Roma 7 aprile 2016
A cura del dott. Marco Salerno psicologo psicoterapeuta a Roma
La relazione con uno/a narcisista ha degli effetti devastanti sia sul piano fisico che psicologico per chi la vive, che si amplificano quando il rapporto termina poiche’ innesca una dipendenza emotiva dal partner, amplificata dalla sua assenza. I sintomi piu’ evidenti per un abuso narcisistico sono:
- Lutto, paura, ansia, paranoia, sensazione di camminare sui carboni ardenti, rabbia
- Significativo aumento o diminuzione dell’appetito
- Depressione, scarso o nullo interesse nel raggiungere i propri obiettivi, mancanza di entusiasmo e nei casi piu’ estremi mancanza del desiderio di vivere
- Scarsa propensione ad esprimere i propri stati emotivi, disagio a stare in compagnia e in pubblico, mancanza di interesse nel costruire relazioni sociali, timore della vicinanza di altri uomini o donne
- Alterazione della percezione della propria immagine corporea
- Comportamenti autodistruttivi finalizzati a lenire il dolore emotivo come abuso di alcool, droghe, promiscuità sessuale
- Isolamento dalla famiglia di origine e dalle relazioni amicali significative
- Difficolta’ nel prendere decisioni, aggredire le persone con ci si entra in contatto, scoppiare in lacrime, senso di disperazione da cui ci si sente travolti, sentirsi paralizzato
- Sintomi fisici: calo delle difese immunitarie, letargia o ipervigilanza, emicranie, scompensi ormonali, reazioni incontrollate di attacco o di fuga
- Disturbi del sonno: letargia o insonnia
- Essere focalizzati sull’ex partner (cosa fara’ ora?; con chi stara’? sta pensando a me?)
- Mancanza di fiducia, svalutazione verso se stessi, difficolta’ nel perdonare i propri errori, senso di impotenza, mantenere false speranze di cambiamento
- Comportamenti irrazionali come irritabilita’, mancanza di senso logico, impressione di “perdere la testa”
- Forte dipendenza emotiva accompagnata dalla sensazione di non riuscire a vivere senza la persona amata (il/la narcisista)
- Sensazione che il/la narcisista abbia preso possesso dei propri pensieri, della mente e delle proprie emozioni
Di solito per chi e’ reduce dalla relazione narcisistica vive alcune difficolta’ nell’affrontare la quotidianita’, al risveglio puo’ presentare una sensazione di ansia e di oppressione, attacchi di pianto e senso di vuoto a cui si accompagna il desiderio di ricontattare il partner. Nonostante la spiacevolezza che comporta affrontare tali stati d’animo e’ indispensabile non sfuggir loro e cercare rimedio nella causa che li ha provocati, ritornando nella relazione narcisistica. Nessun altro potra’ prendersi cura della propria vita se non se’ stessi e non vi e’ miglior modo di farlo che quello di condividere la propria esperienza di dolore con chi ne ha vissuta una simile, evitando di stagnare in una condizione di autocommiserazione e di vittimismo, attribuendo la causa del proprio malessere esclusivamente all’altro.
La relazione distruttiva vissuta ha avuto come protagonisti due persone, il/la narcisista ma anche chi ha scelto di stargli vicino. Per cui mettersi in discussione, chiedersi perche’ si e’ precipitati in una condizione cosi’ disfunzionale e svalutante e’ indispensabile per riconoscere il proprio dolore e assumersi la responsabilita’ di essere stato/a parte attiva nell’aver scelto di stare ed alimentare la relazione. E’ possibile identificare due tipologie di persone che stabiliscono una relazione narcisistica. La prima, quando il rapporto termina, si riconosce come parte attiva nel processo di costruzione della relazione patologica, la relazione narcisistica non e’ stato l’effetto di un destino crudele ma il risultato della mancanza di consapevolezza nel sapere riconoscere e scegliere il partner ed identificare con chiarezza i propri bisogni. Stabilire un nesso di causa effetto tra se’ stessi e la relazione disfunzionale vissuta, consente di sviluppare la consapevolezza delle proprie risorse e di consolidare la capacita’ di scelta di un futuro partner, per sentirsi soggetto agente nella vita e non un recettore passivo che subisce le decisioni altrui. La seconda tipologia di persona invece si sente vittima del partner narcisista, afflitta da un destino crudele da cui non e’ stato possibile sottrarsi. Di solito questo tipo di persona e’ in attesa di una sorta di giustizia nei confronti del narcisista e di speranza che possa accadergli qualcosa di terribile che lo possa far rinsavire. Tale atteggiamento e’ controproducente poiche’ alimenta l’attesa di una situazione immaginativa su cui non si ha alcuna influenza, non consentendo di prendere in mano la propria vita e di chiedersi cosa e’ possibile fare per se’ stessi da ora in poi per vivere meglio. Oppure vi e’ anche la tipologia di persona che spera che i/la narcisista possa cambiare, relegandosi in questo modo in una posizione di totale adattamento e di svalutazione. Il passaggio dal dolore provocato dalla relazione narcisistica alla consapevolezza di se’ e al riscoprire la piacevolezza dell’esistenza e’ un processo complesso e lungo, che si snoda attraverso un percorso di consapevolezza ed accettazione della propria condizione nel riconoscersi come parte attiva delle proprie scelte, chiudendo definitivamente ogni contatto presente e futuro con il partner narcisista. Tale percorso di rinascita implica sposare i valori di onesta’, chiarezza ed integrata’, abbandonando il bisogno di ricevere conferme da altri riguardo il valore della propria persona piuttosto che fidarsi della propria capacita’ di analisi e di osservazione attraverso un contatto continuo con le proprie emozioni.
Bibliografia:
H. Charles, Studi psicoanalitici sul narcisismo, Libreria Universitaria 2014
M. Balda, Narcisismo, perversione e disturbi di personalita’, Alpes ed.
Io purtroppo mi riconosco nella seconda personalità, poiché sono caduta nella rete del narcisista per una bugia che lui mi ha detto al nostro primo incontro che mi ha portata a fidarmi di lui ed innamorarmene. Adesso ho capito con chi avevo a che fare ed uscirne non è facile, ho tutti i sintomi di cui sopra. Grazie dottore dei suoi articoli mi aiutano molto a capire, peccato non abito a Roma avrei seguito volentieri i suoi corsi. Grazie ancora
Luisa
COSA FARE SE L’ABUSO è GENITORIALE?
IO NON RIESCO A USCIRNE.
Le consiglio di leggere l’articolo su questo blog sulla manipolazione affettiva genitoriale
Dodici anni con lui, continui abbandoni e poi ritorni. Quattro mesi fa ho preso la decisione di lasciarlo e ho resistito a tutte le sue lusinghe. Poi è tornato con progetti importanti, matrimonio, casa da ristrutturare, manifestazioni d’amore mai viste. Ne ha parlato a tutti gli amici e parenti con felicità. Ho accettato di rifrequentarsi , gli ho dato ingenuamente l’ultima possibilità.
Quando si è rifatta viva la donna sofferente con cui mi aveva subito sostituito era cosi confuso che mi ha detto di non sapere più cosa fare con me. Doveva occuparsi di lei e del suo dolore che gli aveva toccato così tanto il cuore.
Ho mollato subito ed ora le ferite sono più profonde ma sono più consapevole. Non è più pensabile un rapporto con lui. Purtroppo troppo tardi. Ma ormai la mia strada è segnata. C’è dolore, offesa, umiliazione e tanta difficoltà a ricominciare ma non ho più scampo. Questa volta devo guardarmi dentro e vedere bene. Forse c’è la faccio a ricostruirmi una nuova vita. Grazie per tutte le informazioni che mi rendono sempre più consapevole e attenta. La regola più importante è : No contact assoluto
Gentile dottore Salerno,
I suoi articoli sono molto interessanti e vorrei sapere quando si svolgeranno i suoi corsi/seminari a Roma per poter assistere. Grazie.
io credo e'”tre anni che mi faccio maltrattare pur essendo io a cercarlo perché si è creata una dipendenza emotiva nessun rapporto solo una presenza che non mi permetteva di vedere sorella madre nessuno per lui tutta gentaglia.solo a letto a leggere il giornale .Non so come ho resistito forse perché più conto o solo perché conosce più nozioni e manipola .la notte sveglio sono alle 3 e fumare accanto o notavo che parlava solo.muoveva le labbra .o aveva dei riti.Non.si è mai interessato a me solo disprezzato e dire che dovevo ringraziare di avere lui accanto.mi sento a pezzi piango .ma non voglio.tornare indietro non mi ha mai cercato.
e cosa fare quando è il narcisista a prendere la decisione di allontanarsi da noi dopo tanti anni per stare qualche mese con un’altra persona? come tende a comportarsi il narcisista quando finisce anche questa seconda relazione? Torna? e se sì, come fare per non ricadere nella trappola?
Cara Marta ne so io qualcosa dopo 10 anni di matrimonio mi lascia per vivere la sua gioventù mai vissuta per colpa mia e della sua famiglia all’epoca avevamo un bambino di 8 anni io ero senza un lavoro non mi dà una lira per mesi e la mia famiglia che mi aiuta dopo un anno circa alla sentenza del giudice che deve versare un assegno per il bambino inizia a tempestarmi di telefonate richieste di andare a fare vacanze insieme che è cambiato io che vuole la sua famiglia io ci casco perché ero una cretina dopo 15 anni è un altra figlia sono nella oscurità più buia con me i miei figli altri 15 anni di totale sofferenza sii forte non tornare indietro ti riducono a una morta che cammina io se non avessi i miei figli mi ammazzerei mi ha succhiato la voglia di vivere non mollare tutto se in tempo e ringrazia il cielo che se ne andato
Ciao
Ho 34 anni conosco da 5 anni e mezzo il mio ex compagno dal quale ho una bambina di 9 mesi, voluta anche molto voluta da lui.
Da circa 2 mesi siamo separati in casa, lui frequenta una nuova ragazza più giovane, psichiatra che ha il suo stesso hobby. Più che un hobby è diventata una ragione di vita.
Siamo passati dall idea di famiglia insieme a ci siamo fatti del male non possiamo stare insieme.
Nel frattempo crede che possiamo fare i finti separati in casa cioè io faccio la mamma e quando ne ha voglia si avvicina è affettuoso siamo una famiglia, nel resto del tempo si fa gli affari suoi e dice che si vive insieme per problemi economici e per la bambina.
Dice che non torneremo insieme ma tra noi ci sarà sempre un legame ma nel frattempo ogni settimana ci sono rapporti. Bacini qui e là si alternano a minacce di andar via e non provvedere alle spese e che io devi stare serena e ridere.
Credete che mi tenga in stand bye in attesa di vedere come evolve con l altra o solo per un tornaconto economico?
Cara mala sei ostaggio di quest’uomo scappa via forse sei ancora in tempo
Buon pomeriggio Dottor Salerno,anche io purtroppo sto vivendo una relazione molto travagliata con un uomo molto più grande di me.
Io ho 42 anni,sono una mamma sola(il padre della mia ragazza è mancato 2 anni fa)e da 4 anni frequento questo”uomo”di 59 anni.
Premetto che ha lasciato la moglie e un figlio per potermi frequentare.All’inizio sembrava tutto ok,poi da un paio di anni ha cominciato ad alternare presenza e assenza.
Adesso siamo all’ennesima sparizione.
Ho bisogno di un aiuto per lasciarlo andare.
Io credo di riprenderlo sempre per paura di rimanere sola.
Purtroppo la mia condizione non mi permette di uscire e fare nuove conoscenze, e questo mi porta ad accettare questa situazione che non fa bene a me, ma sopratutto a mia figlia che essendo adolescente non vorrei che un giorno si accontentasse di un uomo solo perchè il mio esempio è stato quello.
Se per caso aveste un gruppo di persone con le quali condividere le nostre emozioni e perchè no, diventare amici, tenetemi presente.
Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.
Chiara
Molto bene, ottimo articolo. Finalmente anche in Italia se ne parla. Avevo seguito questa problematica su siti inglesi e americani dove se ne parla giá molto da anni.
Si tratta di situazioni apparentemente innoque ma di fatto altamente distruttive capaci di annientare la vita di molte persone. La psicologia e la psicoanalisi sono ancora abbastanza impermeabili a questo argomento probabilmente per la difficoltá di interpretare correttamente il fenomeno e per la presenza di numerosi narcisisti nell’ambito di tale categoria professionale.
Sto cercando di uscire da uno stato di dipendenza emotiva nei confronti di un ragazzo chiaramente affetto da narcisismo patologico. In due anni si sono alternati momenti di amore sconfinato e improvvisi abbandoni, fino a condurmi a uno stato di esasperazione. Per la maggior parte delle volte, nel momento in cui chiedevo spiegazioni per il suo allontanamento, reagiva con la più totale indifferenza oppure si rifiutava proprio di affrontare l’argomento. Fortunatamente ora inizierò un percorso di psicoterapia, che spero mi aiuterà a liberarmi finalmente della presenza di questa persona, debellandola dalla mia vita. E dico questo nonostante io creda di amarlo più di ogni cosa al mondo.
Cosa fare quando c’è un figlio minore di mezzo?
Eccellente
mi imbatto in lei x casualità
Finalmente uno.specialista
Sono stata fatta a pezzi mentre ero in psicoterapia e beneficiavo di assistenza legale
Sarei interessata a conoscere date dei suoi seminari o conferenze
lei si occupa anche di supportare i figli dei narcisisti?
grazie
Avevo 18 anni e lui 42
Mi ha distrutto la personalità
Ha fatto terra bruciata intorno a me
E dopo 8 anni mi ha abbandonata senza nessuna spiegazione
C’è una soluzione ai miei problemi,?
Buona serata e buona notte
Io sono stata vittima per 2 anni del mio ex compagno che mi ha fatto un abuso narcisistico. il mio ex compagno improvvisamente mi ha lasciata… io con il mio ex compagno ho anche avuto una gravidanza anembrionica con aborto.
io sto malissimo mi ha lasciata a dicembre 2020.
siamo andati anche a convivere. io ho sintomi somatici e attacchi di panico e crisi di pianto…. lui all’inizio mi ha fatto il love bombing poi improvvisamente ha iniziato a screditarmi,svalutarmi,calunniarmi anche su facebook. continuava a farmi dubitare della mia salute mentale come se io mi facessi paranoie,e mi faceva capire in tutti i modi che io ero disabile che non e’ vero io non ho nessuna disabilita’ mi diceva fai una visita per prendere l’invalidita’,vai dall’assistente sociale x farti aiutare,vai dallo psicologo e anche sua mamma mi trattava cosi tanto che ha preso a lavorare in lavanderia di sua proprieta’ ha preso a lavorare lei solo perche’ e’ compagna di un carabiniere o meglio di un cliente carabiniere che gli porta in lavanderia le divise da lavare o i vestiti in generale. sua mamma era andata a dire a mia mamma al cellulare che io non potro’ mai avere figli e davanti a me un giorno nel piazzale di fronte alla lavanderia al cellulare con il capo del mio ex compagno ha detto al suo capo che un figlio di me e di suo figlio sarebbe una disgrazia me ne ha combinate tante anche lei.
Quanto tempo ci vuole per guarire da una relazione con un narcisista?