, di essere colpevoli e di rovinare la relazione.

Il primo passo da fare per liberarsi da uno psicopatico e’ quello di imparare a riconoscerlo a distanza o come si dice in gergo ad annusarlo. Per riconnoscere uno psicopatico dovete fidarvi delle vostre emozioni, delle sensazioni che il vostro corpo vi trasmette ma soprattutto dovete fidarvi di voi.

Come posso fidarmi di me?

Smetti di guardare cosa fa l’altro, di chiederti cosa pensa, perché reagisce in un certo modo ed inizia a chiederti cosa senti e pensi TU. La vera svolta e il passaggio dal TU all’IO. Da ora in poi  sarai tu il protagonista di ogni istante della tua vita e non più lui o lei. Lo psicopatico cade dal piedistallo su cui TU lo hai collocato.

Gli psicopatici relazionali secondo J. Mckenzie  si riconoscono attraverso i seguenti segnali:

I comportamenti nella famiglia narcisistica

Roma 31 maggio 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Le motivazioni familiari che determinano la nascita di una personalità narcisistica non sempre sono chiare. Persi dentro sé stessi ed incessantemente preoccupati per i loro bisogni, i genitori narcisisti sono effettivamente sordi ai bisogni dei figli. Il figlio non può concentrarsi sullo sviluppo della propria personalità ma diviene uno schermo vuoto su cui i genitori (uno o entrambi) proiettano le loro disfunzioni psicologiche. Quando i genitori narcisisti guardano il figlio, vedono solo aspetti di sé stessi.  Quando il figlio cresce è meno soggetto alle proiezioni dei genitori. Se non si adegua alle aspettative genitoriali, viene continuamente svalutato e si fa carico del senso di colpa dei genitori mentre un figlio che si adegua alle aspettative dei genitori, viene continuamente idealizzato perché si faccia carico dei loro bisogni. Quando il figlio che viene rifiutato, si ribella al proprio ruolo, i genitori narcisisti ritengono questo comportamento come un ulteriore prova dell’intransigenza del figlio e lo colpevolizzano per questo. Quando il figlio  adattato sperimenta un successo, i genitori vedono tutto questo come un effetto del loro valore. Fino a quando entrambe le tipologie di figlio aderiscono ai loro ruoli, c’e’ un equilibrio precario ma quando il bambino “rifiutato” riesce ad emanciparsi o il bambino preferito fallisce, tutto questo non e’ preso in considerazione per mantenere quell’equilibrio. Se i figli si allontanano molto dai loro ruoli predefiniti i genitori narcisisti riassegnano i ruoli. Qualunque sia il ruolo che ricoprono, i figli sono delle nullità che rimangono ignorati fino a quando i loro genitori narcisisti non attribuiscono loro un nuovo ruolo. Il fatto di essere ignorati e’ alla base del loro trauma che non può essere sottovalutato.

 

I bambini soggetti ad abuso narcisistico soffrono di profondi problemi che riguardano la loro identità che hanno conseguenze devastanti nel lungo periodo. Questi bambini diventano ipervigilanti ad eventuali attacchi emotivi, psicologici, fisici o sessuali e la risposta del loro sistema limbico è costantemente attivata come per uno stato di allerta continua.

 

Il disturbo post traumatico da stress complesso in bambini soggetti ad abuso narcisistico.

 

In opposizione al disturbo post traumatico da stress (DPTS) che deriva da un unico incidente traumatico, il disturbo post traumatico da stress complesso (DPTSC), concetto sviluppato dalla psichiatra Judith Herman, è la conseguenza di un trauma ripetuto e prolungato che comprende un ampio spettro di possibili sintomi. I figli  di genitori narcisisti sviluppano sintomi di DPTSC che possono persistere e peggiorare nell’età’ adulta senza cure appropriate. Questi sintomi possono variare ed includere le seguenti manifestazioni:

ipervigilanza, sentimenti di impotenza, difficoltà di regolazione emotiva, insonnia, incubi, flashbacks, ansia e attacchi di panico, dissociazione, vuoti di memoria, svogliatezza e procrastinazione, fobie, difficoltà nel fidarsi, depressione, dipendenza, rabbia, auto difesa, sentimenti di disperazione, ricerca continua di un salvatore, di figure materne o paterne, asocialità e isolamento, rischi di comportamenti autodistruttivi, visione limitata del futuro, perfezionismo, auto-sabotaggio, critica interiore eccessiva, dialogo interno svalutante, respirazione spezzata, senso di colpa generalizzato, rapporto con l’autorità’ o di sfida o compiacente, auto-negazione compulsiva, sistema immunitario compromesso.

Una delle più debilitanti problematiche e’ il disturbo cronico del sonno che può includere la difficoltà ad addormentarsi, accentuata sensibilità al rumore durante il sonno, frequenti risvegli, terrori notturni ed incubi ricorrenti.  Questi sintomi riflettono lo stress a cui il sistema nervoso e’ sottoposto, destinati a peggiorare con il tempo come conseguenza di cicli frequenti di privazione del sonno, difese immunitarie basse e salute generale compromessa.  La psicologa Regina Collins ha descritto la famiglia narcisistica come quella dove “ognuno ruota intorno al narcisista in uno stato di continua allerta con elevati livelli di stress e pagando un pesante prezzo fisico”.

Le cause del narcisismo, l’empatia compromessa e la noia

 

 

A cura del dott. Marco Salerno

Roma 2 maggio 2020

 

Si ritiene che i bambini che sviluppano un disturbo narcisistico di personalita’ abbiano sperimentato un rottura fondamentale con i propri genitori che tentano successivamente di riparare assumendo compensazioni narcisistiche. Questa disconnessione puo’ derivare da:

  • Cure inconsistenti o negligenti
  • Abuso emotivo psicologico, fisico o sessuale
  • Critica o giudizio ricorrente
  • Fluttuazione tra idealizzazione e svalutazione
  • Oppressione ansiosa e sopravvalutazione
  • Aspettative rigide e superficiali o irrealistiche

Questi bambini recepiscono il messaggio che amarli e prendersi cura di loro e’ soggetto a condizioni. In mancanza di genitori che li accettino adeguatamente , che gli attribuiscano valore e che siano empatici con loro, essi sperimentano disapprovazione per essere se stessi e/o approvazione per ricoprire un ruolo. Essi interiorizzano un senso di colpa che li condiziona e allo stesso tempo adottano una falsa identità che possa essere riconosciuta ed approvata dai loro genitori. Non svilupperanno un’empatia emozionale o una visione di se stessi equilibrata e realistica e rimarranno emotivamente disconnessi nelle loro future relazioni. Sia che essi abbiano genitori narcisisti e completamente svalutanti o che vengano sopravvalutati per alcune abilità che differiscono dai loro reali interessi e personalità, le persone che sviluppano l’DNP sperimentano una divisione fondamentale tra la loro reale identità e la cultura della loro famiglia. Si impegneranno a nascondere la loro vera natura che provoca in loro vergogna ed imbarazzo e svilupperanno una identità sostitutiva per cercare l’approvazione ad ogni costo e per evitare di essere giudicati.

L’DNP si sviluppa come un adattamento difensivo nella prima infanzia. Se non appropriatamente diagnosticato, progredisce nell’adolescenza e si struttura nell’età’ adulta. Sebbene possa diventare più pronunciata nell’età’ matura, insorge molto tempo prima.

Come affrontare la violenza di un narcisista

Roma 13 aprile 2020

A cura del dott. Marco Salerno

 

Chi ha patito violenza da parte di un narcisista ha visto la propria autostima incrinata sia da un punto di vista emotivo sia fisico.  Spesso si nega l’effetto della violenza, credendo che accade a tutti o in ogni famiglia ma non e’ così. Potresti credere che il narcisista sia così  bisognoso di aiuto che giustifichi ogni suo comportamento e ti convinci che sei tu ad avere torto e che devi cambiare.  Negare la realtà può essere una difesa a breve termine per affrontare sentimenti  da cui ti sentiresti altrimenti travolto.  La negazione può proteggerci da realtà non chiare e che abbiamo difficoltà a gestire ma diventa disfunzionale quando le consentiamo di paralizzarci e la usiamo per evitare di  intraprendere azioni appropriare per proteggere noi e la nostra famiglia dal narcisista. La negazione a lungo termine mette in grado chi abusa di perpetuare la violenza nel tempo. Quando ci confrontiamo con la negazione possiamo non  riconoscere il narcisista che abbiamo di fronte perché oltre a giustificarlo all’inizio non e’ sempre facile da riconoscere. Presenta una struttura di personalità disordinata per cui proietta sugli altri la sua colpa, in modo ricorrente rimprovera chi lo circonda dei suoi problemi e viola i confini emozionali, psicologici e fisici.

Le persone che sono state cronicamente accusate da un narcisista e che provano continuamente il senso di colpa, sono tormentate dal dubbio di non avere compreso correttamente la situazione. I narcisisti mettono sempre i propri bisogni prima di quelli altrui e hanno un patologico disordine emotivo che li rende differenti dalle persone psicologicamente sane. Per  chi non e’ mai entrato in contatto con un narcisista, e’ difficile comprendere il suo funzionamento mentale ed emotivo. Il narcisista e’ caratterizzato dall’ipocrisia e dalla contraddizione che sono di difficile comprensione da chi e’ emotivamente stabile e sano ed e’:

  • Profondamente egoista e manca di un sé definito e strutturato.
  • Disconosce le capacità e i risultati raggiunti dagli altro e sopravvaluta i propri.
  • Prova un profondo senso di colpa ma attribuisce agli altri la responsabilità di questa condizione.
  • E’ ipersensibile nei confronti delle critiche e delle offese .
  • Si aspetta sempre di essere giustificato in tutto ma e’ intollerante ed incapace di perdonare.
  • Si aspetta di essere adorato ma tratta gli altri con indifferenza e disprezzo.
  • Pretende lealtà e sostegno ma molto facilmente tradisce ed abbandona.
  • Ricerca il controllo ma accetta poche responsabilità.
  • Si aspetta che gli altri lo aiutino senza che lui lo chieda.
  • E’ irrispettoso ma pretende trattamenti speciali